Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale - classe 17
Collocazione: 3665

Autore: Pigni Camilla
Data: 15/12/2004

Titolo: L'evoluzione strategico-organizzativa delle forme organizzative e caso Agusta

Relatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Per organizzazione si intende l’attività svolta alla creazione, alla strutturazione, alla pianificazione della dinamica evolutiva ed al mantenimento in efficienza dei diversi organismi sociali, oppure, se si vuole, l’attività volta a predisporre tutto ciò che è necessario perché gli organismi stessi possano realizzare efficientemente i propri obiettivi Le organizzazioni, di cui Mintzberg è valido studioso, sono gli enti, istituti, associazioni di qualsiasi tipo (privati o pubblici, operanti in contesti di mercato o non di mercato, profit o non profit – le organizzazioni non profit non hanno tra i loro scopi quello di remunerare i fondi propri sotto forma di dividendi e di capital gain - ) aventi il compito di fornire i prodotti e i servizi che servono agli individui, alle famiglie, agli altri istituti e alla società. Quello delle organizzazioni è un mondo quanto mai ampio ed eterogeneo che comprende tutte le imprese operanti nei vari settori. Mintzberg non si limita a considerare le organizzazioni nell’”ottica micro”, che assume come date le regole del gioco entro cui esse sono tenute a muoversi; egli si pone altresì nell’ “ottica macro” e si domanda come la società possa meglio controllare le sue organizzazioni ( in particolare quelle di grandi dimensioni nei cui vertici si concentra un potere enorme) affinché esse siano gestite responsabilmente servendo nel migliore dei modi i bisogni umani che definiscono la loro missione produttiva. L’errore più comune compiuto nel secolo scorso, e si continua a compiere ancor oggi, quando si esaminano le organizzazioni, è l’assurda convinzione che esista un unico modo veramente ottimale di gestire ogni organizzazione. E’ vero l’opposto. Per esempio, ciò che è giusto per la “General Motors” è spesso sbagliato per la “Joe’s Body Shop”. Esistono diverse categorie nel mondo delle imprese, come esistono diverse specie diverse nel mondo biologico. Si è sprecato troppo tempo nel tentativo di mettere sullo stesso piano tutte le organizzazioni: si sono immaginati governi che impongono le stesse procedure a tutti i ministeri, gruppi di imprese eterogenee che si comportano nello stesso modo con le loro divisioni; società di consulenza che cercano di convincere tutti i loro clienti a servirsi dei sistemi più recenti, e solo di quelli, per risolvere i loro problemi, si tratti di uffici postali o di ospedali, di aziende già affermate nel campo della produzione di beni in serie o ditte in continua trasformazione specializzate in prodotti di alta tecnologia.

 
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