Facoltà: Economia Aziendale
Collocazione: 3241
Autore: Curti Alessandra
Data: 07/04/2004
Titolo: L'evoluzione del ruolo del formatore in Italia: la ricerca aif
Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Correlatore: Rebora Gianfranco
Autorizzazione per la consultazione: SI
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Scopo di questa tesi e' definire come si e' modificata nel corso degli anni la figura del formatore, fino ad arrivare ad una descrizione del formatore-tipo italiano all'inizio del nuovo millennio. Lo svolgimento di tale percorso e' stato reso possibile dall'Associazione Italiana Formatori, in quanto essa svolge, ogni cinque anni, un'indagine al fine di verificare i cambiamenti avvenuti nel corpo sociale che la compone per soddisfare meglio le esigenze dei suoi iscritti. Nel primo capitolo e' stato introdotto il tema della formazione manageriale in Italia ed i motivi per cui essa e' cosė importante al giorno d'oggi. Inoltre, e' stato presentato un excursus storico che mostra come e' cambiata la formazione e chi opera in essa dagli anni Sessanta (periodo a cui si fa risalire la nascita di tale professione in Italia) fino ai giorni nostri. Quindi, sono state prese in esame le discipline che stanno alla base del sapere dei formatori e sono stati analizzati, poi, i principali ruoli che essi ricoprono nell'esercizio della loro attivita'. Di particolare interesse e' stato lo studio delle metodologie utilizzate, a partire da quelle piu' tradizionali, come la lezione e la discussione in piccolo gruppo, passando per le cosiddette metodologie attive, come il role-playing e la simulazione, fino ad arrivare a quelle piu' innovative, come l'action learning. In seguito, e' stato analizzato il processo formativo in tutte le sue fasi, con particolare attenzione ai due momenti piu' significativi, ossia quello dell'analisi dei bisogni e quello della valutazione dei risultati. Nel secondo capitolo si sono volute analizzare altre indagini svolte sull'argomento formazione e si e' deciso di affrontare il tema della formazione nelle Piccole e Medie Imprese, data la rilevanza che esse assumono sul territorio italiano per la misura in cui contribuiscono sia al PIL che all'occupazione. Per fare cio', sono state utilizzate alcune indagini condotte da Istituti di Ricerca situati in varie regioni italiane e una delle conclusioni a cui si e' giunti e' che la maggior parte delle PMI e' piuttosto restia a organizzare interventi formativi sia per motivi di tempo e di costi sia per il fatto che l'offerta di formazione e' spesso percepita con diffidenza da parte dei piccoli imprenditori anche perche' essa, di norma, e' pių orientata verso i bisogni delle grandi organizzazioni. Nel terzo capitolo e' stata innanzitutto presentata l'AIF, con il suo Statuto, i vantaggi derivanti dall'iscrizione, le attivita' che svolge e i criteri di certificazione. In seguito, e' stato descritto il progetto di ricerca dell'Associazione, nato da un'esigenza di conoscere meglio le caratteristiche e i bisogni dei soci, e sono stati presentati i risultati delle indagini svolte in passato (negli anni 1989, 1993 e 1998) attraverso questionari preparati con l'intento di delineare un profilo dei formatori iscritti all'Associazione. Infine, il quarto capitolo contiene l'analisi dei dati pervenuti grazie al questionario 2003, per mezzo dei quali, tramite un confronto statistico tra tali dati e quelli delle precedenti ricerche, e' stato possibile tracciare un "identikit" del formatore-socio Aif di oggi. Questa analisi ha evidenziato come effettivamente si siano verificati numerosi cambiamenti che confermano la dinamicita' della professione del formatore, in stretta correlazione con il mercato e con la societa'.
