Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale - classe 17
Collocazione: 6503

Autore: Chiara Davide Salvatore
Data: 17/04/2008

Titolo: Relazione sullo stage

Relatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Con questa breve descrizione ho voluto delineare i contorni dell’azienda e della realtà in cui mi sono trovato a collaborare durante il periodo di stage, volendo evidenziare in particolar modo l’elemento innovativo ed adeguativo che la contraddistinguono. Essa ha risposto con tempestività alle esigenze di cambiamento e d’ innovazione che si prospettavano nel futuro del proprio settore e, come ben si sa, chi si muove per primo parte in vantaggio… Un evoluzione tangibile sotto gli aspetti tecnico-produttivi ma che non è stata proporzionalmente intrapresa sotto l’aspetto puramente organizzativo, lasciando così l’impresa nelle vecchie vesti organizzative. Nel corso dello stage ho eseguito diverse tipologie di mansioni, tutte all’interno del quadro contabile-commerciale-gestionale (in particolar modo in quello commerciale), cercando di prestare così la massima versatilità che mi era stata richiesta. Lavorando sotto questa direzione ho avuto senz’altro maggiori occasioni per poter raggiungere lo scopo che mi ero prefissato all’ inizio del percorso. Durante questa “breve parentesi” lavorativa, ho osservato da vicino i possibili processi interni di un’azienda e con meraviglia, ho appreso che pur trattandosi di una piccola impresa le occasioni sono state numerose e molto diverse le une dalle altre. Questo aspetto è indubbiamente riconducibile al forte dinamismo dell’azienda e del mercato in cui essa opera, che mi ha dato modo di venire a contatto con tante attività apparentemente molto diverse ma che in realtà, hanno una fortissima interdipendenza tra loro, al punto talvolta da trovarsi a passare da una mansione all’altra anche ripetute volte durante la giornata.Questa situazione è certamente attribuibile alle dimensioni dell’azienda ma in particolar modo ad una suddivisione dei compiti non strutturata in maniera formale.Infatti inizialmente mi sono appunto domandato se ciò derivasse da una scelta dell’azienda nel far spaziare liberamente da una mansione all’altra i responsabili in modo da formare persone capaci di agire sotto tutte le dimensioni aziendali ed incentivando così un sistema con maggiori requisiti organici piuttosto che meccanici; oppure se fosse la conseguenza di un’errata o incompleta definizione dei confini organizzativi orizzontali che ha portato a condizioni contingenti non effettivamente pianificate e quindi alla lunga non ottimali. Il punto cruciale di questa analisi sta proprio nell’ individuare quali potrebbero essere gli aspetti critici che caratterizzano questa struttura organizzativa che, come prima detto, non ha apportato modifiche di alcun tipo dopo le evoluzioni che negli ultimi anni hanno visto crescere l’ azienda sensibilmente sia in termini di personale che di fatturato. Premetto che questa mia scelta incentrata sulla ricerca dei punti critici o di ciò che potrebbe o dovrebbe essere diverso da come in realtà è, deriva da un progetto alla base condiviso da alcuni anni con l’azienda, rimandato nel tempo per la mia volontà di continuare gli studi universitari, e da una discreta conoscenza della stessa che ho maturato negli ultimi anni avendovi lavorato occasionalmente come disegnatore meccanico. Non a caso ho deciso di svolgere questo stage proprio in quest’ azienda che, seppur piccola, offre senza dubbio ancora notevoli possibilità di sviluppo e di conseguente allargamento in ogni sua dimensione.

 
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