Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Master in Direzione del Personale
Collocazione: 4623

Autore: Cenerazzo Pasquale
Data: 10/03/2006

Titolo: FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI: DA UNA FORMAZIONE AZIENDALE AD UNA OFFERTA FORMATIVA PER IL SETTORE - ANALISI DELL'ECM

Relatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Nel sistema sanitario moderno agiscono una pluralità di attori, istituzionali e non , la cui sinergica presenza in questo contesto sistemico pone in essere una realtà estremamente diversa e in continua evoluzione rispetto a quella anche solo di un decennio fa. La crescita di interazioni fra gli attori del sistema implica anche una evidente complessità e pluralità di interessi in gioco e valori di riferimento. Il rapido e continuo sviluppo in medicina, dalle conoscenze biomediche al progressivo accrescersi delle innovazioni tecnologiche rendono sempre più difficile per il singolo operatore della sanità mantenersi aggiornato e competente. E’ proprio venendo incontro a queste necessità che sono nati i programmi di Educazione Continua in Medicina (ECM); programmi di formazione permanente nel campo delle professioni sanitarie il cui scopo è la garanzia al cittadino/utente di aggiornamento e mantenimento di alti standardt di competenza professionale in ambito sanitario. Il DLgs 502/1992, come integrato dal DLgs 229/1999, definisce “ Formazione continua “ l’insieme di aggiornamento professionale e formazione permanente, quest’ultima finalizzata al miglioramento delle competenze e dei comportamenti degli operatori sanitari, con l’obbiettivo di garantire l’appropriatezza, efficacia, sicurezza ed efficienza della assistenza prestata. La formazione è obbligatoria per tutto il personale sanitario ed è organizzata e controllata mediante strumenti messi a punto dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) prevede che gli operatori della sanità debbano accumulare annualmente un numero specificato di crediti formativi. Tali crediti vengono acquisiti mediante la partecipazione a iniziative di formazione erogate da strutture specializzate e che abbiano maturato i requisiti di competenza necessari per il settore ECM, cioè da quelli che lo stesso Ministero della Salute denomina “Provider ECM” . L’esperienza di Stage formativo vissuta presso l’Ufficio di Formazione e Sviluppo del Personale alla Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano mi ha permesso di vivere da vicino non solo la realtà di sviluppo e implementazione dei piani formativi rispetto al soddisfacimento di bisogni evidenziati dalle dovute analisi, ma anche di riflettere sullo stato attuale del complesso rapporto ECM - Provider alla luce delle evoluzioni che nel corso del tempo hanno definito il sistema di accreditamento Nazionale e Regionale. Sin dal primo periodo di applicazione , a partire dal gennaio 2001, ogni evento formativo ECM viene accreditato dalla Commissione Nazionale, attraverso l’autorizzazione a rilasciare i crediti formativi ai Discenti. Oggi tuttavia l’ evoluzione dei processi caratteristica della offerta formativa ECM e l’ evoluzione del sistema di valutazione rendono necessaria una sempre maggiore specificità. Le strutture stesse, che erogano formazione, devono possedere un insieme di capacità di carattere organizzativo aggiuntive a quelle tecniche e professionali specifiche , attinenti l’erogazione degli eventi formativi. Le previsioni sono verosimilmente quelle di un progressivo passaggio a un sistema di accreditamento del Provider anziché degli eventi da parte della Commissione nazionale; saranno quindi i Provider ad screditare i singoli eventi formativi. A questo punto il riferimento a una normativa di carattere internazionale come la UNI EN ISO 9001:2001 , ormai largamente accettata, fortemente diffusa in qualunque settore merceologico ed estesamente applicata in Sanità, diventa d’obbligo per garantire la qualità della formazione. Tanto dalla parte dei consumatori, che da quella degli erogatori di servizi, è diventata esigenza irrinunciabile poter contare su un sistema integrato di pianificazione, attuazione e controllo che garantisca prestazioni allineate alle aspettative degli utilizzatori, all’innovazione tecnologica e alle attese di tutti i soggetti coinvolti. Ciò vale a pieno titolo nel caso dei Provider ECM, per i quali è necessario considerare anche il ruolo giocato verso le istituzioni sanitarie e l’intera comunità civile: l’efficacia della formazione si deve tradurre in un miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate. Le riflessioni che andremo ad esporre cercano di mettere il punto sullo status del sistema ad oggi, e provando a lanciare uno sguardo “oltre”, di anticipare possibili risvolti di approccio al sistema ECM regionale (Con particolare riferimento a quello Lombardo) valutandone opportunità non solo di soddisfacimento di bisogni interni, ma anche di verosimili sfumature e contestualizzazioni di Business con le conseguenti ripercussioni sul sistema organizzativo interno di chi richiede formazione e anche di chi la eroga. Nel sistema sanitario moderno agiscono una pluralità di attori, istituzionali e non , la cui sinergica presenza in questo contesto sistemico pone in essere una realtà estremamente diversa e in continua evoluzione rispetto a quella anche solo di un decennio fa. La crescita di interazioni fra gli attori del sistema implica anche una evidente complessità e pluralità di interessi in gioco e valori di riferimento. Il rapido e continuo sviluppo in medicina, dalle conoscenze biomediche al progressivo accrescersi delle innovazioni tecnologiche rendono sempre più difficile per il singolo operatore della sanità mantenersi aggiornato e competente. E’ proprio venendo incontro a queste necessità che sono nati i programmi di Educazione Continua in Medicina (ECM); programmi di formazione permanente nel campo delle professioni sanitarie il cui scopo è la garanzia al cittadino/utente di aggiornamento e mantenimento di alti standardt di competenza professionale in ambito sanitario. Il DLgs 502/1992, come integrato dal DLgs 229/1999, definisce “ Formazione continua “ l’insieme di aggiornamento professionale e formazione permanente, quest’ultima finalizzata al miglioramento delle competenze e dei comportamenti degli operatori sanitari, con l’obbiettivo di garantire l’appropriatezza, efficacia, sicurezza ed efficienza della assistenza prestata. La formazione è obbligatoria per tutto il personale sanitario ed è organizzata e controllata mediante strumenti messi a punto dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua. Il programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) prevede che gli operatori della sanità debbano accumulare annualmente un numero specificato di crediti formativi. Tali crediti vengono acquisiti mediante la partecipazione a iniziative di formazione erogate da strutture specializzate e che abbiano maturato i requisiti di competenza necessari per il settore ECM, cioè da quelli che lo stesso Ministero della Salute denomina “Provider ECM” . L’esperienza di Stage formativo vissuta presso l’Ufficio di Formazione e Sviluppo del Personale alla Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano mi ha permesso di vivere da vicino non solo la realtà di sviluppo e implementazione dei piani formativi rispetto al soddisfacimento di bisogni evidenziati dalle dovute analisi, ma anche di riflettere sullo stato attuale del complesso rapporto ECM - Provider alla luce delle evoluzioni che nel corso del tempo hanno definito il sistema di accreditamento Nazionale e Regionale. Sin dal primo periodo di applicazione , a partire dal gennaio 2001, ogni evento formativo ECM viene accreditato dalla Commissione Nazionale, attraverso l’autorizzazione a rilasciare i crediti formativi ai Discenti. Oggi tuttavia l’ evoluzione dei processi caratteristica della offerta formativa ECM e l’ evoluzione del sistema di valutazione rendono necessaria una sempre maggiore specificità. Le strutture stesse, che erogano formazione, devono possedere un insieme di capacità di carattere organizzativo aggiuntive a quelle tecniche e professionali specifiche , attinenti l’erogazione degli eventi formativi. Le previsioni sono verosimilmente quelle di un progressivo passaggio a un sistema di accreditamento del Provider anziché degli eventi da parte della Commissione nazionale; saranno quindi i Provider ad screditare i singoli eventi formativi. A questo punto il riferimento a una normativa di carattere internazionale come la UNI EN ISO 9001:2001 , ormai largamente accettata, fortemente diffusa in qualunque settore merceologico ed estesamente applicata in Sanità, diventa d’obbligo per garantire la qualità della formazione. Tanto dalla parte dei consumatori, che da quella degli erogatori di servizi, è diventata esigenza irrinunciabile poter contare su un sistema integrato di pianificazione, attuazione e controllo che garantisca prestazioni allineate alle aspettative degli utilizzatori, all’innovazione tecnologica e alle attese di tutti i soggetti coinvolti. Ciò vale a pieno titolo nel caso dei Provider ECM, per i quali è necessario considerare anche il ruolo giocato verso le istituzioni sanitarie e l’intera comunità civile: l’efficacia della formazione si deve tradurre in un miglioramento delle prestazioni sanitarie erogate. Le riflessioni che andremo ad esporre cercano di mettere il punto sullo status del sistema ad oggi, e provando a lanciare uno sguardo “oltre”, di anticipare possibili risvolti di approccio al sistema ECM regionale (Con particolare riferimento a quello Lombardo) valutandone opportunità non solo di soddisfacimento di bisogni interni, ma anche di verosimili sfumature e contestualizzazioni di Business con le conseguenti ripercussioni sul sistema organizzativo interno di chi richiede formazione e anche di chi la eroga.

 
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