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Faggioli Massimo
Breve storia dei movimenti cattolici
Roma: Carocci, 2008
Comunione e Liberazione, Opus Dei, Legionari di Cristo, Comunità di Sant’Egidio, Focolari, Neocatecumenali. Sono solo le sigle più note all’interno della galassia dei movimenti ecclesiali. Questa galassia ha una storia, che nasce dopo il Concilio Vaticano I, attraversa il Vaticano II e si svolge lungo tutto il Novecento: è una storia che anticipa e prepara l’espansione dei movimenti negli ultimi tre decenni, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. Qual’è il significato di questo fenomeno? I nuovi movimenti sono le divisioni militanti del nuovo cattolicesimo lanciato alla riconquista della società? Oppure, al contrario, l’esuberanza dei movimenti costituisce un elemento di divisione e dissimula la debolezza della chiesa cattolica? Comprendere la storia di questo nuovo volto del cattolicesimo è la chiave per cogliere uno snodo dei rapporti tra chiesa, politica e società contemporanea. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione. Le ragioni di un’indagine storica sui movimenti
Un cristianesimo tornato movimento - Inquadrare il movimento - Per una cronologia e una periodizzazione del fenomeno - Una storia al di là dei miti fondativi - I movimenti oltre le lobby - La primavera dei movimenti e il Concilio Vaticano II - I movimenti ecclesiali nel movimentismo del Novecento - Ripiegamento o nuova fioritura?
1. Movimento cattolico, azione cattolica e movimenti di riforma tra fine Ottocento e inizio Novecento
La nascita dei movimenti cattolici - Il movimento cattolico di Leone XIII
e di Pio X - Da Pio IX a Pio X: il movimento cattolico dalla controrivoluzione alla questione sociale - Le origini del laicato cattolico organizzato - Nascita e crisi dei movimenti di riforma
2. Movimento cattolico e confronto con le ideologie tra anni venti e anni cinquanta
Movimento e società nel pontificato di Pio XI - L’Azione Cattolica di Pio XI - Tra Azione Cattolica e reconquista: gli istituti secolari, l’Opus Dei, i Cursillos, i Legionari - I movimenti cattolici tra guerra e ricostruzione: l’Opera di Maria e Gioventù Studentesca
3. Il Concilio Vaticano II e la nascita dei movimenti: oltre l’Azione Cattolica
La chiesa militante di Pio XII - L’evento del Concilio Vaticano II e i movimenti ecclesiali - Dal Concilio al post-Concilio: la primavera dei movimenti
4. Movimenti ecclesiali e post-Concilio: cultura della presenza, dissenso cattolico e comunità monastiche
I movimenti e Paolo VI tra Concilio e post-Concilio - Alta fedeltà: dall’Azione Cattolica a Comunione e Liberazione - Il dissenso cattolico - Comunità non-movimenti: Taizé e Bose - Paolo VI, l’ultimo papa dell’Azione Cattolica
5. Giovanni Paolo II e il pontificato globale come movimento
Il papa dei movimenti - La linea Wojtyla e le altre linee/Un pontificato di selezione dei movimenti - Apparenza e realtà di un fenomeno europeo - Identità laicali e tentazioni clericali
6. Benedetto XVI teologo papa e i movimenti ecclesiali
Papa Ratzinger e l’eredità di Wojtyla sui movimenti - Ecclesiologia di Ratzinger ed ecclesiologia dei movimenti - Un passo indietro? - I due registri - Tra l’ortodossia di Benedetto XVI e il bricolage della fede
7. Dal movimento cattolico ai movimenti del papa: parziale bilancio di un percorso
Continuità e cesure tra il movimento e i movimenti - I movimenti cattolici e il terreno politico europeo - Tra secolarizzazione e fine della confessionalizzazione - Eredità conciliari e anti-conciliari - Tra revanche nel mondo e riscatto nella chiesa - Una difficile simbiosi
Note
Ringraziamenti
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
2
Alberigo Giuseppe
Breve storia del concilio Vaticano II
Bologna: Il Mulino, 2012
Il 25 gennaio 1959 papa Giovanni XXIII annunciava la decisione di convocare un nuovo concilio, il Vaticano II. Cominciava così la storia di un evento destinato a plasmare il volto del cattolicesimo e a segnare le comunità cristiane del mondo intero. Il volume ne ripercorre l’intera vicenda: la lunga fase di preparazione; l’apertura dei lavori, l’11 ottobre 1962; i quattro periodi successivi, scanditi dalla morte di Giovanni XXIII e dall’elezione di Paolo VI, e culminati nella solenne chiusura dei lavori, l’8 dicembre 1965, con la lettura dei Messaggi all’umanità. Testimone diretto, l’autore ci restituisce anche gli stati d’animo che hanno contrassegnato i lavori conciliari. (Da sito Il Mulino)
Indice non disponibile
3
Tulli Umberto
Breve storia delle Olimpiadi: lo sport, la politica da de Coubertin a oggi
Roma: Carocci, 2012
Le Olimpiadi moderne sono spesso considerate un fenomeno squisitamente sportivo. Tuttavia, sin dalla decisione del barone de Coubertin di riportare alla luce i Giochi olimpici, la politica internazionale ne ha scandito la storia, contribuendo anche al loro successo. Riflesso della tensione costante tra vicissitudini nazionali e internazionali, le Olimpiadi, dai Giochi di Atene del 1896 a quelli di Londra del 2012, hanno raccontato le trasformazioni del nostro mondo. Attraverso i record, le medaglie d’oro, i boicottaggi, ma anche la propaganda e il doping, la vicenda delle Olimpiadi aiuta a comprendere meglio gli ultimi centoventi anni della storia internazionale. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. Il difficile inizio (1894-1916)
De Coubertin e la nascita delle Olimpiadi moderne
Un inizio difficile: Atene, Parigi, St. Louis (e di nuovo Atene)
Da Londra a Stoccolma
Verso la Prima guerra mondiale: le Olimpiadi non disputate di Berlino 1916
2. Tra le due guerre: le vie totalitarie e quelle democratiche alle Olimpiadi
Il rilancio delle Olimpiadi
La questione femminile e la sfida socialista
Tra democrazia ed autoritarismo: le Olimpiadi di Los Angeles 1932 e i Giochi di Berlino 1936
La Seconda guerra mondiale e le Olimpiadi non disputate del 1940 e del 1944
3. Guerra fredda e sfide all’ordine bipolare
La Guerra fredda va alle Olimpiadi: Londra 1948, Helsinki 1952, Melbourne 1956
Istituzionalizzare la rivalità bipolare, riammettere i nemici, contrastare il doping: le Olimpiadi negli anni sessanta
Diritti umani e ganefo: le Olimpiadi alla prova della decolonizzazione
L’età dei boicottaggi: Montreal, Mosca, Los Angeles
4. Le Olimpiadi della globalizzazione
Un mondo unito
Il trionfo della globalizzazione e lo scandalo della corruzione: le Olimpiadi alla fine del millennio
Le Olimpiadi di fronte al terrorismo globale: Salt Lake City 2002 e Atene 2004
Un secolo cinese? Le Olimpiadi di Pechino 2008
Conclusioni. Verso Londra 2012 e oltre
Bibliografia
Indice dei nomi
4
Livi Bacci Massimo
In cammino: breve storia delle migrazioni
Bologna: Il Mulino, 2014
Spostarsi sul territorio è una prerogativa dell’essere umano, che ha permesso la sopravvivenza dei cacciatori e dei raccoglitori, la dispersione della specie nei continenti, la diffusione dell’agricoltura. Qui presentato in una nuova edizione arricchita, il volume ripercorre la storia delle migrazioni come fattore di sviluppo delle società, dalle «onde di avanzamento» di popoli in aree vuote o sparsamente insediate ai movimenti di massa dell’età contemporanea, fino alle prospettive dei flussi migratori nell’attuale contesto di crisi globale. (Da sito Il Mulino)
Vedi indicePremessa
I. L'onda di avanzamento e le migrazioni lente
II. Selezione e riproduzione. L'effetto fondatore
III. Spostamenti preordinati
IV. Tre secoli: 1500-1800
V. Un cambio di passo: 1800-1913
VI. L'ultimo secolo: il ciclo s'inverte. 1914-2010
VII. Tre globalizzazioni, le migrazioni e l'affermarsi dell'America
VIII. Tormentato presente, incerto futuro: 2010-2050
IX. In cammino, con ordine
Appendice
Indice dei nomi
5
Mazzone Umberto
Cristianesimo: istituzioni e società dalla Rivoluzione francese alla globalizzazione
(Prismi)
Bologna: Archetipolibri, 2012
Il cristianesimo ci appare come un insieme di elementi spirituali, sociali, storici, giuridici, dottrinali che hanno profondamente segnato la vita dell’uomo. Senza conoscerne la storia risulterebbe assai problematico avere una comprensione a «parte intera» della civiltà mondiale. Nell’età moderna e contemporanea il cristianesimo è stato protagonista di un confronto, spesso conflittuale, con i fenomeni che hanno caratterizzato la nascita di nuovi rapporti sociali. Confessionalizzazione, costruzione dello stato moderno, secolarizzazione sono tra gli esiti di questo confronto. Con un approccio rigorosamente scientifico è possibile avvicinarsi alla storia del cristianesimo e trarne elementi per interpretare le istituzioni, le teorie che hanno accompagnato il formarsi di quella che chiamiamo modernità. Ci si dischiude anche la possibilità di disporre di ulteriori chiavi per intendere i cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo globalizzato. Mentre si allontanano le grandi contrapposizioni ideologiche del Novecento, il cristianesimo si trova a misurarsi con un mondo in profondo mutamento e nel quale il peso delle religioni si modifica rapidamente. Lo studio della storia delle chiese e del cristianesimo appare così come uno degli strumenti ineludibili per cogliere, in maniera scientificamente fondata, la direzione e le origini della profonda crisi contemporanea. (Da sito Clueb)
Indice non disponibile
6
Aimo Pietro
La giustizia nell'amministrazione dall'Ottocento a oggi
Roma; Bari: Laterza, 2000
La giustizia amministrativa è da sempre un settore cruciale di ogni ordinamento statale. Nell’Europa moderna, diversi modelli storici di giustizia amministrativa regolano il rapporto tra il cittadino e la pubblica amministrazione e sanciscono le differenze che ancora sussistono fra gli apparati e gli strumenti tecnico-giuridici di area francese, inglese e tedesca. Il libro di Piero Aimo ricostruisce ad ampio raggio la genesi degli istituti della giustizia amministrativa negli ultimi due secoli e mostra come l’Italia abbia adottato un sistema meno razionale e garantista di quello degli altri Paesi europei. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Il problema storico della giustizia amministrativa
- II. Il contenzioso amministrativo nell'Italia preunitaria
- III. La giustizia amministrativa nell'Italia unita
- IV. Pubblica amministrazione e cittadino nell'Italia contemporanea
- Note
- Bibliografia essenziale
- Indice dei nomi
7
Lorenzini Sara
L'Italia e il trattato di pace del 1947
Bologna: Il Mulino, 2007
Il 10 febbraio 1947, mentre l'Italia era immobile in uno sciopero generale di protesta, con le bandiere a mezz'asta in segno di lutto, a Parigi si firmava il trattato di pace che suggellava la sconfitta del nostro paese nel secondo conflitto mondiale. Le grandi potenze - Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e Francia - avevano punito l'Italia per l'aggressione fascista, senza tenere conto della cobelligeranza. La delegazione, guidata da Alcide De Gasperi, era riuscita con grande sforzo a far sentire la propria voce durante i negoziati ma i suoi interventi non erano bastati a ottenere miglioramenti significativi. L'Italia fu costretta fra l'altro a importanti cessioni territoriali lungo i confini occidentali e orientali, a rinunciare alle colonie e a risarcire i danni di guerra. Né la classe politica né l'opinione pubblica erano pronte ad accettare tali clausole che ritenevano ingiuste e disonorevoli. A sessant'anni dalla firma, il volume ripercorre le vicende di un trattato dimenticato. Attraverso la storia dei negoziati e la reazione dell'opinione pubblica e del mondo politico, sono così illustrati in modo puntuale e documentato i significati del trattato per l'Italia e per la sua identità nazionale. (Da sito Il Mulino)
Vedi indice1. «What to do with Italy?». La pace prende forma
2. Cronaca di una sconfitta annunciata
3. L'opinione pubblica e lo shock del trattato di pace
4. Un trattato dalla vita breve
Conclusioni
Appendice. Il testo del trattato di pace con l'Italia, 10 febbraio 1947
Bibliografia
Indice dei nomi
8
Campanini Massimo
Storia del Medio Oriente contemporaneo
Bologna: Il Mulino, 2014
Il volume ripercorre la storia politica dell’area strategica che va dal Marocco all’Iran alla luce del conflitto fra Islam e stato moderno. Dalla spedizione napoleonica in Egitto e dalle riforme dell’impero ottomano fino alla caduta del califfato, dall’espansione coloniale ai processi di decolonizzazione, dalla rivoluzione iraniana alla crisi irachena, dal conflitto arabo-israeliano alle sfide del ventunesimo secolo: dopo una disamina di questi snodi fondamentali l’autore si interroga sui perché delle cosiddette «primavere» che fra il 2010 e il 2012 hanno modificato il quadro politico del Medio Oriente arabo. (Da sito Il Mulino)
Vedi indicePremessa
PARTE PRIMA: LO SCONTRO CON LA MODERNITÀ
I. L'impatto della civiltà europea. Rinnovamento o crisi dell'Islam?
II. Movimenti di riforma e modernizzazione
III. Il risorgimento culturale arabo e islamico
PARTE SECONDA: TRA LA PRIMA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE
IV. Il riassetto politico della regione
V. Le inquietudini del dopoguerra
VI. Nuovi orientamenti politico-culturali
PARTE TERZA: L'ETÀ DELLA DECOLONIZZAZIONE
VII. Le conseguenze della seconda guerra mondiale e la guerra fredda
VIII. L'emergere del mondo arabo e la sua crisi
PARTE QUARTA: IL MEDIO ORIENTE DAL XX AL XXI SECOLO
IX. Il 1979, anno cruciale
X. Gli stati mediorientali tra consolidamento e crisi
XI. La lotta delle egemonie
XII. Prospettive dell'Islam nel XXI secolo
Cronologia
Letture consigliate
Indice dei nomi
9
Storia del mondo moderno
12 v.
Milano: Garzanti, 1967-1972.
Indice non disponibile
10
Guerra Elda
Storia e cultura politica delle donne
(Prismi)
Bologna: Archetipolibri, 2008
Il volume ripercorre la vicenda storica e le elaborazioni del movimento politico delle donne attraverso l’intero XX secolo. Dalle figure delle pioniere, che nell’Ottocento vollero uscire dai “confini stretti” destinati alle vite femminili, attraverso le generazioni successive che attraversarono le guerre mondiali fino ai femminismi contemporanei viene proposto un articolato percorso di lettura, dove la narrazione storica si accompagna ad un’ampia antologia. (Da sito Clueb)
Indice non disponibile
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Valerio Pellizzari
Afghanistan: trent'anni dopo
(Lampi)
Roma; Bari: Laterza, 2015
Due armate speculari, eppure diversissime, hanno invaso l’Afghanistan negli ultimi quarant’anni: quella sovietica e quella americana. Hanno seguito tattiche diverse, usato armi differenti eppure entrambe le spedizioni si sono rivelate fallimentari. Di più: hanno incentivato il supporto locale per quei gruppi armati islamisti contro cui erano andate a combattere. Il racconto di Valerio Pellizzari, inviato in Afghanistan fin dal 1974. (da sito editore)
Indice non disponibile
12
Riera Rehren Jaime
Argentina, Cile, Uruguay: le culture contemporanee
(Bussole)
Roma: Carocci, 2003
Argentina, Cile e Uruguay sono, nel contesto latinoamericano, i paesi più legati alle tradizioni culturali europee. Nel corso del Novecento, però, in queste regioni è nata una tradizione moderna con caratteristiche assolutamente originali che ha investito tutti i campi della cultura: musica, teatro, letteratura, cinema. Il volume vuole approfondire la conoscenza di queste società originariamente multiculturali e di impronta meticcia, analizzando in che modo si è sviluppata una cultura conosciuta e apprezzata nel mondo che ha conservato e coltivato anche forme ed espressioni ancora poco esplorate. (Da sito Carocci)
Vedi indice-Introduzione. Gli inizi della modernità
1.L’emancipazione culturale e letteraria (1920-1940)/L’espressione letteraria/La musica, il cinema e il teatro/Per riassumere...
2.Populismo, nazionalismo e modernizzazione (1940-1960)/La produzione letteraria/L’allargamento della base sociale: la cultura di massa/Per riassumere...
3.Crisi e risveglio del conflitto (1960-1975)/Il ’boom’ della letteratura latinoamericana: Cono Sud/Cinema e teatro nei ’favolosi anni sessanta’/La cultura popolare/Per riassumere...
4.La lunga notte autoritaria, le luci della resistenza e la cultura dell’esilio (1970-1990)/Le illusioni perdute: arrivano i carri armati/La resistenza culturale alle dittature militari/L’esilio: artisti e scrittori transplantados/Per riassumere...
5.Democrazia e postmodernità: fra oblio e memoria (1990-2001)/I nuovi scenari/Letteratura: alla ricerca di un punto di riferimento/Gli spettacoli ritrovano scenari aperti e liberi/Per riassumere...
-Conclusioni
-Bibliografia
-Indice dei nomi.
13
De Angelis Maria Pia, Fiallega Cristina, Fratta Carla
I Caraibi: la cultura contemporanea
(Bussole)
Roma: Carocci, 2003
Intorno alla seconda metà del XX secolo mutano gli equilibri dell'intera regione caraibica insulare. Martinica e Guadalupa diventano dipartimenti francesi d'oltremare, mentre Haiti subisce la dittatura di Duvalier; Cuba vive la sua straordinaria Rivoluzione; le Antille anglofone si avviano verso l’indipendenza. Il volume offre un panorama articolato, fino alle soglie dei nostri giorni, delle culture di quest'area dove si mescolano realtà diversificate e contraddittorie, proiettate verso una nuova identità caraibica. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. I Caraibi francofoni/Filiazioni e identità/Dipendenze, indipendenze, autonomie/La condizione umana/Vivere fra due lingue/Una cultura di compensazione/Per riassumere...
2. I Caraibi anglofoni/Emigrazione e identità culturale/Le eredità della storia/Politica e società/Parola, suono e potere/Oralità e scrittura/Per riassumere...
3. I Caraibi ispanofoni: Cuba, un caso a parte/La rivoluzione/La dolce moltiplicazione dei pani/Al di là di Varadero: il turismo/Mambo, qu rico mambo: la musica/Fragola e cioccolato: il cinema/Per riassumere...
Bibliografia
Indice dei nomi
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Fabio De Ninno
La Grande guerra sul mare
(Lampi)
Roma; Bari: Laterza, 2015
La Regia Marina nacque nel 1861 come fusione delle marine preunitarie e nel corso dell’età liberale si caratterizzò come principale elemento di proiezione di potenza italiana. Alternando successi a colossali sconfitte, in queste pagine una sintesi di come crebbe e si modernizzò la flotta italiana. (da sito editore)
Indice non disponibile
15
Fabio Caffarena
La Grande guerra vista dal cielo
(Lampi)
Roma; Bari: Laterza, 2015
Durante la Grande guerra, l’aviazione rappresentò una concreta possibilità di fuga dalla follia del fronte, l’opportunità di non marcire nel fango delle trincee ed evitare l’anonimato della morte di massa. In queste pagine l’autore racconta la rapidissima crescita dell’aviazione italiana che, dietro la spinta del conflitto, passò da qualche decina a migliaia di velivoli e altrettanti 'eroi dei cieli'. (da sito editore)
Indice non disponibile
16
Merker Nicolao
La guerra di Dio: religione e nazionalismo nella Grande Guerra
Roma: Carocci, 2015
La Prima guerra mondiale non fu una guerra di religione, ma ognuno degli Stati belligeranti diceva di avere Dio dalla propria parte. Il connubio di religione e nazionalismo animò ovunque la propaganda, rafforzò la disposizione alla guerra e contribuì alla lunga durata. L'autore propone la prima storia complessiva, molto documentata, della simbiosi di religione e nazionalismo alla Grande Guerra. Particolare risalto viene dato ai fattori sociologici, culturali, politici, teologici e ideologici di eventi che cambiarono il mondo. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. Una storia rivelatrice
2. Prologhi in cielo e in terra
In questo segno vincerai/Le fonti bibliche non sono univoche/Il Dio degli eserciti, il fideismo dinastico e i condottieri ispirati/Politica e teologia in connubio/Fantasie di un generale in pensione?/Verso l’abisso/Lo scoppio della guerra nei dati di fatto
3. “Dio è con noi”
Nazionalismi e teologia di guerra/E le religioni “altre”, non cristiane?/Intellettuali tedeschi e clero francese, un duello teologico-militare
4. Il Dio immaginato
Grande Condottiero e Grande Armaiolo/Grande Flagellatore/Cristo, un subalterno militarizzato
5. I militi di Dio
Alcuni preliminari/Il cappellanato militare/Il peso delle identità nazionali/I “militi di Dio” nelle trincee/Le strade del Vaticano
6. Gli scudi religiosi, collettivi e individuali
La propaganda bellica etico-religiosa/La leva in massa degli oranti/La protezione di Maria/I santi e i caduti, “nostri Alleati in cielo”/L’inventiva dei devoti
7. Con Dio contro i nemici suoi
“Dio è con noi”, proclama il sociologo tedesco/La teopolitica di due imperi plurinazionali, Russia e Austria-Ungheria/Il nemico abominevole, ateo e immorale/La guerra giusta, nonché rigeneratrice
8. A ogni esercito il suo Dio
Il Dio degli sciovinisti teologi/Il Dio d’Italia tra interventismo e Vaticano/Il Dio anglosassone
9. Epiloghi in terra
Stanchezza, delusioni, rifiuto della guerra: ovvero il 1917/Un consuntivo politico-teologico/I Memoriali della santificazione
10. Le vie della Provvidenza continuano
La Provvidenza si traveste/In Italia/In Austria/In Germania
11. La guerra giusta, le guerre giuste?
Quale “Dio” invocare?/Quali strumenti per il futuro?/I lasciti su cui investire
Glossario
Cronologia
Bibliografia ragionata
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
Indice analitico
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Redaelli Riccardo
L'Iran contemporaneo
Roma: Carocci, 2011
A trent’anni dalla tumultuosa nascita della repubblica islamica, l’Iran rappresenta ancora oggi un puzzle complesso e difficilmente decifrabile. Nonostante tutte le contraddizioni interne, l’ostilità statunitense e la grave crisi economica che lo attanaglia, il paese è tornato a essere in questi anni una delle più importanti potenze regionali, anche per via del suo ambiguo programma nucleare che inquieta la comunità internazionale. Il libro ricostruisce le intricate vicende storiche e politiche che hanno portato alla creazione della repubblica islamica, con il predominio del clero sciita militante, e alle successive trasformazioni della società iraniana, giungendo – in questa nuova edizione – fino alle manipolazioni dei risultati elettorali che hanno riconfermato il leader ultraradicale Mahmud Ahmadinejad alla presidenza della repubblica nell’estate del 2009. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. L’Iran dei Pahlavi (1925-1979)
Nazionalismo e unicita identitaria
La Rivoluzione costituzionale (1905-1908)
I Pahlavi e il ritorno dell’Iran
La crisi del 1953
Crescita economica, modernizzazione sociale e involuzione politica
Gli anni settanta e la crisi economico-politica
2. Le opposizioni al regime dei Pahlavi e l’elaborazione del pensiero khomeynista
Un regime autoritario, molte opposizioni
L’elaborazione dell’ideologia khomeynista durante il periodo Pahlavi
La progressiva crescita di Khomeyni quale leader dell’opposizione
La caduta della monarchia Pahlavi
3. Il decennio khomeynista (1979-1989)
Dalla rivoluzione popolare alla creazione di una repubblica islamica
La presa dell’Ambasciata statunitense a Teheran e lo Stato duale
L’aggressione militare irachena e la radicalizzazione della rivoluzione
L’evoluzione politica interna durante la guerra con l’Iraq (1980-1988)
La fine della guerra e la morte di Khomeyni
4. L’ascesa di Khamene’i e le presidenze Rafsanjani (1989-1997)
La cosiddetta seconda repubblica
La marginalizzazione dei radicali
I risultati delle presidenze Rafsanjani e la rivalità con Khamene’i
La complessa architettura del potere in Iran
Il movimento intellettuale post-islamista
5. Il tentativo riformista (1997-2005)
Iran immaginato, Iran percepito: un problema storiografico
La vittoria elettorale di Mohammad Khatami
La fase espansiva del riformismo iraniano
La reazione antiriformista e la crisi del Dovvom-e khordad
Un bilancio dell’esperienza riformista
Una democratizzazione impossibile
6. L’avvento degli ultraradicali nel 2005
La vittoria di Mahmud Ahmadinejad
L’assalto al potere degli ultraradicali
La securitizzazione della politica estera e la crescita del soft power iraniano
I limiti del radicalismo e la sfida della governabilità
Il programma nucleare iraniano e il confronto con la comunità internazionale
7. Inganno e repressione
La scelta dei candidati alle elezioni presidenziali
La riconferma di Ahmadinejad e l’esplodere della protesta popolare
Le scelte di Khamene’i e il tradimento degli ideali rivoluzionari
La fine dello Stato duale?
L’atteggiamento prudente della comunità internazionale e il nuovo governo Ahmadinejad
La ripresa delle proteste e la radicalizzazione della repressione
Il tempo e con o contro Ahmadinejad?
Conclusioni
Cronologia
Glossario
Bibliografia
Indice dei nomi
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Redaelli Riccardo, Plebani Andrea
L’Iraq contemporaneo
Roma: Carocci, 2013
Negli ultimi decenni, le immagini delle guerre e degli eccidi che hanno insanguinato l’Iraq hanno invaso i media per poi scivolare lentamente ai margini delle cronache. Quasi che l’incessante ripetizione di stragi e massacri finisse con l’anestetizzare l’opinione pubblica e col diventare la normalità per una terra sconvolta da una serie interminabile di conflitti e rivalità intestine. La realtà, però, è ben più complessa e il volume cerca di restituire un’immagine più veritiera partendo proprio dalla situazione politica e socio-culturale di questa regione prima che fosse cristallizzata nella forma statuale odierna. Al di là dei lasciti coloniali, delle cicatrici di una dittatura fra le più sanguinarie della storia e delle divisioni etno-settarie, gran parte della popolazione irachena cerca ancora oggi ostinatamente una strada per dare al proprio paese un assetto stabile e un governo rappresentativo. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
Elenco delle sigle
1. Le province mesopotamiche all’alba del xx secolo
La complessità del tessuto sociale
L’onda lunga delle Tanzimat e i loro effetti sulle province irachene
Bassora, Baghdad e Mosul durante il regno di Abdulhamid II
L’ascesa del Comitato per l’unione e il progresso e i primi movimenti autonomisti
2. La fondazione dello stato iracheno e l’era hashemita (1914-58)
L’Iraq durante la Prima guerra mondiale
La grande rivolta del 1920 e la salita al trono di Faysal
Le imposizioni britanniche: il trattato anglo-iracheno e la carta costituzionale
L’annessione del vilayet di Mosul
La fine del mandato britannico
L’instabilità nella prima metà degli anni trenta: l’Iraq orfano di Faysal
Il colpo di stato del 1936
La crescente influenza dei militari e la seconda occupazione britannica
L’Iraq nel secondo dopoguerra
Gli ultimi anni della monarchia hashemita
3. Il decennio rivoluzionario (1958-68)
Il colpo di stato degli ufficiali liberi e l’ascesa di Qassim
La politica riformista del regime
La caduta di Qassim
La breve esperienza ba‘thista del 1963
L’Iraq sotto i fratelli ‘Arif
4. Il Ba‘th al potere: al-Bakr e la prima fase della presidenza Husayn (1968-91)
I primi anni del regime ba‘thista
Tra repressione e cooptazione: le autorità religiose sciite e le strutture clanico-tribali
La lotta di potere interna al Ba‘th
Il contesto internazionale
Il consolidamento del regime e l’ascesa di Saddam Husayn
Il “ritorno” della questione curda
La normalizzazione della politica
L’ascesa dell’opposizione interna sciita
La prima guerra del Golfo: 1980-88
Il difficile dopoguerra e l’invasione del Kuwait
5. Dopo la sconfitta: la sopravvivenza di Saddam a dispetto di rivolte e sanzioni
La “madre di tutte le battaglie”
Lo scoppio dell’intifadha di marzo nel sud dell’Iraq
Le rivolte nel nord e la creazione di un governo regionale curdo
La sopravvivenza del regime dopo la guerra del Golfo
Il meccanismo perverso delle sanzioni
Gli ultimi anni del potere di Saddam Husayn
6. L’invasione anglo-americana del 2003: all’inferno e ritorno
Una guerra che ha lacerato la comunità internazionale
Verso la guerra: i confusi perché di un conflitto
La guerra: cronologia e avvenimenti
Le illusioni del primo dopoguerra
Le prime elezioni e la stesura della nuova costituzione
Una costituzione controversa
Gli anni neri del terrore
Il Surge e la riduzione delle violenze
Le difficoltà della ricostruzione e il complesso scenario regionale
Il nuovo parlamento: un’occasione perduta
Conclusioni
Note
Cronologia
Glossario
Bibliografia
Indice dei nomi
19
Di Peri Rosita
Il Libano contemporaneo: storia, politica, società
Roma: Carocci, 2009
Il volume traccia una storia politica del Libano contemporaneo dal mandato francese ai giorni nostri evidenziando lo stretto legame fra la struttura confessionale del paese e le sue complesse vicende interne e internazionali. Le istituzioni democratiche libanesi hanno sempre convissuto con il sistema comunitario, che le ha profondamente permeate secondo le proprie esigenze istituzionali, politiche e religiose. Il comunitarismo di stampo confessionale è stato il minimo comune denominatore che ha influenzato le dinamiche socio-politiche, potendo prevenire, tramite un continuo processo di mediazione e contrattazione, le spinte autoritarie o contribuire a esacerbare le tensioni portando allo scontro e al conflitto. Ancora oggi al centro di complesse dinamiche internazionali e regionali, il Libano dovrà tenere conto, come in passato, delle spinte comunitarie e della loro interazione con il sistema politico. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. Dall’emirato del Monte Libano alla vigilia dell’indipendenza (1586-1943)
La prima trasformazione: la nascita dell’emirato del Monte Libano (1586-1635)/La seconda e la terza trasformazione. L’intermezzo egiziano(1832-1840) e il ritorno ottomano (1842-1860)/La quarta trasformazione: l’era della mutasarrifiyya e del Piccolo Libano (1861-1915)/La quinta trasformazione: colpo di coda dell’impero ottomano e sua disgregazione (1914-1920)/La sesta trasformazione: l’epoca del mandato francese e del Grande Libano (1920-1943)
2. Il Libano indipendente (1943-1970)
Il Patto nazionale/Bechara al-Khoury (1943-1952)/Camille Chamoun (1952-1958)/Fouad Chehab (1958-1964)/Charles Helou (1964-1970)
3. La marginalizzazione e la guerra civile (1970-1990)
Debolezza e crisi del sistema Libano: i fattori interni/Verso la guerra civile/
La prima fase della guerra civile: la guerra dei due anni (1975-1976)/Intermezzo/L’avvio della seconda fase della guerra: l’invasione israeliana del 1978 e le sue conseguenze/Verso la seconda invasione israeliana del 1982/
La via verso Ta’if/La guerra civile: dinamiche e strategie tra fattori interni e internazionali
4. La ricostruzione: sfide e prospettive degli anni novanta
Gli accordi di Ta’if e la nascita della Seconda Repubblica libanese/Le elezioni del 1992 e l’ascesa di Rafiq Hariri/Rafiq Hariri e il processo di ricostruzione/L’influenza dei piani di ricostruzione sullo stato dell’economia: il paese reale e il paese virtuale/La troika del post Ta’if: un nuovo compromesso confessionale?
5. Verso il nuovo millennio
Il Libano all’alba del nuovo millennio tra fattori interni e internazionali/Febbraio 2005: l’assassinio di Rafiq Hariri e la rivoluzione dei cedri/Una nuova era di assassinii mirati: alla vigilia di un’ennesima guerra civile?/La terza invasione israeliana del luglio del 2006: cause e conseguenze/Tra nuova frammentazione e antichi patti
6. Conclusioni: il Libano tra storia e confessionalismo
Appendici
Le comunità/I partiti politici/La struttura amministrativa
Note
Cronologia
Bibliografia
Indice dei nomi e dei luoghi
20
Emilio Gentile
La marcia su Roma
(Lampi)
Roma; Bari: Laterza, 2015
Una brillante sintesi della marcia su Roma: le prime ore d’insurrezione nel paese, la titubanza del Re, la lentezza del governo, le trattative fallite, le contraddizioni del contesto politico e sociale. (da sito editore)
Indice non disponibile
21
Paoli Maria Pia (a cura di)
Nel laboratorio della storia: una guida alle fonti dell’età moderna
Roma: Carocci, 2014
Il volume propone un nuovo approccio allo studio delle fonti storiche. In primo luogo presenta una riflessione sulla “storia” delle fonti in quanto testimonianze sia dei diversi modi e fini di coltivare nel tempo la memoria personale o collettiva, sia della nascita di una graduale e sempre maggiore consapevolezza del mestiere dello storico. La produzione, la conservazione e l’utilizzo delle fonti, infatti, hanno subito molti cambiamenti dovuti alle diverse situazioni culturali, geografiche e politiche che hanno riguardato l’Europa e gli altri mondi extraeuropei. All’ampio saggio introduttivo seguono i contributi di vari studiosi che, ripercorrendo le personali esperienze di ricerca, accompagnano il lettore nel laboratorio della storia, riflettendo sul rapporto tra fonte, ricerca e scrittura storica. Ogni contributo è corredato da Bibliografia e Sitografia aggiornata al febbraio 2013. La terza parte del libro raccoglie una scelta di fonti commentate da ciascun autore e un breve capitolo sulla citazione delle fonti manoscritte e a stampa. (Da sito Carocci)
Vedi indicePremessa di Maria Pia Paoli
Parte prima
Il laboratorio di Clio
La storia delle fonti. Le fonti per la storia di Maria Pia Paoli
Parte seconda
Le fatiche di Clio
Auctoritas e gerarchia delle fonti: le origini medievali di Leonardo Cappelletti
Fonti giuridiche e ricerca storica: un intreccio indissolubile di Daniele Edigati
Oggetti, affetti, costumi: le fonti della storia quotidiana di Stefano Calonaci
Contrade, corporazioni e confraternite in età moderna: le fonti del vivere associati di Aurora Savelli
Terra e territori: la cartografia per la ricerca storica di Antonio Stopani
Ambasciatori, cerimoniali e informazione politica: il sistema diplomatico e le sue fonti di Paola Volpini
Disciplinare, confortare, persuadere: le fonti della storia religiosa di Marco Cavarzere
L’araldica per la storia: una fonte ausiliaria? di Alessandro Savorelli
Parte terza
Leggere e citare le fonti
Leggere un testo figurato: il catechismo per immagini di Giovan Battista Eliano di Alessandro Capone
Leggere i registri battesimali: schiavi “turchi” a Firenze in età moderna di Samuela Marconcini
Leggere una decisione della Rota romana di Daniele Edigati
Leggere un testamento di Stefano Calonaci
Leggere uno statuto di Aurora Savelli
Leggere una carta di Antonio Stopani
Leggere un’istruzione a un ambasciatore di Paola Volpini
Leggere una visita apostolica di Marco Cavarzere
Leggere uno stemma di Alessandro Savorelli
Citare le fonti di Maria Pia Paoli
Gli autori
22
Allegra Marco
Palestinesi: storia e identità di un popolo
Roma: Carocci, 2010
I palestinesi sono tra i protagonisti della cronaca politica contemporanea. Simboli legati alla storia di questo popolo – Yasser Arafat, la kefyah e la bandiera palestinese – sono entrati a far parte della nostra cultura pop, ma anche dell’immaginario legato agli incubi post 11 settembre e al terrorismo suicida; gli eventi che caratterizzano il conflitto israelo-palestinese – spesso considerato come il nodo gordiano della politica mediorientale – occupano continuamente i titoli d’apertura dei telegiornali. Questa sovraesposizione mediatica rende a volte difficile cogliere la complessa realtà della Palestina. Obiettivo del volume è andare al di là della cronaca, fornendo al lettore le chiavi necessarie per interpretare la storia di un popolo e di una terra così spesso sotto la luce dei riflettori. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. La Palestina dall’Impero ottomano al mandato britannico
La Palestina nel periodo tardo-ottomano/Il mandato britannico e l’ascesa del sionismo in Palestina/La Palestina dopo la Prima guerra mondiale e lo sviluppo del nazionalismo palestinese/La grande rivolta, 1936-39
2. Il 1948 e la divisione della Palestina
La guerra e la Nakba palestinese/Il dibattito su1948/Palestinesi senza Palestina: la società dei campi e le prime forme di resistenza/I palestinesi in Israele: cittadini di una democrazia ebraica
3. La guerra dei Sei Giorni e la riunificazione della Palestina
La guerra dei Sei Giorni e le sue conseguenze/La politica dei ponti aperti e l’avvio della colonizzazione/I palestinesi dopo la guerra dei Sei Giorni/L’ascesa dell’OLP e di Fatah
4. Gli anni ottanta e la palestinizzazione del conflitto
L’avvio della colonizzazione di massa e le riforme dell’amministrazione
israeliana/L’Intifada/L’OLP verso la soluzione due popoli due Stati/Lo sviluppo dei movimenti islamisti e la nascita di Hamas
5. Gli anni novanta e il processo di Oslo
L’avvio del processo di pace/La parabola di Oslo/Oslo e i suoi critici/Il processo di de-development dei Territori/I palestinesi in Israele: una nuova identità comunitaria?
6. Dalla seconda Intifada all’operazione Piombo fuso
Una nuova Intifada/I palestinesi in Israele dopo la seconda Intifada/L’unilateralismo israeliano da Sharon a Netanyahu/La crisi di Fatah e la morte di Arafat/L’ascesa di Hamas, dall’Intifada allo scontro con Fatah
Conclusioni
Cronologia
Bibliografia
Indice dei nomi
23
Fantoni Minnella Maurizio
Paradise now! Sulle barricate con la macchina da presa: cinema e rivoluzione negli anni sessanta e settanta
(Saggi. Cinema)
Venezia: Marsilio, 2010
Il presente volume intende fornire un contributo originale nell'interpretazione degli avvenimenti del Sessantotto e dei successivi anni settanta puntando l'attenzione sul linguaggio cinematografico, che nel corso del xx secolo si è rivelato il più flessibile e universale, e pertanto efficace a esprimere, attraverso la finzione o il documentario, la complessa dimensione della realtà, politica e sociale. Accanto a un'introduzione ai fatti storico-politici, l'autore presenta un'ampia analisi critica delle opere cinematografiche di quel periodo e delle loro implicazioni estetico formali e politiche, con un capitolo interamente dedicato all'attuale rivisitazione del Sessantotto e degli anni settanta, dall'Europa all'America Latina. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
24
Battilossi Stefano
Le rivoluzioni industriali
(Bussole)
Roma: Carocci, 2002
Negli ultimi tre secoli lo sviluppo economico ha attraversato fasi diverse, comunemente indicate come prima, seconda e terza rivoluzione industriale. Ma quali furono le loro caratteristiche? Cosa le contraddistinse? Quali trasformazioni sociali, politiche ed economiche portarono? Il libro, analizzando le innovazioni tecnologiche, l’evoluzione del mercato, il ritmo della crescita e le trasformazioni sociali e istituzionali tipiche di ciascuna epoca, fornisce importanti indicazioni per capire e interpretare i grandi cambiamenti odierni. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. L’epoca economica moderna/Lo sviluppo economico moderno nel lungo periodo/I motori della crescita/Crescita e trasformazioni strutturali/Per riassumere...
2. Lo sviluppo economico moderno come rivoluzione/Il superamento dei vincoli alla crescita/Le fondamenta dell’“eccezionalismo” europeo/La “grande divergenza” tra Europa e Asia/Le conseguenze della “grande divergenza”/Per riassumere...
3. L’epoca della prima rivoluzione industriale, 1770-1870/Innovazioni e settori trainanti/L’organizzazione della produzione/Il secolo britannico/Le caratteristiche della crescita/Le trasformazioni sociali/Per riassumere...
4. L’epoca della seconda rivoluzione industriale, 1870-1970/Innovazioni e settori trainanti/L’organizzazione della produzione/Il secolo americano/Caratteristiche e fasi della crescita/Trasformazioni sociali e istituzionali/Per riassumere...
Conclusioni. 1970-2000: l’inizio della terza rivoluzione industriale?/La rivoluzione elettronica e informatica/Declino del fordismo?/La fine del secolo americano?
Bibliografia
25
Brunetta Gian Piero
Il ruggito del Leone: Hollywood alla conquista dell'impero dei sogni nell'Italia di Mussolini
Venezia: Marsilio, 2013
Grazie al cinema, dall'indomani della prima guerra mondiale si compie il prodigio di trasformare il popolo americano - sconosciuto, selvaggio e stravagante - non nell'invasore barbarico, ma nel prossimo tuo da accogliere e amare come ?te stesso. E di creare una dipendenza diffusa dal Sogno Americano. Il libro esplora, insieme, le strategie pubblicitarie e le reazioni individuali e collettive alla Marcia su Roma delle Majors hollywoodiane dai primi anni venti. In generale viene descritta la parabola delle tecniche di advertising con cui Hollywood ha puntato a impadronirsi dei gangli emotivi e desideranti dello spettatore universale. Nello specifico si stabilisce un contatto ravvicinato con le strategie adottate in Italia e con lo spettatore italiano tra il 1922 e il 1938, dalle Majors e, in particolare, dalla Metro Goldwyn Mayer. Il ruggito del Leone ci fa rivivere le percezioni di mondi possibili per lo spettatore italiano tra le due guerre, in cui accanto ai profumi delle divinità hollywoodiane era possibile respirare anche i profumi della libertà. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile