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Autore
Caianello, Vincenzo

Titolo
Premesse storico culturali dell'ordinamento delle autonomie locali e del potere statutario.
Periodico
Diritto e società
Anno: 1993 - Fascicolo: 1/2 - Pagina iniziale: 1 - Pagina finale: 112 - Parte: SAGGI

L'autore, muovendo dalla considerazione che il problema delle autonomie locali costituisce il " caso di coscienza " dello Stato unitario, ribadisce un concetto già espresso in un precedente saggio secondo la scelta accentratrice, operata al momento dell'unità del Paese, fu storicamente necessitata delle condizioni del Mezzogiorno che imponevano un forte poter centrale , per evitare il rischio di spinte centrifughe che avrebbero vanificato le lotte del Risorgimento. Nel saggio viene perciò posto in evidenzia , anche alla luce delle esprimine europee, come quella inglese, quella francese e quella tedesca, che rispetto all'uno o all'altro tipo di ordinamenti, quello accertato e quello spiccatamente autonomistico, non sia possibile esprimere giudizi di valore in assoluto, presentando ciascuno luci ed ombre in relazione alle contingenze, alla tradizione, all'evolversi degli eventi. Scelte e tendenze, dunque, che, anche alla luce del travaglio di pensiero che le ha accompagnate e che vengono accuratamente passate in rassegna dall'autore, non possono mai ritenersi irreversibili, in quanto il consenso per le istituzioni è certamente più intenso quanto più esse , sia adeguino alle esigenze del corpo sociale. Questo è lì aspetto positivo che viene colto nell'ordinamento delle autonomie locali di cui alla legge n.142 del 1990 che, ad avviso dell'autore, costituisce e il momento conclusivo del processo unitario, per il ruolo che viene oggi riconosciuto alle istituzioni locali secondo il dettato costituzionale , non come condanna del passato, perché , come chiarisce l'autore ,la storia segue itinerari che vanno " storicizzati " , La legge predetta vuole invece mettere a frutto le esperienza precedenti mostrandosi aperta a nuove prospettive , come quella dell'integrazione europea, che escludono di poter ormai rimettere in discussione l'assetto unitario del Paese che si tende anzi ad arricchire con l'apporto più incisivo degli istituiti autonomistici. Una conquista dunque che fa leva anche sul potere statutario concesso agli enti locai, volendosi cosi rinverdire le più antiche tradizioni autonomistiche e spingere le collettività locali alla ricerca delle loro identità, della loro cultura, delle loro vocazioni, e favorire cosi una più accentuata coesione del quadro unitario nel contesto europeo.



SICI: 0391-7428(1993)1/2<1:PSCDDA>2.0.ZU;2-1

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