Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 18868
Autore: Mereu Lorenzo
Data: 21/12/2020
Titolo: Smart Working: un focus sulle aziende sarde
Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede
Attraverso l’elaborato è stato presentato e approfondito il tema dello Smart Working. Partendo dallo studio della letteratura è stata ampiamente delineata la disciplina del lavoro agile e in generale del remote working, tracciando i principi e gli elementi fondamentali di questa modalità di lavoro. Lo studio delle fonti è consistito nella ricerca di molteplici report, libri e paper riguardanti il tema. Dopo una prima parte prettamente teorica e dopo aver definito la dimensione del fenomeno in Italia attraverso dati e statistiche dei report dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, la tesi lo Smart Working nella Regione Sardegna. A tal proposito, la ricerca è stata effettuata tramite una metodologia di tipo qualitativo, nello specifico è stata condotto uno studio di caso in sei diverse organizzazioni facenti parte del tessuto economico sardo selezionate in maniera tale da ottenere un campione abbastanza variegato tra PA e aziende private, dimensioni e settori di competenza differenti. Le organizzazioni coinvolte nella ricerca sono l’Università di Sassari, L’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, Abbanoa SpA, Cantina Santa Maria la Palma, Sarda Formaggi e l’Unione Sarda. L’intento della ricerca è essenzialmente esplorativo, perciò non è stato perseguito lo scopo di generalizzare un assunto, piuttosto di scoprire un fenomeno di grande attualità e ragionare sul tema, in particolar modo la domanda di ricerca è rivolta ad individuare quali sono state le criticità maggiori a livello operativo al momento dell’implementazione di un programma di Smart Working. In conclusione, le interviste suggeriscono che questa modalità di organizzazione del lavoro ha messo spesso in difficoltà i lavoratori, stressati dalle richieste sempre più esigenti delle rispettive aziende, le quali hanno evidenziato le criticità più rilevanti per via dell’arretratezza culturale e tecnologica oltre che per la perdita della dimensione umana e sociale che caratterizza il lavoro in presenza
