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Autori
Agnoli, Franca
Carollo, Anna Giorgia

Titolo
Uso e (abuso) di prassi di ricerca problematiche in psicologia
Periodico
Giornale italiano di psicologia
Anno: 2018 - Fascicolo: 4 - Pagina iniziale: 713 - Pagina finale: 732

Le prassi di ricerca problematiche sono prassi metodologiche che aumentano la probabilità di fornire evidenze a supporto di un'ipotesi quando, in realtà, l'evidenza potrebbe essere spuria, introducendo così delle distorsioni nella letteratura scientifica. I bassi tassi di riproducibilità nella letteratura psicologica, riscontrati negli studi di replica, possono essere attribuiti (almeno in parte) all'uso di queste prassi di ricerca. Quali sono le cause della messa in atto delle prassi di ricerca problematiche e la prevalenza del loro utilizzo? John, Loewenstein e Prelec (2012) hanno condotto uno studio andando ad indagare la messa in atto di pratiche di ricerca problematiche con un questionario rivolto a psicologi accademici afferenti ad università statunitensi. I risultati indicano sorprendentemente la presenza di una diffusa messa in atto delle prassi di ricerca problematiche. Uno studio di replica è stato condotto con gli psicologi italiani iscritti all'Associazione Italiana Psicologi. I risultati molto simili ottenuti nei due studi (Stati Uniti e Italia) indicano che le prassi sono ampiamente adottate in ambedue le comunità di ricerca. La somiglianza dei risultati negli Stati Uniti, in Italia e i risultati ottenuti in uno studio simile in Germania, suggerisce che la messa in atto di queste prassi riguarda un fenomeno internazionale, probabilmente dovuto a caratteristiche sistemiche dei processi di ricerca e di pubblicazione.



SICI: 0390-5349(2018)4<713:UE(DPD>2.0.ZU;2-3
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1421/92985
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1421/92985

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