Corso Information literacy e storia

Quali fonti secondarie?
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Rho Liceo delle Scienze Sociali

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- Appunti [1]

Fonti secondarie

 

Gli storici di professione lavorano sulle fonti primarie; essi le cercano, le studiano, le interpretano, le confrontano, pongono loro delle domande e cercano delle risposte; sulla base di queste operazioni, elaborano visioni e spiegazioni dei fatti storici, spiegano cause e conseguenze; i manuali e i saggi che essi scrivono sono il prodotto di questi studi, e costituiscono, per noi, le fonti secondarie della nostra conoscenza storica.

Per fonti secondarie, infatti, intenderemo in genere tutto quanto è stato prodotto al fine di interpretare o riprodurre in qualche modo un oggetto storico, a volte anche ciò che lo interpreta o registra in modo indiretto o inconsapevole.

Insomma, il manuale di storia è ad esempio una classica fonte secondaria, poichè esso interpreta e spiega i fatti storici, certo citando o mostrandoci qualche fonte, ma complessivamente fornendoci le interpretazioni e/o le conclusioni cui gli storici sono arrivati circa quegli eventi, ma dopo quegli eventi; e così ad esempio un saggio sulla rivoluzione russa o una biografia di Napoleone sono fonti secondarie.

 

Autore: Andrea Marzulli
Copyright Andrea Marzulli e LIUC 2002-2004
 
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