Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe L-9
Collocazione: 14534

Autore: Bretoni Alberto Luigi
Data: 17/12/2015

Titolo: Analisi e revisione della gestione dei materiali: il caso Pietro Carnaghi S.p.A.

Relatore: Rossi Tommaso
Correlatore: Pozzi Rossella

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il seguente elaborato si pone come obiettivo quello di analizzare la struttura del magazzino Pietro Carnaghi S.p.A.. L’analisi proposta si sviluppa in tre fasi principali: la prima prevede uno studio critico e dettagliato, attraverso validi strumenti, dell’attuale politica di gestione materiali attuata dall’impresa, al fine di verificare la presenza di inefficienze e la conseguente possibilità di attuare migliorie per diminuire il valore di capitale immobilizzato in magazzino. Questo risulterà possibile attraverso modifiche riguardo la tipologia e la quantità dei codici gestiti a scorta portandoli ad una gestione a fabbisogno; la seconda fase prevede invece, per tutti i codici che mantengono una politica di gestione a scorta, il calcolo del livello ottimo delle scorte di materiali da mantenere a magazzino; infine l’ultima fase consiste nel calcolo e valutazione di tutti i materiali destinati al servizio post-vendita (“Service”) definendo se è possibile e opportuno allestire magazzini localizzati direttamente nelle aree di interesse strategico. Tale studio, derivante da una classificazione “ABC” incrociata ( in cui le variabili considerate sono scorte e consumi valorizzati in euro), ha mostrato che l’azienda possiede un elevato numero di codici obsoleti ( con alte scorte e indici di movimentazione bassi) gestiti con una politica a scorta invece di una politica a fabbisogno, la quale potrebbe risultare più conveniente dal punto di vista gestionale. Per ogni codice è stato calcolata media, deviazione standard e indice di regolarità (IRE) per poter individuare il livello delle scorte di sicurezza, il punto di riordino, il lotto di riordino (attraverso due modelli differenti, il modello dell’”Economic Order Quantity” e il modello a intervallo fisso di riordino, per stabilire quale dei due fosse il più idoneo). Attraverso queste analisi è stato possibile ridurre il valore complessivo del magazzino, incrementando il numero dei codici da gestire con politica a fabbisogno e raggiungendo in questo modo l’obiettivo primario dell’azienda. Per quanto riguarda il problema relativo al “Service”, esso è stato affrontato analogamente a quanto descritto precedentemente (studiando i codici destinati al servizio post-vendita), con l’aggiunta di un’analisi relativa ai flussi di “items”, sia in termini monetari che in termini di quantità fisiche, verso i paesi destino. Da quest’ultima fase è emerso che il magazzino in Italia risulta essere strettamente necessario, mentre, per quanto riguarda gli altri Paesi, non vi è un flusso “importante” di codici e perciò non sarebbe giustificato un investimento per la creazione di nuovi magazzini all’estero.

 
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