Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Economia Aziendale e Management - Classe LM-77
Collocazione: 14712

Autore: Romano Giovanni
Data: 12/04/2016

Titolo: A successful approach to open innovation and entrepreneurship: the Empirical Case of Baladin, an Italian Craft Brewery

Relatore: Papa Fabio
Correlatore: Minelli Eliana Alessandra

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Innovation is a cross-disciplinary term. A though, a political or social idea, as well as an artwork, can be innovative. Schumpeter is the first to apply this word to the business world, with the concept of creative destruction, which materializes in the figure of the entrepreneur. The tight connection between innovation and entrepreneurship is sustained also by Drucker. He considers innovation as the means by which entrepreneurs exploit the opportunities deriving from the external and internal environments. In this work, I aim to broadly analyse the various aspects of Innovation and Open Innovation and, subsequently, applying them to a case study. The first chapter will be dedicated to the theory of innovation with a minor focus on its entrepreneurial character within the corporate boundaries. Successively, the focus will be moved to the modalities through which innovation is conducted within R&D laboratories. Professor Henry W. Chesbrough points out the existence of two broad approaches: The Closed Innovation and the Open Innovation Paradigms. Closed Innovation is the approach widely utilized by large corporations more than 30 years ago, where the R&D department aims to undertake a huge variety of R&D projects by counting exclusively on internal assets and competencies. This allows them to maintain a monopoly of knowledge, making innovation a prerogative of few large multinational companies. The radical change of some underlying conditions, upon which this paradigm is based, forces the collapse of the Closed Innovation regime. The shorter life of products and increased costs for developing R&D projects are a burden that even large corporations’ shoulders can no longer sustain. In the meantime, the increased availability of knowledge in external entities such as universities, suppliers, the raise of venture capitalists, and the increased mobility of workers made the market for innovation increasingly dynamic and efficient. Companies’ walls are now permeable, and R&Ds constantly look outside from their boundaries in search for new innovative technologies. The second chapter will deal with the aspects of Closed Innovation, by shortly analysing its main features and the causes of its decline, followed by a wider focus on the Open Innovation, with its Inbound and Outbound patterns. The third chapter aims to preliminarily understand the dynamics and conditions of the brewing industry, by analysing the global and Italian brewing markets, its innovativeness, as well as, the fast-growth of the microbrewery segment in developed countries, counterposed to the flattening of industrial breweries’ market share. The fourth and last chapter reaches the core of my thesis. After having deepened the contents of Innovation and Open Innovation, and analysed the brewing industry, I arranged two meetings for interviewing the marketing manager of Baladin, one of the pioneer of the craft beer trend in Italy. Baladin distinguishes itself because of its proactive and open approach to innovation. In addition, the figure of the entrepreneur is very influent and is the source of most of the innovative projects of Baladin. Therefore, I will present the most interesting findings of my work by applying the concepts and theory of Open Innovation to this microbrewery that has revolutionized the Italian beer market. L'innovazione è un termine interdisciplinare. Un pensiero, un'idea politica o sociale, così come un'opera d'arte, possono essere innovativi. Schumpeter è il primo ad applicare questo concetto al panorama economico. L’innovazione è la “creative destruction” che si concretizza nella figura dell'imprenditore. Lo stretto legame tra innovazione e imprenditorialità è sostenuto anche da Drucker. Egli considera l'innovazione come il mezzo con cui gli imprenditori sfruttano le opportunità derivanti dagli ambienti esterni ed interni. In questo lavoro, mi propongo di analizzare i vari aspetti dell’innovazione e dell’Open Innovation e, successivamente, la loro applicazione ad un case study. Il primo capitolo sarà dedicato all’Innovation Theory in cui cercherò di esaltare gli aspetti più interessanti dell’innovazione e di comprendere la relazione tra quest’ultima e l’imprenditorialità all'interno dei confini aziendali. Successivamente, l'attenzione verrà spostata sulle modalità attraverso cui l'innovazione viene condotta nei laboratori di ricerca e sviluppo. Il professor Henry W. Chesbrough sottolinea l'esistenza di due approcci: Closed e Open Innovation. La Closed Innovation è l'approccio largamente utilizzato dalle grandi multinazionali più di 30 anni fa, dove la funzione R&S era solita condurre i progetti innovativi utilizzando esclusivamente risorse e competenze interne. Nulla penetrava i confini aziendali, né dall’interno né dall’esterno. Questo permetteva loro di mantenere il monopolio delle competenze, rendendo l'innovazione una prerogativa di poche grandi imprese multinazionali. Il cambiamento radicale di alcune condizioni causa il crollo del regime di Closed Innovation. In particolare, una vita utile più breve dei prodotti e un aumento dei costi per lo sviluppo dei progetti di ricerca sono un onere che nemmeno le big corporation possono più sostenere. Nel frattempo, la maggiore dispersione di know-how in soggetti esterni quali università, partner aziendali e centri di ricerca, l'avvento dei Venture Capitalist e l'aumento della mobilità dei lavoratori ha reso il mercato per l'innovazione sempre più dinamico ed efficiente. Le pareti dell’impresa sono ormai permeabili, e le funzioni R&S sono costantemente portate a guardare al di fuori dei propri confini per ricercare tecnologie innovative utili per le attività interne. Il secondo capitolo tratterà gli aspetti della Closed Innovation, analizzandone brevemente le caratteristiche principali e le cause del suo declino; seguirà un più ampio focus sull’Open Innovation, che si declina in due principali processi: Inbound (Outside-in) e Outbound (Inside-out). Intuitivamente, il primo riguarda le tecnologie che penetrano dall’esterno, mentre il secondo è relativo a quelle che trovano una migliore applicazione al di fuori dei confini aziendali. Il terzo capitolo si propone,invece, di comprendere preliminarmente le dinamiche e le regole del settore brassicolo attraverso un analisi del mercato della birra (sia a livello mondiale che nazionale), la sua innovatività, nonché la rapida crescita del segmento artigianale nei paesi sviluppati che si contrappone alla crescita stagnante della quota di mercato dei birrifici industriali. Il quarto e ultimo capitolo raggiunge il core della mia tesi. Dopo aver approfondito i contenuti dell’innovazione e dell’Open Innovation, e analizzato l'industria della birra, ho organizzato due incontri per intervistare il direttore marketing di Baladin, azienda pioniera nel segmento della birra artigianale in Italia. Baladin si distingue per il suo approccio proattivo e aperto all'innovazione. Inoltre, la figura dell'imprenditore è molto influente ed è la fonte della maggior parte delle idee e dei progetti innovativi di Baladin. In relazione a ciò che ho ricavato dalle interviste, illustrerò i risultati più interessanti del mio lavoro, cercando di applicare al meglio i concetti dell’Open Innovation a questo micro birrificio che è ritenuto uno dei responsabili della “rivoluzione birraia” nel mercato italiano.

 
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