Autore: Bongiorno, Girolamo
Titolo: Considerazioni su una recente sentenza della corte di appello di Venezia in tema di prova della inscientia in capo al notaio dello stato di insolvenza di uno dei contraenti = Analysys of a recent decision of the court of appeal of Venice concerning the proof, by the notary public, that he ignored the insolvency of the other contracting party
Periodico: Il diritto fallimentare e delle società commerciali
Anno: 2023 - Volume: 98 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 162 - Pagina finale: 174 - Parte: 2

Muovendo da brevi considerazioni sull'onere della prova della conoscenza da parte del terzo dello stato di insolvenza del debitore, viene preso in esame il meccanismo delle presunzioni. Si esclude che tale strumento comparti l'automatica equiparazione tra conoscenza effettiva e conoscibilità dello stato di dissesto. Nella specie si trattava di valutare se al notaio potesse attribuirsi la qualifica di operatore professionale in presenza della quale la valutazione della prudenza ed avvedutezza, ai fini dell'accertamento della scientia decoctionis, deve essere condotta con maggior rigore. La Corte veneziana ha risposto in senso negativo osservando nella motivazione che il notaio non è aduso a valutazioni di natura economica e finanziaria e quindi non può pretendersi che egli effettui preliminarmente la verifica della solvibilità di uno dei contraenti. Nella nota viene rilevato criticamente che, attraverso un abile uso della tecnica delle presunzioni, il curatore che agisce in revocatoria può raggiungere agevolmente il suo scopo equiparando l'a stratta conoscibilità dell'evento alla sua effettiva conoscenza. The author examines the presumptions that may lead to the prove of awareness of the debtor's insolvency in revocatory actions. After a brief survey on the burden of proof of knowledge -by the third party-of the debtor's state of insolvency, the author denies any equivalence between the effective knowledge and the knowability of the state of insolvency In the case studied , the Court of Appeal had to evaluate whether the notary public could be attributed as a "professional operator" which implies that the assessment of prudence and shrewdness, for the purposes of ascertaining the scientia decoctionis, must be conducted with greater rigor. The Court of Appeal of Venice answered negatively, stating that the notory public is not used to assessments of an economic and financial nature and therefore cannot be expected to carry out a prliminary analysis of the solvency of the contracting parties. The author critically points out that, through a skillful use of the technique of presumptive evidence , the trustee in bankruptcy can easily succeed in a revocatory action assuming that the hypothetical awareness of insolvency is equivalent to its actual knowledge.




SICI: 0391-5239(2023)98:1<162:CSURSD>2.0.ZU;2-Z

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