Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale - classe 34/S
Collocazione: 5739

Autore: Vignapiano Gerardo
Data: 20/04/2007

Titolo: OUTSOURCING DELLE ATTIVITA' NO CORE AZIENDE SANITARIE

Relatore: Sorrenti Domenico
Correlatore: Pizzurno Emanuele

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il cambiamento introdotto dall’aziendalizzazione di tutti i settori pubblici in Italia ha comportato ripercussioni rilevanti anche all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, in quanto prevede una diversa distribuzione delle risorse tra gli istituti erogatori delle prestazioni sanitarie e obbliga a pari efficacia a conseguire maggior efficienza, nel contenimento dei costi. Il sistema della riforma favorisce il confronto basato sui risultati raggiunti, sia fra le diverse realtà aziendali che tra settore pubblico e privato per qualificare maggiormente il servizio offerto. In questo scenario, la forma tradizionale di organizzazione d’impresa, mostra i suoi limiti poiché non è sufficientemente funzionale agli obiettivi, ed è quindi necessaria una struttura più flessibile e in particolare capace di “processare adeguatamente la conoscenza” attraverso continui scambi di informazioni, legami orizzontali, interazione tra aziende. Queste forme di cooperazione consentono all’impresa non soltanto di rendere la struttura organizzativa più flessibile, rispetto ai mutamenti dell’ambiente esterno, ma, soprattutto, di focalizzarsi sulle proprie core competence, rendendo più elastica la struttura dei costi, e aumentando la disponibilità di risorse finanziarie da utilizzare per ulteriori iniziative. I processi non core possono essere attività molto importanti per il raggiungimento dell’obbiettivo aziendale, ma che comunque svolgono una funzione in qualche modo di supporto rispetto alle attività core. L’introduzione dell’utilizzo dell’outsourcing in ambito sanitario, non può prescindere da una conoscenza preliminare delle attività interne, possibili oggetto di esternalizzazione, e ancor di più di un accurato confronto con le diverse realtà presenti nello scenario nazionale. Tale confronto favorisce l’emulazione delle migliori performance e la collaborazione tra le diverse aziende per realizzare un percorso di crescita comune. Il lavoro di tesi è stato finalizzato al disegno di un modello funzionale per l’individuazione degli item non core che più di altri potrebbero essere oggetto delle suddette ipotesi di cooperazione e, per ognuno di tali item, sviluppare un benchmark per il confronto delle diverse prassi aziendali. Le difficoltà che si riscontrano nell’implementazione di un’analisi comparativa interaziendale sono sostanzialmente collegate, sia alla difficoltà di reperimento delle informazioni, sia nella necessità d’individuazione di soluzioni tecnico-contabili che riducano la variabilità degli indicatori di efficienza ed efficacia, oltre che un’attenta analisi dei processi. In tal senso si è tentato d’identificare un sistema di benchmarking adeguatamente funzionante, attraverso sia indicatori di tipo economico-finanziario basati sull’incidenza percentuale delle attività non core sul valore aggiunto aziendale attraverso il quale ottenere una soddisfacente comparabilità delle diverse realtà aziendali e sulla base della dispersione dell’incidenza stessa, sia fornendo un modello standard, in grado di fornire una procedura di analisi dei singoli processi di gestione delle attività non core suddette, per l’individuazione delle best practices. A questo punto l’azienda avrà cosi a disposizione tutte le informazioni per procedere nel modo più corretto ed efficace all’esternalizzazione delle attività non core in un’ottica di controllo e miglioramento continuo.

 
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