Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale - classe L-18
Collocazione: 16920

Autore: Giorgi Maria
Data: 23/10/2018

Titolo: La motivazione del personale in azienda

Relatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il presente elaborato è frutto di una ricerca riguardante la motivazione del personale in azienda. Lo scopo è quello di confrontare i pilastri motivazionali dei dipendenti di un’azienda e degli agenti di commercio. Inizialmente verranno illustrate le tappe principali dell’evoluzione della motivazione. In seguito, verrà esposta la metodologia della ricerca dei dati che prevede due tecniche, quella quantitativa e quella qualitativa. Il presente elaborato prevede l’applicazione di entrambe le tecniche, quella quantitativa utilizzando una survey che verrà somministrata ai dipendenti e agli agenti di commercio; mentre, quella qualitativa mediante un’intervista che verrà effettuata al responsabile risorse umane dell’azienda Valore BF. Successivamente verrà esposto il caso aziendale, più precisamente verrà presa in considerazione l’azienda Valore BF, il cui scopo sarà quello di attuare un confronto tra i due soggetti sopra indicati e, in seguito, individuare le determinanti motivazionali in questa realtà aziendale alla luce della SDT. Ciò che emerso dall’intervista è che l’azienda Valore BF ritiene fondamentale la motivazione del personale e, quindi, anche tutti i meccanismi di gestione delle risorse umane. Dai risultati ottenuti è possibile affermare che ciò che soddisfa maggiormente i dipendenti dell’azienda è l’autorealizzazione e l’ambiente in cui operano (in particolare il TEAM); mentre, per quanto concerne gli agenti di commercio, essi sono stimolati nello svolgere in modo ottimale il proprio lavoro per ottenere l’accettazione e la stima da parte degli altri e per la remunerazione che ne consegue. Da ciò si può affermare che nessuno di loro è amotivato, mentre si possono suddividere i soggetti in una scala comprendente la motivazione estrinseca, con i diversi livelli che ne consegue fino ad arrivare alla motivazione intrinseca, ovvero il livello ottimale della teoria dell’autodeterminazione.

 
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