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Autore
Rossi, Davide

Titolo
Il fenotipo espropriativo: itinerari otto-novecenteschi in tema di espropriazione per pubblica utilita'
Periodico
Diritto e società
Anno: 2007 - Fascicolo: 1 - Pagina iniziale: 137 - Pagina finale: 170

Solo cinque erano gli Stati pre-unitari della penisola che si erano dotati - sul modello francese - di una legge generale sull'espropriazione per pubblica utilità. Pur tuttavia , il legislatore unitario non ebbe dubbi e - sarebbe sulla scia di una dottrina anche incerta- scelse di porre a fondamento del nuovo assetto istituzionale, a fianco di sei allegati, la legge n.2359 del 1865, contenente la relativa disciplina sul procedimento espropriativo. L'istituito - ponte tra la signoria della proprietà individuale e la potestas statuale - sprigionò i suoi effetti ben al di là delle attese, divenendo vero e proprio motore propulsivo della scienza amministrativistica che solo allora emetteva i primi vagiti. Nell'arco temporale che divide l'Unità d'Italia dalla Costituzione la dottrina caratterizzò il proprio sapere e le proprie scelte dogmatiche attraverso l'espropriazione per pubblica utilità , sacralizzando il concetto di provvedimento, introducendo il contenzioso amministrativo, stigmatizzando nozioni e opzioni che lentamente diventavano le fondamenta delle peculiare pubblicistica italiana, tra influenza francese e ascendenze tedesche. Alcune vie, fatalmente, furono solamente abbozzate, mestamente perse sotto il pensiero vincente che non ammette deroghe. Così la rilettura della giurisprudenza delle cinque Corti di Cassazione presenti in più simile alla contemporaneità dei nostri giorni che a quella di fine Ottocento. In un momento di radiali cambiamenti del diritto amministrativo , di problematiche giurisdizionali che tendono a limitarne ambiti e competenze , stretto tra una spinta comunitaria le cui scelte appaiono ancora " esotiche" e una riforma costituzionale che tarda a sprigionare i suoi effetti, la storicizzazione della scienza - e dell'espropriazione per pubblica utilità in primis- può offrire una diversa chiave di lettura anche del presente, una lente di ingrandimento attraverso la quale, forse, emerge come sia l'interesse legittimo ad uscirne vincitore e il diritto soggettivo a dover rivisitare la sua ormai bi- millenaria vicenda. La ricostruzione di Gasparri - da cui prende spunto questo saggio - nell'incerto panorama della quotidianità invoglia a meditare sul nostro passato prossimo, sicuri di poter trovare risposte adeguate anche per il presente.



SICI: 0391-7428(2007)1<137:IFEIOI>2.0.ZU;2-7

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