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Autore
Sigrist, René

Titolo
The rise of "academic" science in Europe, 1700-1870: A demographic and geographic approach
Periodico
Annali di storia delle università italiane
Anno: 2017 - Volume: 21 - Fascicolo: 2 - Pagina iniziale: 203 - Pagina finale: 244

Questo articolo traccia l'evoluzione demografica e la distribuzione geografica delle comunità scientifiche in Occidente tra il 1700 e il 1870. Esso si basa su un campione di 11.118 studiosi, che rappresentano l'élite della Repubblica delle Scienze, distribuito secondo le categorie formali delle discipline, della nazionalità di origine e dell'importanza scientifica. L'analisi dei dati mostra che l'impresa scientifica crebbe attraverso l'intero periodo in esame, soprattutto dopo il 1810-15. Tuttavia questa espansione ebbe ritmi diversi a seconda delle discipline, dei Paesi e del livello di coinvolgimento nella ricerca. Le discipline «canoniche», come la matematica o la botanica, ebbero da subito uno sviluppo costante, mentre la chimica e le scienze della terra, che quasi non esistevano prima del 1700, conobbero decenni di difficoltà prima di raggiungere una crescita esponenziale. Altre discipline, come l'astronomia e la fisica, alternarono periodi di espansione ad altri di stagnazione. Considerate nel loro insieme, queste differenti evoluzioni definirono prassi metodologiche variabili e consentono di suddividere in diverse fasi il periodo tra 1700 e 1870. Tra le maggiori potenze (Francia, Gran Bretagna, Stati germanici), le dinamiche scientifiche rimasero pressoché invariate fino agli anni '40 dell'800, quando la Germania Questo articolo traccia l'evoluzione demografica e la distribuzione geografica delle comunità scientifiche in Occidente tra il 1700 e il 1870. Esso si basa su un campione di 11.118 studiosi, che rappresentano l'élite della Repubblica delle Scienze, distribuito secondo le categorie formali delle discipline, della nazionalità di origine e dell'importanza scientifica. L'analisi dei dati mostra che l'impresa scientifica crebbe attraverso l'intero periodo in esame, soprattutto dopo il 1810-15. Tuttavia questa espansione ebbe ritmi diversi a seconda delle discipline, dei Paesi e del livello di coinvolgimento nella ricerca. Le discipline «canoniche», come la matematica o la botanica, ebbero da subito uno sviluppo costante, mentre la chimica e le scienze della terra, che quasi non esistevano prima del 1700, conobbero decenni di difficoltà prima di raggiungere una crescita esponenziale. Altre discipline, come l'astronomia e la fisica, alternarono periodi di espansione ad altri di stagnazione. Considerate nel loro insieme, queste differenti evoluzioni definirono prassi metodologiche variabili e consentono di suddividere in diverse fasi il periodo tra 1700 e 1870. Tra le maggiori potenze (Francia, Gran Bretagna, Stati germanici), le dinamiche scientifiche rimasero pressoché invariate fino agli anni '40 dell'800, quando la Germania



SICI: 1127-8250(2017)21:2<203:TRO"SI>2.0.ZU;2-5
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.17396/88314
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.17396/88314

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