Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe L-9
Collocazione: 19542

Autore: Burgio Erika
Data: 25/10/2021

Titolo: Diversità e inclusione nei contesti lavorativi. Il caso Avanade: i programmi di "Academy for Girls" e "Diversity & Inclusion" per favorire l'inclusione di genere e l'integrazione della disabilità nel mondo della consulenza informatica

Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Correlatore: Strada Gianni Maria

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

La disciplina giuslavoristica ha da sempre incentrato la sua attenzione sulle tematiche relative al diritto all’inclusione e all’introduzione delle pari opportunità nel mondo del lavoro, argomenti che negli ultimi anni sono divenuti punto di partenza fondamentale per le politiche dello Sviluppo Sostenibile. Partendo proprio dagli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile proclamata dai 193 Paesi membri dell’ONU, il tema centrale del lavoro di tesi è costituito dall’analisi dell’immenso valore, umano ed economico, derivante dall’inclusione delle forme di “diversità” nei luoghi di lavoro, come testimonianza del fatto che la creazione di team eterogenei al loro interno determini un maggiore incremento di innovazione e di differenziazione per le imprese che popolano il mercato italiano ed europeo, registrando conseguenti performance superiori anche a livello economico, obiettivo a cui tutte le organizzazioni orientate al lungo periodo puntano. Dopo una prima generale analisi relativa alla questione della “diversità” e alle implicazioni da essa provocate, la trattazione si sposta sull’affrontare la tematica relativa alla disparità di genere, una delle forme di diversità più ricorrenti nei board aziendali e fonte di disparità economica e sociale che alimenta ancora oggi l’ormai ampiamente dibattuto fenomeno del “gender pay gap”. A causa dei pregiudizi e retaggi culturali che ancora permangono nella società, in molti contesti lavorativi la diversità viene percepita più come un costo associato alle risorse umane da dover gestire, anziché un asset da promuovere e valorizzare poiché in grado di apportare un significativo vantaggio competitivo, sia in termini di cambiamento strategico che in termini di flessibilità organizzativa, migliorando le funzioni di coordinamento, comunicazione e controllo. La trattazione prosegue poi con l’analisi delle politiche e delle iniziative mirate all’inclusione e all’integrazione della disabilità negli organici aziendali, altra forma di diversità questa che risulta essere poco considerata ma significativamente sfruttabile attraverso l’adozione di pratiche volte al disability management, ancora poco diffuse in Italia e che comporterebbero per le imprese il raggiungimento di numerosi vantaggi in termini di produttività e pubblicità. Infine, dopo aver citato alcune delle più importanti leggi promulgate a tale scopo, l’ultima fase dell’elaborato si concentra sull’esperienza di tirocinio svolta dalla sottoscritta presso l’azienda Avanade Italy, società di consulenza informatica che da anni si batte per l’inclusione di lavoratori affetti da “diversità” nel comparto aziendale; ciò è possibile attraverso l’attuazione di specifici programmi quali l’”Academy for Girls” per l’inclusione di genere e la collaborazione con Specialisterne, società danese che si occupa del collocamento nel mondo del lavoro di giovani ragazzi con sindrome di Asperger.

 
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