Autori:
Paviglianiti, Ivan,
Calzone, Chiara AntoniaTitolo:
Strumenti finanziari derivati e principio di inerenzaPeriodico:
Amministrazione & finanzaAnno:
2021 - Volume:
36 - Fascicolo:
8/9 - Pagina iniziale:
7 - Pagina finale:
14Lepiù recenti pronuncedella Corte di cassazione, registrate inmateria di strumenti finanziariderivati
e principio di inerenza, hanno escluso la possibilità che gli onerimaturati su derivati non qualificabili
come di copertura siano deducibili dal reddito d’impresa per le società commerciali.
Gli interventi interpretativi delineati evidenziano la problematica che l’impossibilità di qualificare il
derivato come di copertura da un punto di vista formale - a prescindere dalla reale finalità della stipula - possa determinare il rischio di contestazione della deducibilità dei relativi costi, nonché più gravosi oneri in termini di prova dell’inerenza per le imprese produttrici di beni e servizi rispetto a qualsiasi altra attività di natura finanziaria.
Inoltre, l’applicazione del principio di inerenza in chiave restrittiva da essi proposto, teso a valorizzare
l’attività caratteristica delle imprese e la stretta correlazione dei costi sostenuti all’oggetto sociale,
rischia di confliggere con l’ordinamento tributario nel suo complesso, nonché con la disciplina dettata in materia di strumenti finanziari derivati, nella misura in cui potrebbe condurre alla tassazione di eventuali differenziali positivi afferenti all’attività “speculativa”, determinando al
contempo l’irrilevanza fiscale di oneri aventi la medesima origine
SICI: 1971-5013(2021)36:8/9<7:SFDEPD>2.0.ZU;2-U
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