Autore
Scarpitti, Maria RitaTitolo
L'American International Group e l'eccessiva speculazione finanziariaPeriodico
Annali del Dipartimento di metodi e modelli per l'economia, il territorio e la finanzaAnno:
2015 - Volume:
16 - Pagina iniziale:
127 - Pagina finale:
142Uno dei più lunghi periodi di redditività finanziaria dell’era presente
è stato interrotto nel 2008 dal fallimento delle innovative strutture di cartolarizzazione
ingegnate a Wall Street per condividere il rischio finanziario. Si sono
affermati così nuovi fenomeni comportamentali nel campo della moderna finanza
facendo emergere l’urgenza di strumenti di governo e di gestione finanziaria. Il
rischio di insolvenza da parte dei privati, delle imprese e degli Stati Sovrani è
uno dei punti più critici dell’attuale scenario finanziario; la valutazione di questo
rischio necessita di strategie di analisi e di regolamentazione degli strumenti finanziari
del mercato globale, strumenti in parte già esistenti ma anche creati ad
hoc per la gestione del rischio medesimo. Il fenomeno dei mutui subprime americani
in quello stesso 2008 consentì di rendere invisibili le “ipoteche rischiose”
impacchettandole in prodotti finanziari collocati sul mercato ed etichettandole
come obbligazioni legate al mondo immobiliare e quindi sicure per definizione.
Uno dei tanti rapporti che la crisi del settembre 2008 ha mutato è quello tra
istituzioni finanziarie di carattere pubblico ed istituzioni finanziarie di carattere
privato. È proprio in questo contesto che si inserisce la crisi di una delle più importanti
Compagnie Assicurative al mondo, l’American International Group (Aig),
causata sia da un uso sfrenato dei meccanismi assicurativi sia dalla inevitabile
implicazione con le istituzioni finanziarie. L’Aig si è risollevata poi con l’aiuto
del Tesoro USA. Vi è inoltre l’inevitabile ed attuale confronto con il Quantitative
easing dell’Eurozona. L’obiettivo è quello di mostrare come attraverso l’esperienza
dell’American International Group sia possibile una sinergia tra pubblico e
privato che metta a punto delle strategie comuni rivolte alla gestione del rischio
finanziario con una particolare attenzione al rischio di modello. Tale dinamica
operativa se ben compresa nella sua natura complessa, crea le condizioni sia per
il salvataggio economico immediato sia per la solidità futura, prescindendo dal
fatto che tra le cause del fenomeno vi sono stati certamente comportamenti e responsabilità
sia dell’uno che dell’altro dei due soggetti finanziari. Il metodo seguito
è quello dell’analisi della dinamica della crisi finanziaria dell’ Aig, Compagnia
che oltre alla normale attività assicurativa che ha già di per sé delle implicazioni
con il mondo della finanza, si era spinta in operazioni economiche con strumenti finanziari derivati quali i MBS (mortgage-backed securities), i CDS (credit default
swap) e i CDO (collateral debt obbligation). Si intende mostrare infatti come questi
derivati siano stati i principali attori della eccessiva speculazione finanziaria.
SICI: 2385-0825(2015)16<127:LIGELS>2.0.ZU;2-Q
Testo completo:
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