Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 17325

Autore: Balter Alessandro
Data: 15/04/2019

Titolo: Lo Smart Working nella Gestione e Organizzazione delle Risorse Umane

Relatore: Rebora Gianfranco
Correlatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Obiettivi del lavoro: La tesi intende focalizzare l’attenzione su un aspetto a volte trascurato nel processo di introduzione del “lavoro agile” in azienda. Molto spesso, infatti, le preoccupazioni dei responsabili del progetto tendono a focalizzarsi sull’elemento tecnologico ed organizzativo, trascurando il ruolo fondamentale della motivazione e formazione delle risorse umane destinate al remote working. Il riferimento a queste ultime non si limita, peraltro, ai dipendenti coinvolti in un’iniziativa di smart working, ma si estende ai quadri intermedi, vale a dire a coloro che hanno la responsabilità di coordinare team più o meno ampi di lavoratori agili. La ricerca si propone di evidenziare, infatti, come il management rappresenti una delle componenti più critiche in un progetto di avvio e gestione del lavoro agile. Spesso, infatti, i quadri intermedi manifestano resistenze, temendo di veder ridotto il loro ruolo all’interno dell’azienda e il loro potere di controllo sui dipendenti. Modalità di svolgimento: Il lavoro si articola in tre capitoli, due di natura teorico-illustrativa e un terzo di carattere empirico. Il primo capitolo prende in esame le nuove forme di organizzazione del lavoro, soffermando l’attenzione sulla nozione di smart working, sui suoi principi e sulle sue caratteristiche. Il secondo capitolo sposta l’attenzione sulla gestione delle risorse umane nello smart working, illustrando le nuove prassi di gestione del personale. Infine, il terzo capitolo prende in esame tre casi aziendali: Acea, AXA Italia e Tim, allo scopo di analizzare le diverse modalità di riorganizzare la funzione dell’HRM in relazione all’adozione del lavoro agile. Risultati emersi: Il lavoro si propone di evidenziare come l’adozione dello smart working segua percorsi diversi e si proponga obiettivi differenti. Se alcune aziende (ACEA) perseguono obiettivi di efficienza, nell’ottica di una soddisfazione dei dipendenti e di una work-life balance, in altre (AXA e TIM) lo smart working assume una valenza rovesciata, enfatizzando l’elemento delle performance organizzative come presupposto per il conseguimento dell’obiettivo prioritario, vale a dire una maggiore soddisfazione del dipendente. In generale i casi ACEA, AXA e TIM mettono in rilievo come la finalità ultima è quella di fare sì che lo smart working determini una situazione win-win per l’organizzazione e per i lavoratori. La sfida posta dal lavoro agile è, quindi, quella di sollecitare e aiutare il management a modificare il suo stile di leadership, abbandonando un modello operativo fondato sui controlli burocratici, per adottare un approccio basato sulla fiducia e la responsabilizzazione sui risultati, in grado di incentivare l’autonomia degli smart worker.

 
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