Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale - Classe 84/S
Collocazione: 5447

Autore: Biancardi Federica
Data: 27/02/2007

Titolo: LA DIREZIONE "PERSONALIZZATA": COME LE AZIENDE SVILUPPANO UN PROPRIO MODELLO DI GESTIONE DEL PERSONALE

Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Correlatore: Antoni Sara

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Nel mondo attuale, in cui le sfide sono sempre più ardue, la maggior parte delle aziende sembra aver maturato la consapevolezza dell’importanza delle risorse umane di cui dispone, che, con il loro patrimonio di conoscenze, esperienze e capitale intellettuale, contribuiscono alla creazione di un vantaggio competitivo sostenibile. Hanno compreso quanto sia importante valorizzare al meglio le persone che in esse operano, perché sono quest’ultime che le rendono capaci di anticipare le risposte con intelligenza, creatività e slancio. Solo se sapranno apprezzare adeguatamente i propri collaboratori, al pari di tutte le altre risorse tangibili,incoraggiandoli a migliorasi e ad esplorare nuove strade, verso prodotti e mercati in continua evoluzione, riusciranno a mantenersi competitive nell’attuale contesto. Efficienza imprenditoriale e gratificazione personale non devono più identificare realtà antitetiche, bensì comporsi in modo equilibrato, integrarsi, per costituire un reciproco incentivo al raggiungimento di un risultato aziendale soddisfacente. Dopo una prima parte, puramente teorica, che ripercorre l’evoluzione della gestione strategica in Italia e che analizza i vari sistemi operativi, sia hard che soft, utilizzati dalle odierne organizzazioni, si riflette su come, di fatto, ogni azienda sviluppi un proprio modello di gestione del personale. L’analisi empirica si basa su una serie di interviste, da cui ne sono state scelte quattro, somministrate ai Direttori del Personale, o loro stretti collaboratori, di altrettante aziende: Philips, Otis, Pride ed Istituto Auxologico. Si tratta di imprese che costituiscono un “campione casuale”, estrapolate dalla banca dati AIDA, tutte situate in Lombardia e con un numero di dipendenti compreso tra 800 e 2000 unità. Il questionario consente di ricavare non solo informazioni di carattere generale su ciascuna organizzazione, ma anche notizie riguardanti, in maniera specifica, la Funzione Risorse Umane, la sua organizzazione, la mission e l’utilizzo delle varie pratiche gestionali. L’elaborazione delle risposte fornite dagli intervistati ha poi permesso di collocare ciascuna impresa all’interno del modello di Ulrich, che assegna alla funzione HR un particolare ruolo all’interno di realtà aziendali complesse. La conclusione a cui si giunge è che non esiste omogeneità nella gestione del personale, in quanto ogni contesto organizzativo adotta, in relazione alle esigenze interne e/o del mercato, la politica o la modalità di gestione più coerente con le caratteristiche del proprio business, la struttura e le strategie aziendali, la peculiarità delle risorse umane in essa operanti, la personalità del responsabile HR.

 
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