Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 16907
Autore: Toia Giacomo
Data: 23/10/2018
Titolo: La gestione dell'ageing workforce: risposte organizzative al prolungamento della vita lavorativa
Relatore: Minelli Eliana Alessandra
Correlatore: Folador Massimo
Autorizzazione per la consultazione: SI
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La progressiva posticipazione dell’ingresso nel mondo del lavoro e delle soglie minime di accesso alla pensione comporta un invecchiamento della forza lavoro che si farà sempre più concreto per la maggior parte delle organizzazioni. Le aziende sono dunque chiamate a gestire l’ageing workforce affinché i lavoratori arrivino in salute e produttivi alla nuova età pensionabile. L’elaborato si pone come obiettivo l’individuazione di pratiche di gestione delle risorse umane che permettano di trasformare l’invecchiamento complessivo da problema a opportunità, riuscendo a valorizzare le potenzialità dei lavoratori anche in età avanzata. Tali pratiche, adottabili a livello aziendale, sono state esaminate attraverso l’analisi di due case studies ‒ Corden Pharma Bergamo S.p.A. e Lati S.p.A. ‒ distinti tra loro in funzione dell’importanza strategica che le risorse umane hanno nel generare valore all’interno del processo produttivo e organizzativo. L’analisi ha fatto emergere un differente gestione delle due aziende dell’ageing workforce: Corden Pharma presenta un approccio reattivo volto a limitare le problematiche fisiche derivanti dall’invecchiamento della propria forza lavoro; Lati mostra un approccio proattivo diretto a valorizzare le competenze dei propri dipendenti e a mantenerli all’interno del proprio organico il più a lungo possibile. Tale differenza di approccio appare correlato al livello di criticità delle risorse umane nella creazione di valore aggiunto nell’organizzazione. Tuttavia, dato che nei prossimi anni è lecito attendersi un invecchiamento della popolazione attiva, il fenomeno dell’ageing workforce diventerà una problematica centrale che il mondo del lavoro dovrà affrontare a prescindere dall’importanza strategica delle risorse umane. Ciò produrrà verosimilmente un vantaggio competitivo per le aziende che già oggi sperimentano pratiche di gestione proattive del fenomeno.
