Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Master in Direzione del Personale
Collocazione: 6449

Autore: Picone Erica Maria
Data: 04/04/2008

Titolo: Analisi del ruolo di Medico Coordinatore e Medico Clinico nelle Residenze Sanitarie Assistenziali

Relatore: Morelli Chiara

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il project work che di seguito mi accingo a presentare è stato realizzato presso l’ufficio “formazione e sviluppo delle risorse umane” della Provincia autonoma di Trento e ha avuto come punto cardine di analisi il tema circa le competenze necessarie a ricoprire i due ruoli dei medici delle RSA, Residenze Sanitarie Assistenziali: medico clinico e medico coordinatore, mai perfettamente formalizzate e, dunque, mai definite chiaramente. Non sembra discutibile il fatto che per una efficiente organizzazione aziendale il processo di lavoro dovrebbe essere progettato sulle esigenze di chi deve compierlo: comprensibile, ordinato, razionale. Questo risultato può essere ottenuto, però, sulla base di un attento studio che riguarda da una parte come il processo lavorativo è strutturato e dall’altra quali aspetti umani sono implicati. In particolare ci si chiede: “che cosa un operatore qualsiasi deve fare, in termini di azioni, processi cognitivi o decisioni, per raggiungere un certo scopo? Quali conoscenze, abilità, caratteristiche personali sono richieste per svolgere con successo un certo lavoro? Quale corrispondenza c’è tra i compiti e le componenti in una particolare applicazione?”. Per questo tipo di indagine che, in parte va sotto il nome di task analysis, sono stati sviluppati specifici metodi e tecniche che consentono di ottenere ottimi risultati. C’è da dire anche, però, che molte situazioni nella realtà lavorativa presentano un carattere di sfida, una sorta di problematicità caratterizzate da limitazioni di tempo, da scopi tra loro contraddittori, da dati mancanti, incerti, o incompleti, da effettivi rischi e, proprio in questo caso, quale è la situazione della figura professionale del medico, può essere opportuna una consulenza-ricerca volta ad evidenziare i fattori di una decisione razionale, di un’attività che, per quanto complessivamente monolitica, deve essere in grado di trasferire in maniera flessibile le abilità cognitive apprese in un determinato ambito della medicina, ad un contesto differente. Il lavoro da me realizzato si propone, dunque, di offrire una panoramica corretta delineando le due figure in questione, entrambe operanti per la salute dei cittadini e in particolar modo dei cittadini anziani e non più autosufficienti e, sulle quali, come suddetto, non esiste da tempo un’adeguata informazione; si propone altresì di diventare un potenziale strumento di orientamento esaustivo ed efficace, o quasi, per costruire, a chi necessiterà, una propria consapevolezza circa le competenze caratterizzanti i due ruoli oggetto di studio. Tenendo conto del principio che la salute è un diritto fondamentale e dunque prioritario, e, tenendo conto che “l’educazione alla salute comprende le opportunità di apprendimento consapevolmente costruite che coinvolgono forme di comunicazione, ideate per conoscere meglio la salute, per migliorare le cognizioni, e per sviluppare quelle capacità di vita che contribuiscono alla salute del singolo e della comunità” , ritengo che sia necessaria un’accurata conoscenza intorno le componenti complessive che significano un ruolo quale è, appunto, quello del medico. In quelle arti invece in cui e' presente opera d'ingegno o grande vantaggio come la medicina, l'architettura, l' insegnamento delle arti liberali, sono decorose per coloro alla cui condizione si addicono.

 
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