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Autore
Fonzo, Erminio

Titolo
Un provvedimento del fascismo per gli studenti universitari: il brevetto sportivo obbligatorio
Periodico
Annali di storia delle università italiane
Anno: 2020 - Volume: 26 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 235 - Pagina finale: 258

Il fascismo curava con particolare attenzione la formazione degli studenti universitari, perché da loro doveva emergere la classe dirigente del futuro, e intendeva costruire il «nuovo goliardo», disciplinato e fedele al regime. Per raggiungere questo obiettivo, lo sport aveva un ruolo essenziale. Nel 1935 il segretario del Pnf, Achille Starace, decretò che, per poter ottenere la tessera dei Guf, gli studenti dovevano conseguire un apposito brevetto sportivo, che prevedeva il superamento di prove di atletica leggera e tiro col fucile. Il brevetto sostituì il tradizionale «papiro matricolare» e decine di migliaia di studenti furono costretti a sottoporsi alle prove per conseguirlo. Il provvedimento però non raggiunse gli obiettivi attesi dal regime in termini di nazionalizzazione delle masse studentesche. L’articolo ricostruisce la storia del brevetto sulla base di fonti dell’Archivio centrale dello Stato, degli atti ufficiali del Pnf e della stampa dell’epoca, contestualizzando il provvedimento nella più generale politica fascista per gli studenti e nell’evoluzione internazionale dello sport universitario.



SICI: 1127-8250(2020)26:2<235:UPDFPG>2.0.ZU;2-N
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.17396/99106
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.17396/99106

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