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Autore
Viceconte, Nicola

Titolo
La sospensione delle terapie salvavita: rifiuto delle cure o eutanasia? Riflessioni su autodeterminazione e diritto alla vita tra testo costituzionale e applicazioni giurisprudenziali.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2011 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 159 - Pagina finale: 191 - Parte: ATTUALITA

Il diritto alla salute trova nella Carta costituzionale una duplice lettura. Da un lato esso si presenta come diritto a prestazioni, richiedente dunque azioni positive della Repubblica affinché possa risultare effettivamente garantito in condizioni di eguaglianza, ai sensi del combinato disposto degli artt.32,3 e 2 Cost. Tuttavia, sotto il profilo che maggiormente interessa si presenta anche come diritto individuale, unico riconosciuto esplicitamente dal testo costituzionale quale diritto fondamentale dell'individuo. Il che ha portato numerose decisione giurisprudenziale tese a garantirne la tutela anche nei rapporti interprivati. Elemento chiave del diritto alle cure mediche, nondimeno ,si a nel cd. " principio consensualistico", ossia nella necessità do un pieno e informato consenso dal paziente alle cure a cui deve appunto essere sottoposto .Principio che trova il suo ancoraggio costituzionale nel secondo comma del'art.32 Cost. e già a partire dalla legge istitutiva del servizio sanitario nazionale ha ricevuto un più concreto recepimento normativo, con numerosi decisioni giurisprudenziali che ne hanno rafforzato l'effettività. Il tutto senza dimenticare il ruolo che in materia hanno svolto le convenzioni internazionali. Il problema centrale della trattazione sta nella possibilità di riscontrare un risvolto" negativo" del diritto alla salute che , in virtù del principio consensualistico , possa configurarsi quale diritto a rifiutare le cure mediche. La quale cosa è anch'essa stata oggetto di analisi da parte della giurisprudenza, costituzionale e non, che ne ha ammesso l'esistenza. I problemi maggiori nascono tuttavia quando il rifiuto delle terapie riguardi casi particolari, come nel caso di terapie salvavita , in cui diritto all'autodeterminazione, dovere del medico di curare e diritto alla vita si presentano fortemente trecciati, aprendosi il dibattito sulla distinzione tra eutanasia attiva ,passiva e meno rifiuto delle cure.



SICI: 0391-7428(2011)1<159:LSDTSR>2.0.ZU;2-8

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