Autore: De Luca, Nicola
Titolo: Ancora sul raggruppamento di azioni e disciplina dei resti ([Commento a], Tribunale di Genova, 15 novembre 2021, 5 novembre 2021, 2 novembre 2021)
Periodico: Banca borsa e titoli di credito
Anno: 2022 - Volume: 75 - Fascicolo: 5 - Pagina iniziale: 682 - Pagina finale: 693 - Parte: 2

Nell'ambito di una complessa vicenda riguardante la ristrutturazione di una banca quotata che aveva emesso azioni ordinarie e di risparmio, veniva impugnata - tra altre anche la delibera di raggruppamento delle azioni. Questa aveva in fatto diverse ripercussioni per gli azionisti ordinari e di risparmio. Ed infatti, con un rapporto di cambio di 1.000 vecchie azioni per una nuova, le complessive 25.542 azioni di risparmio non avrebbero potuto essere tutte cambiate con nuove azioni, appena 25, rimanendone almeno 542 non convertibili. Impugnata la deliberazione dal rappresentante comune degli azionisti di risparmio, essenzialmente allo scopo di ottenere il riconoscimento del diritto di recesso, il Tribunale di Genova, sulla scorta di precedente giurisprudenza, rigettava l'impugnazione, reputando che il raggruppamento, consentendo comunque sia di operare nel mercato dei resti, sia di convertire le azioni di risparmio in ordinarie, era immune da censure. La nota di commento approva a la sentenza conferma la legittimità del raggruppamento, ponendo tuttavia in evidenza come l'eventualità che taluni azionisti non riuscissero ad operare il cambio o la cointestazione impone o la conversione (anche forzosa) o il riscatto per l'annullamento (solo se consentito dall'azionista). Entrambe le soluzioni, come viene argomentato nella nota, possono considerarsi legittime. Within a complex restructuring of a listed bank that had issued common and savings shares, the resolution to group the shares - i.e. a reverse stock split- was challenged among others. This resolution had in fact uneven effects for common and savings shareholders. Indeed, with an exchange ratio of 1,000 old shares for a new one, the overall 25,542 savings shares could not have all been exchanged for new shares, just 25, remaining at least 542 shame non-convertible shares. The common representative of the savings shareholders sued the company essentially in an attempt to be granted the right of withdrawal for the saving shareholders. The District Court of Genoa, referring to previous pertinent case - law, rejected the claim, considering that the reverse stock split, in any case allowing the shareholders both to buy - sell shares in the market for share - parts , or to convert savings into common shares , was legitimate . The case note agrees on the ruling and confirms the legitimacy of the reverse stock split, highlighting however how the possibility that some shareholders would not be able to exchange shares or be issued co - owned shares requires to proceed either with a conversion (even compulsory) or with the redemption of shares for cancellation (only if permitted by the shareholder). Both solutions, as argued in the note, can be considered legitimate.




SICI: 0390-9522(2022)75:5<682:ASRDAE>2.0.ZU;2-I

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