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Autore
Molinari, Maria

Titolo
Nuove braccia per la Madonna della Pace. Mobilità di sostituzione e continuità rituali in una comunità dell’Appennino tosco-emiliano
Periodico
Popolazione e storia
Anno: 2023 - Volume: 24 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 75 - Pagina finale: 95

Già una dozzina di anni fa Gian Paolo Gri aveva segnalato per le Alpi friulane fenomeni di «supplenza» in ambito rituale: alla carenza di giovani maschi si faceva fronte delegando compiti e funzioni a ragazze, adulti, persino bambini, e potenzialmente anche nuovi abitanti. Più recentemente, una ricerca sulla festa di San Besso, classicamente studiata da Robert Hertz (1913), ha mostrato come i processi di spopolamento e invecchiamento abbiano creato nei comuni della Val Soana (Alpi piemontesi) un problema di ‘mancanza di braccia’ per portare in processione la statua del santo, rendendo necessario ricorrere a giovani provenienti dall’esterno. Questo articolo si concentra sul caso – simile per alcuni versi, ma significativamente diverso per altri – di Marzolara, una frazione del Comune di Calestano nell’Appennino tosco-emiliano. Negli ultimi decenni Marzolara ha attratto un nutrito numero di immigrati di origine srilankese che hanno colmati i vuoti lasciati dalla declinante forza lavoro locale nella produzione del prosciutto crudo di Parma. Come in Val Soana, anche a Marzolara la continuità rituale deve fare i conti con la penuria di forze giovani autoctone. La minaccia è stata però sventata dalla popolazione immigrata, prevalentemente cattolica, che ha colmato i vuoti anche nella sfera rituale e svolge una funzione indispensabile al termine del mese mariano, quando l’effige della Madonna della Pace è portata in processione.



SICI: 1591-4798(2023)24:2<75:NBPLMD>2.0.ZU;2-#

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