Autore: Razzano, Giovanna
Titolo: Il principio di sussidiarietà nel progetto di riforma della Costituzione della Commissione Bicamerale.
Periodico: Diritto e società
Anno: 1997 - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 523 - Pagina finale: 551 - Parte: SAGGI

L'art.56 del progetto di riforma della Costituzione presentato dalla Commissione Bicamerale alle Camere, nel recepire il principio di sussidiarietà , rinvia ad un valore che storicamente trova i suoi precedenti , oltre che negli art.. A e 3B del Trattato al Maastricht , nella dottrina sociale della Chiesa. A tale contesto occorre allora riferirsi per ricavare l'esatta nozione del principio e le sue due fondamentali valenze: quella " negativa" , che comporta per lo Stato e più in generale per il potere pubblico un dovere di astensione ; e quella " positiva" , che invece comporta, per gli stessi , un dovere di intervento e di sostegno nei confronti degli organismo : politici e sociali - minori. Individuata a livello teorico l'essenza del principio di sussidiarietà , la formulazione dell'art.56 , sia nella sua primitiva versione, che in quella poi presentata all'esame delle Camere, appare impropria ed incompleta. Sembra inoltre mancare la consapevolezza che l'opzione per la sussidiarietà è fortemente impegnativa per tutto l'ordinamento costituzionale e non solo per la sua articolazione territoriale, dal momento che lo " Stato sussidiario" si oppone nettamente allo Stato assistenziale, in cui molte volte degenera lo Stato di diritto. D'altra parte, valutando altri aspetti e prescindendo pure dalla stessa riforma costituzionale, il principio di sussidiarietà può invece considerarsi come un principio generale dell'ordinamento giuridico italiano.




SICI: 0391-7428(1997)4<523:IPDSNP>2.0.ZU;2-6

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