Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Master in Direzione del Personale
Collocazione: 6438

Autore: Bonavita Annalisa
Data: 04/04/2008

Titolo: Agusta Westland Training Process

Relatore: Morelli Chiara
Correlatore: Cacucciolo Francesca

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il nome Agusta compare sin dai primordi della storia dell’aviazione. Giovanni Agusta, nato a Parma nel 1879, già nel 1907 progetta e realizza il suo primo velivolo, l’AG-1, un aliante biplano che compie il primo volo sulla piazza d’armi di Capua. Nella guerra italo-turca del 1911, Giovanni Agusta è in Libia come volontario, quindi viene assunto nel 1913 alla Caproni. Dopo la prima guerra mondiale, lasciata la Caproni, fonda la ditta Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta, con officine a Tripoli, Bengasi e Foggia. Nel 1923 Giovanni, con la moglie Giuseppina, e i figli Domenico, Vincenzo e Mario, si trasferisce a Cascina Costa dove, sul campo di volo “Gaspare Bolla”, avvia l’attività di riparazione e revisione dei trimotori Caproni. Nello stesso anno nasce Corrado Agusta. Nel 1927 Giovanni Agusta muore prematuramente e l’azienda passa sotto la guida della moglie Giuseppina e del primogenito Domenico. A Cascina Costa l’Agusta amplia la propria attività, soprattutto dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, lavorando e producendo su licenza velivoli Fiat, Breda, IMAM e SIAI. Con la fine della IIª guerra mondiale Agusta viene a trovarsi in una fase di stallo a causa del divieto posto dagli alleati alla prosecuzione della produzione aeronautica. Con il boom del settore motociclistico e forte della superiorità delle proprie conoscenze nel settore meccanico, Domenico Agusta, ormai da solo a capo dell’azienda, decide di fondare una società per la produzione e la commercializzazione di motoveicoli. Nasce così, il 12 febbraio 1945, la Meccanica Verghera che produrrà motoveicoli di grandissimo successo. Ma è al Reparto Corse che M.V. Agusta deve la propria fama e notorietà. Costituito alla fine degli anni quaranta, il Reparto Corse dal 1952 al 1976 riuscirà a portare i propri piloti sul gradino più alto del podio per ben tremila volte. In venticinque anni i Gran Premi Mondiali vinti saranno 270, grazie a piloti del calibro di Lesile Graham, Carlo Ubbiali, Gary Hocking, Phil Read e Giacomo Agostini. Nonostante i grandi successi, con l’affermarsi dell’Azienda in campo elicotteristico e la concomitante profonda crisi del settore motociclistico, nella stagione 1977 l’attività agonistica viene sospesa e cinque anni dopo, nel 1982, l’attività motociclistica della M.V. Agusta cessa per sempre. Tornando al settore aeronautico va ricordato che, nel 1950, venute meno le restrizioni poste dagli alleati, a Cascina Costa riprende l’attività aeronautica con la realizzazione di una piccola serie di biplani. Nel 1951 Domenico Agusta crea un nuovo ufficio tecnico affidandolo all’ingegnere Filippo Zappata a cui sono legati i progetti dell’AZ1, bimotore da trasporto, ed il quadrimotore AZ8. Ma è nel 1952 che le sorti aeronautiche dell’Agusta subiscono una svolta decisiva. In quell’anno la società americana Bell, produttrice dell’elicottero “Model 47” che sta dimostrando le sue grandi qualità e potenzialità nella Guerra di Corea, è alla ricerca di un’azienda in grado di costruire lo stesso elicottero in Europa. L’11 agosto 1952, l’Agusta firma un accordo con la Bell Aircraft Corporation per la costruzione su licenza e vendita di elicotteri. Il 22 maggio 1954, pilotato dal collaudatore Ottorino Lancia, decolla da Cascina Costa il primo elicottero realizzato dall’azienda – l’Agusta-Bell 47G. Acquisita una buona conoscenza della tecnologia elicotteristica ed in grado di rispondere in maniera sempre più esaustiva alle richieste del cliente con un’attenta e puntuale personalizzazione dell’elicottero, negli anni sessanta Agusta amplia la propria gamma di prodotti su licenza e s’impone nel difficile mercato mondiale dell’ala rotante. Nel 1961 entra in produzione l’AB204 Huey, il primo elicottero a turbina realizzato a Cascina Costa. Nel 1965 si inizia a produrre anche l’AB205, evoluzione del precedente AB204, che coglierà grandi successi di vendita. Nello stesso anno viene acquisita anche la licenza per il modello AB206 Jet Ranger, un velivolo leggero per uso civile e militare. Nel 1967, l’imponente aumento del volume produttivo rende insufficiente lo stabilimento di Cascina Costa; viene avviata a Frosinone una nuova società, denominata Elicotteri Meridionali, che costruisce su licenza Boeing-Vertol il birotore CH-47 Chinook. Successivamente Agusta si assicura la costruzione del Sikorsky SH-3D Sea King, elicottero per impiego navale. Nel 1970, infine, parte anche la produzione su licenza dell’AB212 Twin Huey, versione bimotore dell’AB205. Sin dal 1958 l’Agusta si dedica alla costruzione di elicotteri di propria progettazione. Vengono realizzate e sperimentate in volo varie macchine, dal pesante A101G ai leggeri A103, A104 e A105, all’A106 per la Marina Militare. La produzione rimane limitata a pochi prototipi, ma questi progetti permettono all’Azienda di sviluppare una completa capacità di progettazione autonoma. Il 4 agosto 1971, a pochi mesi dalla morte di Domenico Agusta, vola per la prima volta l’A109, un elegante e veloce bimotore quadripala, con caratteristiche innovative ed alte prestazioni che entra in produzione nel 1975 come multiruolo, adatto per trasporto VIP, per soccorso e impiego militare. L’elicottero ha un grande successo in tutto il mondo e viene venduto in centinaia di esemplari. Pochi anni dopo, Agusta decide di realizzare anche un elicottero da combattimento per rispondere alle esigenze dell’Esercito. Nasce così l’A129 Mangusta, il primo elicottero da combattimento ad essere progettato e realizzato interamente in Europa. Si tratta di un bimotore biposto in tandem che compie il primo volo il 15 settembre 1983. Con l’A109 e l’A129 Mangusta, Agusta entra a pieno titolo nel ristretto numero delle aziende elicotteristiche leader a livello mondiale. Nel 1973 la famiglia Agusta vende il 51% della società all’Ente di Stato EFIM che punta a realizzare un “polo aerospaziale” acquisendo via via varie aziende a carattere aeronautico e tecnologico e ponendole sotto il controllo di Agusta. Nasce, così, il Gruppo Agusta strutturato in tre divisioni:  la Divisione Aeroplani, comprendente la SIAI Marchetti, l’ Industria Aeronautica Meridionale e la Caproni Vizzola;  la Divisione Elicotteri, comprendente la Costruzioni Aeronautiche G. Agusta, la Elicotteri Meridionali e la Breda Nardi Costruzioni Aeronautiche;  la Divisione Sistemi Aerospaziali, comprendente la Ottico Meccanica Italiana (OMI), la Fonderie e Officine Meccaniche di Benevento e l’Agusta Sistemi. La sede del Gruppo viene trasferita da Cascina Costa a Milano mentre il numero dei suoi dipendenti sale a circa 10.000 unità. Il grande sviluppo della Società e il successo dei propri prodotti apre al Gruppo Agusta la strada della cooperazione con le altre industrie elicotteristiche europee. Viene avviata, con l’inglese Westland, la progettazione dell’elicottero trimotore da 14 tonnellate EH101 e, con le industrie aeronautiche francesi, tedesche e olandesi, il programma NH90, elicottero bimotore multiruolo da 10 tonnellate. All’inizio degli anni novanta, la liquidazione dell’EFIM e una generalizzata crisi del mercato si ripercuotono sul Gruppo Agusta rendendone indispensabile una profonda riorganizzazione. Nel 1992 viene avviato il Piano di Ristrutturazione: si concentrano attività e risorse nel settore elicotteristico, si attua un riassetto organizzativo e industriale basato sulla specializzazione delle unità produttive nelle tecnologie strategiche dell’elicottero e si ridefinisce la gamma di prodotti dedicando adeguate risorse all’innovazione tecnologica. Nel 1995 volano i prototipi di due nuovi prodotti: il bimotore A109 Power e il monorotore A119Koala. Le azioni intraprese, la conseguente ritrovata competitività e l’entrata in Finmeccanica rilanciano Agusta tanto da indurre Bell, nel 1998, a diventarne partner nello sviluppo dell’elicottero medio A139 e ad associarla nel programma del convertiplano B609: è il ritorno di Agusta fra le grandi aziende elicotteristiche mondiali. Le sempre nuove sfide imposte dalla globalizzazione del mercato rendono necessaria anche un’alleanza strategica: la scelta cade su Westland, partner nel programma EH101. Dopo gli accordi fra gli azionisti Finmeccanica e GKN dell’aprile ’99, il primo gennaio 2001 diventa operativa la joint venture paritetica AGUSTAWESTLAND. Questa decisione anticipa di poco uno dei più prestigiosi successi commerciali dell’azienda. Il 28 Gennaio 2005 la marina degli Stati Uniti annuncia infatti che l’US101, versione per il mercato americano dell’EH101, viene selezionato per la nuova flotta di 24 elicotteri destinati al trasporto del Presidente degli Stati Uniti d’America. Un altro momento storico è il 9 Novembre 2006: sull’aeroporto militare di Cameri vola per la prima volta in Europa il convertiplano BA609. All’inizio del 2007 AgustaWestland è un’unica società, completamente integrata, che opera per arrivare a essere sinonimo di elicotteri e volo verticale in tutto il mondo. La storia di AgustaWestland ha raggiunto l’anno scorso un traguardo importante con il centesimo anniversario di Agusta. Domenica 23 Settembre 2007, oltre 12.000 dipendenti di AgustaWestland e le loro famiglie si sono radunati a Cascina Costa, luogo d’origine della Società e sede del Museo Agusta, per assistere ad un AirShow celebrativo; dando risalto all’importante passato di ciò che l’ha preceduta, l’Azienda intende riconoscere il passato e le fondamenta del proprio successo, quali elementi portanti della propria reputazione di leader mondiale nella produzione di elicotteri.

 
| Indice del sito della Biblioteca | Homepage del sito della Biblioteca