Corso Information literacy e storia

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Il dibattito è sempre affascinante e aperto alla sensibilità e alla riflessione di chiunque di noi. Qui consideriamo ciò che in comune hanno entrambe le posizioni, e cioè che

• la storia serve a cercare la verità sulle azioni umane, e quindi ad acquisire consapevolezza di sè, degli altri, del mondo; ad acquisire quindi consapevolezza dei nostri diritti, del diritto a conoscere, del diritto alla progettualità individuale e collettiva, degli stessi limiti oggettivi o potenziali del nostro agire, senza che altri definiscano tutto questo per noi in nome delle loro verità.

E questo non sembra poco. Lo stesso Marc Bloch, infatti, non accetta la definizione della storia come semplice e generica "scienza del passato" ( espressione per lui priva di senso), ed afferma invece il diritto di fare storia anche del presente, di applicare anche al presente i criteri della ricerca storica, poichè

"le regole della critica della testimonianza non sono un gioco da eruditi. Esse si applicano al presente come al passato... non dimenticate mai il metodo critico. E' una delle vie che conducono nella direzione del vero."                     ( da " Opuscolo pubblicato dal liceo D'Amiens"; per un primo significativo approccio con le idee di M.Bloch, puoi leggere la versione integrale di questo bellissimo testo in http://www.univ.trieste.it/~storia/corsi/Metodologia/Bloch_critica_testimonianze.htm)