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Autore
Mineo, E. Igor

Titolo
Lo stato veneziano attraverso Machiavelli (a proposito di Machiavelli e la crisi dello stato veneziano)
Periodico
Studi storici
Anno: 2019 - Volume: no - Fascicolo: 3 - Pagina iniziale: 559 - Pagina finale: 572

Nel 1974 Innocenzo Cervelli pubblicò a Napoli il suo primo libro, dedicato alla crisi che sconvolge Venezia e il suo dominio di Terraferma all’inizio del Cinquecento. Il giovane studioso scelse di integrare nella ricostruzione dell’ambiente politico e intellettuale della laguna un’analisi di tutti i testi machiavelliani pertinenti: non solo le opere maggiori che affrontano esplicitamente il grande problema costituzionale che la Serenissima rappresenta agli occhi dei contemporanei, e dei fiorentini in particolare, ma anche gli scritti «di servizio» che rivelano lo sguardo acuto del Machiavelli ambasciatore. Cervelli, che, come altri, si poneva alla fine degli anni Sessanta del XX secolo il problema dello Stato moderno, assumeva criticamente il punto di vista originale del segretario fiorentino, che osservava, ad esempio, la reazione che maturò nelle città e nelle comunità soggette a Venezia nei mesi successivi alla sconfitta di Agnadello. Il tema fondamentale non era piú allora quello classico della stabilità di Venezia, ma piuttosto quello dello Stato veneziano e della sfida concettuale che l’esistenza stessa di Venezia come Stato aveva posto a Machiavelli, ossia il «miracolo» di un «imperio» ottenuto senza armi proprie, e che regge all’impatto della sconfitta. In questione non era dunque la natura «repubblicana» della costituzione cittadina, ma la complessa, e precoce, forma «statuale» del dominio di Terraferma, dove la pluralità degli attori aveva potuto generare dinamiche impreviste subito dopo Agnadello, colte da Machiavelli piú lucidamente di altri protagonisti.



SICI: 0039-3037(2019)NO:3<559:LSVAM(>2.0.ZU;2-3
Testo completo: https://www.rivisteweb.it/download/article/10.7375/94836
Testo completo alternativo: https://www.rivisteweb.it/doi/10.7375/94836

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