Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale - classe 34/S
Collocazione: 4230

Autore: Banfi Marco
Data: 25/07/2005

Titolo: METODOLOGIE E FATTORI PER LA DETERMINAZIONE DEL VALORE DI UN ASSET INTANGIBILE A BASE TECNOLOGICA: UN CASO APPLICATIVO

Relatore: Pizzurno Emanuele
Correlatore: Manzini Raffaella

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La valorizzazione della proprietà intellettuale e dei beni intangibili in generale sta assumendo in questi ultimi anni un’importanza sempre più rilevante, questa affermazione è supportata sia dalla letteratura che dall’importanza che le aziende attribuiscono ad una precisa valorizzazione dei beni intangibili. In questi ultimi anni le aziende stanno focalizzando i loro investimenti sulla realizzazione e sull’acquisto di beni intangibili, come fattori di cruciale importanza per ottenere elevati livelli di competitività sul mercato. A conferma di ciò si rileva, anche, l’esponenziale crescita del numero di transazioni che hanno come oggetto principale un bene intangibile: cessioni, licenze d’uso o joint venture. Parallelamente alla crescente importanza che le aziende pongono verso gli asset intangibili, è avvenuta un’evoluzione della normativa contabile, al fine di unificare e regolamentare le modalità di trattazione dei valori monetari degli asset a fini contabili e bilancistici. Questo elaborato si inserisce in questo contesto con l’intenzione di fornire una panoramica generale riguardo alle tipologie di asset intangibili, alle motivazioni e alle modalità di valorizzazione. La modalità di trattazione adottata consiste in un’analisi teorica della letteratura, nella quale si vanno a toccare tutti gli aspetti caratteristici degli asset intangibili, utilizzando, per convalidare l’analisi sulla letteratura, nella parte conclusiva, un reale caso di brevettazione, nel quale si è proceduto all’implementazione delle metodologie valutative precedentemente presentate e descritte. L’asset oggetto del caso applicativo consiste in un brevetto di invenzione relativo ad un nuovo prodotto meccanico, che ha come finalità della valutazione l’ottenimento di un valore indicativo per la negoziazione relativa alla cessione; per questo motivo sono stati adottati più metodi valutativi al fine di compensare pregi e difetti di ognuno di essi. Nel primo capitolo, si può trovare una panoramica dei beni intangibili. Una volta identificati è stata definita una classificazione che permettesse di dare una visione di insieme dei suddetti beni, in modo da definire uno schema logico di riferimento. Definiti le tipologie di asset da trattare (quelli a base tecnologica) si è proceduto alla descrizione delle principali caratteristiche come: la durata economica, la loro rilevanza come investimento e le finalità della valorizzazione. Nel secondo capitolo vengono trattate nello specifico le finalità considerate più importanti tra quelle individuate nel capitolo precedente. A seguito dell’introduzione di nuovi principi contabili internazionali, una prima finalità è quella della comunicazione volontaria degli intangibili a bilancio, che è stata analizzata considerando una ricerca empirica che ha permesso di derivare dati statistici sull’attitudine aziendale di comunicare i propri beni intangibili al di fuori degli obblighi previsti per legge. Una seconda finalità analizzata, è stata la rappresentazione degli intangibili in termini della redazione del bilancio all’interno dei nuovi principi contabili FAS, IAS e IFRS, che dettano le modalità di registrazione a bilancio degli asset presenti in azienda. L’ultima finalità rilevante considera la valutazione degli asset intangibili ai fini del giudizio di Impairment, ossia della riduzione di valore degli intangibili contabilizzati, andando a definire le metodologie e i vincoli che caratterizzano questo processo valutativo. In relazione all’aumento dell’importanza degli asset intangibili diventa cruciale una loro protezione legale e le modalità con cui possono essere trasferiti, si è dunque ritenuto necessario uno studio approfondito di questi aspetti. Nel terzo capitolo, dunque, ci si focalizza sulle principali modalità di protezione legale: brevetto industriale, segreto industriale e diritto d’autore; descrivendo aspetti giuridici e caratteristiche specifiche di ogni singola modalità. Relativamente ai trasferimenti con oggetto tecnologie intangibili a base tecnologica, sono state trattate le tre principali modalità che consistono in: cessione di proprietà, licenza d’uso e joint venture. Delle prime due modalità sono stati descritti i vantaggi e gli svantaggi e la ripartizione percentuale del loro utilizzo nel mercato degli scambi tecnologici. Per quanto riguarda le joint venture sono state descritte le finalità e le tipologie in relazione alla realizzazione di una joint venture che ha come scopo una alleanza tecnologica. Definiti i principali asset intangibili, i principi contabili che li regolano, le loro modalità di protezione legale e i metodi di transazione, si è giunti allo studio del processo valutativo in termini di metodologie di calcolo e fattori influenzanti il valore stesso. Nel quarto capitolo si passano in rassegna i principali metodi tradizionali di valutazione (metodo basato sui costi, sui profitti e sul mercato) e in aggiunta un metodo sviluppato recentemente che deriva dall’ambito finanziario (metodo delle opzioni reali). A supporto dei metodi, per l’ottenimento di un valore con un sufficiente livello di precisione, si è ritenuto necessario approfondire il potenziale contributo fornito da tipici fattori inerenti ai beni intangibili a base tecnologica. Infatti la presenza di alcuni fattori può determinare una variazione del valore dell’asset identificato attraverso l’applicazione di uno o più metodi valutativi. Sono stati individuati una serie di fattori caratteristici, proponendone una classificazione consolidata e una sua implementazione consistente nell’integrazione attraverso nuovi fattori e nell’approfondimento di altri già esistenti. Nell’ultimo capitolo viene affrontato lo studio di un caso applicativo reale, che ha come scopo la valutazione di un brevetto relativo ad un nuovo prodotto del settore meccanico. L’obiettivo è quello di arrivare a definire un valore, il più realistico possibile, sfruttando l’utilizzo di tutti i metodi valutativi di possibile applicazione e i fattori caratteristici del caso specifico. Ciò ha prodotto come risultato non un valore di sintesi ma delle indicazioni costituite dai risultati dei singoli metodi, calibrate mediante i fattori, che guidano il processo di attribuzione di un valore monetario unico all’asset in esame.

 
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