Autori: Creatini, Rosella, Main, Ombretta
Titolo: Interlocking directorates: un problema risolto?
Periodico: Mercato concorrenza regole
Anno: 2015 - Volume: 17 - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 539 - Pagina finale: 560

Nel 2011, il legislatore ha introdotto in Italia il divieto di "Interlocking directorates" (Id) tra imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari, misura che si inserisce in un contesto caratterizzato dall'esistenza di una diffusa rete di legami di natura personale tra le imprese del settore finanziario. Il divieto di Id risulta motivato da esigenze di tutela della concorrenza, sul presupposto che la presenza dei medesimi individui negli organi gestionali e di controllo di diverse società concorrenti possa facilitarne il coordinamento sul mercato. Il presente contributo, dopo aver illustrato le caratteristiche della vigente regolamentazione dei legami personali tra imprese del settore finanziario, anche alla luce delle linee guida di natura applicativa emanate dalle autorità di settore a valle dell'intervento del legislatore, confronta la diffusione degli Id prima e dopo l'introduzione del predetto divieto, segnatamente nel 2008 e nel 2015. Le analisi svolte mettono in evidenza che nel 2015 la presenza di Id nel settore finanziario nel suo complesso, così come nei suoi principali comparti - assicurativo, del credito e delle società di gestione del risparmio (Sgr) - è ancora assai diffusa, sebbene inferiore rispetto al 2008. Tuttavia, l'evoluzione del fenomeno e le sue caratteristiche differiscono tra comparti: in particolare, l'industria delle assicurazioni registra la riduzione più marcata del fenomeno, l'industria del credito ne mostra una modesta riduzione, il comparto delle Sgr infine appare ben poco intaccato dal divieto di "interlocking". In questo contesto, il lavoro individua alcuni aspetti della regolamentazione vigente degli Id suscettibili di adeguamento, al fine di potenziare incisività ed efficacia delle norme. Inoltre, in una prospettiva di riforma più ampia e volta ad abbracciare sia i legami di tipo personale che quelli di natura strutturale tra imprese, il contributo mette in evidenza l'importanza di una recente proposta di riforma normativa della Commissione Europea, tuttora in corso di valutazione, riguardante l'estensione del vigente regime di controllo delle concentrazioni anche alle partecipazioni di minoranza.




SICI: 1590-5128(2015)17:3<539:IDUPR>2.0.ZU;2-9
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.1434/82237
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.1434/82237

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