Facoltà: Economia Aziendale - classe 17
Collocazione: 4204
Autore: Candiani Sara
Data: 21/07/2005
Titolo: LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE NELL'ESPERIENZA DI UN'AZIENDA ITALIANA
Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede
La valutazione della posizione o Job Evaluation si sviluppa attorno il 1920 in conseguenza del crescente sviluppo industriale che vede aumentare il numero di strutture organizzative sul mercato. Si rende così necessaria l’adozione di un sistema che permetta la valutazione della posizione in quanto ruolo, prescindendo dalla persona che lo ricopre: pioniere di tali sistemi è il metodo Hay, messo a punto da Edward Hay, con l’obiettivo di definire un unico sistema di valutazione per tutte le posizioni organizzative presenti nelle diverse tipologie d’impresa. Egli individua tre principali fattori su cui basare la valutazione: Competenze, Problem Solving e Finalità / Responsabilità. Attraverso il metodo Hay, si possono realizzare adeguati confronti con ruoli simili, sia all’interno dell’organizzazione sia con altre realtà esterne facenti parte del mercato di riferimento, perseguendo i principi di equità interna (secondo cui a responsabilità simile corrisponde simile compenso) e competitività esterna. Un corretto sistema di valutazioni dei ruoli, sostenuto dal metodo Hay, può infine favorire e facilitare la scelta e le strategie di politica retributiva e di “Compensation”. Lo scopo di questo paper è di dimostrare come la valutazione dei ruoli organizzativi, che rappresenta un processo critico non solo per l’azienda protagonista del caso, ma per tutte le aziende, sia in realtà molto importante perché permette innanzitutto di definire il peso relativo delle diverse posizioni che in esse operano ed inoltre indirizza le scelte di politica retributiva delle stesse. A tale scopo l’azienda in questione ha individuato ed adottato il metodo Hay come la metodologia di valutazione del personale (e quindi dei ruoli) che più è coerente con i propri indirizzi strategici in termini di controllo dell’equità interna e di politiche retributive.
