Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 10734

Autore: Conti Elisabetta
Data: 27/09/2012

Titolo: La donna manager tra luoghi comuni, gender gap e necessità di cambiamento

Relatore: Rebora Gianfranco
Correlatore: Morelli Chiara

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La società sta vivendo un profondo cambiamento riguardante la situazione economica a livello mondiale, con effetti anche su ciò che riguarda la famiglia e i differenti ruoli che vengono ricoperti al suo interno. Rispetto al passato oggi le donne sono sempre meno presenti in casa, e lo sono di più nei luoghi di lavoro. Nel corso degli anni la partecipazione al lavoro femminile è stata determinata da ragioni storiche e sociali, dovuta anche alla comparsa della New Economy. Si è sempre più diffuso l’uso delle nuove tecnologie d’informazione e comunicazione, favorendo l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro seppur con una segregazione nelle mansioni. La maggiore visibilità delle donne nel mercato del lavoro sembra però essere una questione di facciata in molti Paesi che mostrano dei limiti nell’ascesa di carriera femminile a livelli di Top Management. La diversità di genere condiziona nella vita pratica delle donne l’ottenimento di migliori condizioni lavorative e l’esistenza di stereotipi rappresenta ancora oggi uno dei problemi più importanti per la presenza di barriere così marcate nel Diversity Management. Un cambiamento radicale all’interno della società è necessario per poter modificare una convinzione che dura da molti secoli. Ancora oggi molti luoghi comuni penalizzano la vita delle donne sia a livello professionale che personale. Dopo un digressione sulla posizione delle donne nella società e nel mondo del lavoro nel corso dei secoli, vengono mostrate la capacità della donna manager e il suo approccio al business, analizzando in profondità il concetto di leadership al femminile e descrivendo inoltre l’atteggiamento limitante che molte volte viene attuato nei confronti delle colleghe imprenditrici. In Italia le donne manager devono confrontarsi con il problema del “Gender Pay back”, della normativa vigente e della scarsa presenza femminile nei CDA delle società. La tematica della donna manager viene poi affrontata anche oltre il confine nazionale, con un focus sull’Unione Europea e sugli altri Paesi extraeuropei. Grazie all’analisi del Global Gender Gap Report 2011, pubblicato annualmente dal World Economic Forum, fondazione senza fini di lucro con sede a Ginevra, viene mostrata la maggior capacità “women friendly” dei Paesi del Nord Europa, come Islanda e Svezia. Nella classifica che misura il divario di opportunità tra uomini e donne in 135 nazioni, l’Italia scende dal 72° (2009) al 74° posto, restando tra gli ultimi Paesi dell’UE presenti in graduatoria. Per il futuro è fondamentale continuare ad investire nella costruzione di più solidi riferimenti teorici e operativi per le future attività di valorizzazione del potenziale femminile, all’insegna della centralità del costrutto della differenza di genere, con l’aiuto dello studio della letteratura manageriale e delle discipline che si occupano di diversità attraverso la raccolta e l’analisi critica delle esperienze esemplari.

 
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