Autori
Brizzi, Gian PaoloSroka, Stanislaw A.Titolo
La deriva corporativa dei Collegi dottorali e la crisi dello Studio bolognesePeriodico
Annali di storia delle università italianeAnno:
2023 - Volume:
32 - Fascicolo:
2 - Pagina iniziale:
119 - Pagina finale:
146Giosuè Carducci, nella sua orazione per l’Ottavo Centenario dell’Università di Bologna (1888), sostenne che all’origine delle sue scuole il carattere privato dell’insegnamento sia stato quello che diffuse la fama della città , celebrata in Europa con l’attributo di docta e con il titolo di Alma Mater studiorum. La nascita dello Studio pubblico, finanziato dal Comune, che consentiva agli scolari la possibilità di frequentare gratuitamente le lezioni, non ridusse la loro preferenza per ricevere privatamente lezioni finalizzate alle proprie esigenze. Ricorrendo a una vasta serie di testimonianze si vuole ricostruire come, per tutta l’età moderna, il confronto fra insegnamento pubblico e insegnamento privato sia rimasto un tema vivo che oppose da un lato scolari e maestri, con il sostegno dei Collegi dottorali, e dall’altro il Senato bolognese e il governo romano. Divisi da questo contrasto fu trascurata ogni proposta di rinnovamento fino al 1802, quando il governo napoleonico della Repubblica Italiana avviò il progetto dell’università nazionale.
SICI: 1127-8250(2023)32:2<119:LDCDCD>2.0.ZU;2-I
Testo completo:
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