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Autore
Scarano, Marianna

Titolo
CaSS. Pen., II sez., 25 novembre 2020, n. 37818, con nota di commento di maRIanna SCaRano, Il prelievo forzoso di ovociti e il loro successivo impossessamento è delitto contro la persona ed anche contro il patrimonio
Periodico
Responsabilità medica
Anno: 2021 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 159 - Pagina finale: 166

Il contributo analizza una sentenza della Corte di Cassazione relativa al caso di una donna costretta mediante violenza a subire il prelievo di non meno di sei ovociti, destinati ad essere utilizzati in trattamenti di procreazione assistita a favore di terzi. Nella pronuncia in commento, i giudici di legittimità ribadiscono la posizione – ormai ampiamente accolta in giurisprudenza – relativa ai requisiti necessari per attribuire ad un bene lo status di cosa mobile. In aggiunta, valorizzando il nesso di strumentalità tra la violenza perpetrata dall’agente e il successivo impossessamento del bene, giungono ad un’interpretazione esegetica dell’art. 628, comma 1°, c.p. secondo cui sussiste il delitto di rapina anche quando, al ricorrere di determinati presupposti, la violenza viene esercitata dall’agente prima che il bene sia venuto ad esistenza quale cosa mobile e ne sia dunque possibile l’apprensione



SICI: 2532-7607(2021)2<159:CPIS2N>2.0.ZU;2-T

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