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Autore
Luciani, Massimo

Titolo
Costituzione, istituzioni e processi di costruzione dell'unità nazionale.
Periodico
Diritto e società
Anno: 2011 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 49 - Pagina finale: 71 - Parte: SAGGI

Il saggio prende le mosse dal significato e dall'uso dei lemmi "unità" e "integrazione" nel diritto costituzionale : unità è il risultato di un processo di integrazione politica che ,a partire dalla lezione di Rudolf Smend, rappresenta la maniera nella quale lo Stato si definisce ed esiste nel suo rapporto con la società civile e con i processi di trasmissione delle domande da questa alla società politica. Ciò considerato , l'Autore osserva che la natura dinamica, problematica e in quale misura artificiale dell'unità nazionale e statuale si apprezza a pieno nell'esperienza storica dell'Italia e che nelle democrazie pluralistiche, attraversate da distinzioni e cleavages sociali, l'unica unità politica possibile ( unità nella pluralità) richiede una cittadinanza consapevole e informata, regole e valori onnicondivisi, la riduzione delle differenze sociali che possono impedire la comunione di interessi indispensabile a che sorga un vincolo di comunicazione politica. L'Autore esamina il ruolo delle istituzione nelle creazione e nel mantenimento dell'unità politica nelle moderne società complesse, verificando in quale modo esse condizionano quel concorso di elementi formali( attinenti al diritto, al potere e ala distribuzione) ,materiali ( attinenti agli interessi economici e particolari) e ideali ( attinenti alla condivisione di un patrimonio di valori) sui quali si fonda l'unità politica di una comunità nazionale. Per quanto attiene al nostro Paese, esaminando l'esperienza storica del fascismo le vicende politiche successive al referendum elettorale del 1993 l'Autore critica la tesi per cui l'unità nazionale sarebbe favorita dalla personalizzazione della leadership e, dunque , dalla legittimazione diretta delle istituzioni di governo e dal rafforzamento dei loro poteri. Similmente viene criticata la tesi che, distinguendo tra " istituzioni del pluralismo" e " istituzioni dell' unità" ed enumerando tra le seconde il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale , affida a a queste ultime il compito di generale unità politica , anche laddove essa non fosse prodotta da altri strumenti di integrazione sociali, politici e istituzionali. Rifacendosi alle elaborazioni di Hans Kelsen e di John M.Keynes, l'Autore sostiene che i Parlamenti, " istituzioni del pluralismo" per eccellenza, caratterizzati come sono dall'uso del metodo dialogico e dalla pratica del compromesso, sono un potente fattore di integrazione, come pure lo sono le politiche pubbliche che contrastano le diseguaglianze disgregatrici dell'unità di interessi materiali nella comunità.



SICI: 0391-7428(2011)1<49:CIEPDC>2.0.ZU;2-P

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