Autore: Santoro Passarelli, Giuseppe
Titolo: Il lavoro mediante piattaforme digitali e la vicenda processuale dei riders
Periodico: Diritto delle relazioni industriali
Anno: 2021 - Volume: 31 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 111 - Pagina finale: 121

Obiettivi: L’A. analizza la vicenda processuale dei c.d. riders. Metodologia: L’articolo si basa sull’analisi giuridica della giurisprudenza. Risultati: L’A. contesta la tesi del tertium genus sostenuta dalla Corte d’Appello di Torino mentre condivide nella sostanza quella della Cassazione del 2020, ad eccezione dell’affermazione che l’art. 2, comma 1, sarebbe una norma di disciplina. Condivide in parte la tesi della sentenza del Tribunale di Palermo perché il lavoro dei riders non è sempre per definizione subordinato per l’esistenza dell’art. 47-bis che contempla la figura del rider autonomo. Limiti e implicazioni: Nel contestare quelle dottrine che pretendono di individuare nell’art. 2, comma 1, una fattispecie distinta da quella del lavoro subordinato e di affidare al giudice l’individuazione della relativa disciplina, l’A. mette in luce come tale compito competa alla contrattazione collettiva ai sensi dell’art. 2, comma 2. Originalità: L’A. afferma che l’identificazione di una fattispecie distinta da quella del lavoro subordinato produce l’inconveniente di individuare una disciplina meno favorevole di quella del lavoro subordinato e conseguentemente favorisce l’elusione di quest’ultima.




SICI: 1121-8762(2021)31:1<111:ILMPDE>2.0.ZU;2-8

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