Nascondi4
Zaggia Stefano
Architettura e città in Veneto tra fine Ottocento e primo Novecento: il caso di Padova
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2013
Architettura e città in Veneto tra fine Ottocento e primo Novecento
Il libro tratta alcuni nodi della storia architettonica e urbanistica di Padova tra fine '800 e primi decenni del '900. Dopo una lunga fase di immobilità della struttura urbana, gli interventi messi in campo in quegli anni determinarono il destino successivo dell'assetto urbano di Padova. Una vicenda non lineare ma connotata da frammentarietà e antinomie. Le contraddizioni insite in alcune decisioni attuate, pur connotate da una volontà di modernizzazione, imposero un drastico cambiamento nell'organizzazione funzionale e formale urbana. Padova, in questo, è un caso studio emblematico di un più generale atteggiamento progettuale che coinvolse molte città italiane tra Regno d'Italia e avvento del fascismo. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Manieri Elia Mario
Architettura e mentalità dal Classico al Neoclassico
Roma; Bari: Laterza, 2001
Storia dell'architettura intesa non solo come riflessione sul passato, ma anche come interpretazione dei principali passaggi storici individuabili nell'evoluzione delle mentalità e dell'ambiente fisico della vita umana. L'evoluzione dell'architettura dall'antichità classica alla Rivoluzione Francese, con attenzione ai processi di trasformazione funzionale e simbolica dell'esistente, sospinti e motivati dalla cultura architettonica.
Vedi indicePremessa – Introduzione (da leggere dopo); I. Il tempio contro il tempo; II. L'esproprio simbolico; III. La frammentazione come alternativa cristiana; IV. La renovatio e l'ora et labora; V. L'rchitettura del tempo del mercante; VI. La svolta dal Medioevo al moderno; VII. Fervore cortigiano e sperimentalismo; VIII. Roma: a tu per tu con l'antico; IX. L'età della riorganizzazione cattolica; X. L'ultima grande proposta di sintesi; XI. Le due concezione al vaglio dei lumi; Bibliografia; Indice dei nomi
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Bushkotvich Paul
Breve storia della Russia: dalle origini a Putin
Torino: Einaudi, 2013.
"Breve storia della Russia" ricostruisce non solo la storia politica ma anche gli sviluppi nel campo della letteratura, dell'arte e della scienza della Russia; ritrae cosí protagonisti di grandezza assoluta - Tolstoj, Cechov e Mendeleev, per esempio - nei loro contesti storici e istituzionali. Benché la Rivoluzione del 1917, il successivo sistema sovietico e la guerra fredda siano stati momenti cruciali della storia russa e mondiale, merito specifico dell'autore è di presentare anche le epoche precedenti in tutta la loro complessità e ricchezza storica e culturale. (Da sito Einaudi)
Vedi indicePrologo
I. La Russia prima della Russia
II. Mosca, Novgorod, la Lituania e i mongoli
III. L'ascesa della Russia
IV. Normalizzazione e rivolta
V. Pietro il Grande
VI. Due imperatrici
VII. Caterina la Grande
VIII. Un'epoca di sconvolgimenti
IX. L'apoteosi dell'autocrazia
X. Cultura e autocrazia
XI. L'era delle grandi riforme
XII. Dal servaggio al primo capitalismo
XIII. L'Età aurea della cultura russa
XIV. La Russia come impero
XV. Il declino dell'autocrazia
XVI. Guerra e Rivoluzione
XVII. Compromesso e preparazione
XVIII. Le rivoluzioni della cultura russa
XIX. La costruzione dell'utopia
XX. Guerra
XXI. Crescita, consolidamento e stagnazione
XXII. La cultura sovietica
XXIII. La guerra fredda
Epilogo. La fine dell'Urss
Suggerimenti bibliografici
Indice analitico
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Finotto Francesco
La città aperta: storia delle teorie urbanistiche moderne
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2002
Le teorie, i progetti, le realizzazioni che hanno contraddistinto un intero secolo, l’Ottocento, durante il quale si sono stabiliti i canoni interpretativi e le linee d’intervento nelle nostre città. L’idea che il benessere sociale si radichi nella libertà di ciascuno di utilizzare il proprio bene economico come meglio crede, che tutto il suolo sia ugualmente e naturalmente edificabile, che ogni limitazione a questo diritto naturale debba essere legittimata e indennizzata si pone in radicale opposizione con la natura della città che è fatta di differenze spaziali profonde, di laceranti segregazioni funzionali e tipologiche tra spazio costruito e non costruito, tra tipologie edilizie intensive e estensive, tra utilizzi ammessi e vietati. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Finotto Francesco
La città chiusa: storia delle teorie urbanistiche dal Medioevo al Settecento
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 1992
Indice non disponibile
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Benevolo Leonardo
La città nella storia d'Europa
Roma; Bari: Laterza, 2014
Da Napoli a Londra, da Parigi a Madrid un affascinante viaggio storico attraverso borghi e capitali, piazze e periferie, emergenze architettoniche e sistemi urbani, che hanno costituito elemento decisivo dell'identità europea. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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Muntoni Alessandra
Lineamenti di storia dell'architettura contemporanea
Roma; Bari: Laterza, 2015
Una sintesi storico-critica dell’architettura del nostro tempo, che ne ripercorre le tendenze fondamentali dall’Illuminismo settecentesco al Decostruttivismo di fine Novecento, sino alle opere recentissime che hanno segnato un profondo cambiamento nelle città del mondo. (Da sito Laterza)
Vedi indicePrefazione alla nuova edizione – Introduzione – Parte prima. Verso l’architettura moderna (1750-1914) – I. La crisi del classicismo e la formazione della città ottocentesca – II. La nascita del grattacielo americano e l’architettura organica – III. Un nuovo linguaggio per l’architettura europea – IV. La ricerca architettonica oltre e contro l’«Art Nouveau» – Parte seconda. Le avanguardie, i Maestri, la diffusione del «movimento moderno» (1914-1940) – I. Le avanguardie e la rottura della tradizione – II. I Maestri dell’architettura moderna – III. La diffusione e la crisi del «moderno» – IV. Le tendenze organiche in Europa – Parte terza. La ricerca contemporanea (1945-1995) – I. La ricostruzione postbellica e il contributo dei Maestri – II. La condizione manieristica e l’utopia metropolitana – III. Dal neostoricismo al «post-modern» – IV. Le tendenze di fine secolo verso il nuovo millennio – Bibliografia – Fonti delle illustrazioni – Indice dei nomi
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Aymonino Carlo
Origini e sviluppo della città moderna
Venezia: Marsilio, 2001
Nel rinnovato interesse teorico per i problemi della città l'autore illumina il rapporto tra urbanistica e teoria politica soffermandosi sulle enunciazioni della teoria socialistica relative all'assetto della società futura, e in particolare alla polemica tra i socialisti utopisti e il socialismo scientifico. Carlo Aymonino prospetta nel quadro della dialettica marxista, una concezione nuova della città basata sulla rottura del diaframma che separa la vita pubblica dalla vita privata, il lavoro dai consumi, la cultura dal tempo libero. E dove l'architettura abbia di nuovo una sua autonoma forma espressiva. «È soprattutto dalla individuazione delle contraddizioni interne alla stessa città che bisogna partire per fare leva per prefigurare una città di tipo diverso». (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Tamborrino Rosa
Parigi nell' Ottocento
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2005
Sullo scorcio dei profondi cambiamenti della città contemporanea, la dialettica tra conservazione e trasformazione fa della Parigi ottocentesca un caso esemplare per la storia urbana occidentale. L'identità nazionale insieme alla enfatizzazione del passato medievale, il dibattito che coinvolge architetti, storici, archeologi e intellettuali in genere, promuove un'ondata di rinnovamento culturale che sarà accompagnato e forse in parte provocato da un evento artistico di straordinario rilievo come la nascita della fotografia, eccezionale interprete della trasformazione in atto. Nasce la percezione dello spazio fisico, del vuoto (la strada come soggetto progettuale, il grand boulevard) che prevale sul pieno (l'architettura), delle aree di verde, del paesaggio urbano dilatato. Mentre si consuma la fine di un assetto secolare si pongono le premesse, agli esordi del Novecento, per una nuova idea di città. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Leonardo Benevolo
Storia della città
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2006
Cinquemila anni di storia delle città raccontati e illustrati seguendo le forme che essa ha assunto nelle varie epoche e nei diversi continenti.
Vedi indice4 volumi: 1.: La città antica; 2.: La città medievale; 3.: La città moderna; 4.: La città contemporanea
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Calabi Donatella
Storia della città: l'età contemporanea
Venezia: Marsilio, 2005
Questa Storia della città dedicata all’età contemporanea segue il volume sull’età moderna e, come quello, si sviluppa su due registri di lettura tra loro complementari e paralleli: uno introduttivo che presenta il contesto storico, politico e sociale nel quale prendono forma gli elementi materiali di cui è costituita la città come aggregato fisico durante i secoli XIX e XX - le strade, le piazze, le case, le attrezzature -; l’altro più analitico nel quale sono approfonditi, attraverso esempi significativi, gli aspetti essenziali dei cambiamenti in corso. Ciò che contraddistingue la città contemporanea è la rapidità con la quale essa vede modificarsi la sua fisionomia e il suo rapporto con il territorio circostante. L’obiettivo è quello di cogliere i momenti di cambiamento e le differenze negli strumenti e nelle procedure di trasformazione dell’assetto insediativo: la distribuzione dei nuclei abitati, le iniziative volte all’abbellimento e all’arte civica, la guerra e la ricostruzione post-bellica con il suo stato d’animo positivo nei confronti dell’edificazione, lo sfrangiarsi dell’identità urbana negli ultimi decenni del Novecento. Il libro propone un grande mosaico costruito per tasselli che insieme compongono il quadro delle trasformazioni, degli assetti fisici, delle rilevanze architettoniche che contraddistinguono in una fase di grandi rivolgimenti un’area ampia quanto l’intera Europa, consapevole tuttavia che la sua stessa unità geografica, nel periodo considerato non può non alludere a contesti e situazioni economiche, politiche e culturali extraeuropee. Attraverso casi emergenti, perché esemplari o innovativi, si viene così delineando non tanto una storia ‘evolutiva’ quanto un’articolata visione d’insieme di come si modifica il paesaggio urbano. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Calabi Donatella
Storia della città: l'età moderna
Venezia: Marsilio, 2001
Questa storia della città in età moderna si sviluppa su due registri di lettura tra loro complementari ma al tempo stesso paralleli: uno introduttivo in cui è presentato il contesto storico politico sociale nel quale prendono forma gli elementi materiali di cui è costituita la città come aggregato fisico - le strade, le piazze, le case, le attrezzature -; l'altro più analitico nel quale sono approfonditi, attraverso significativi esempi che riguardano ventisei grandi città europee, gli aspetti essenziali dell'avvenuto cambiamento. L'obiettivo del libro è infatti quello di cogliere la larga diffusione e le intrinseche differenze negli strumenti e nelle procedure di trasformazione dell'assetto insediativo. Esso perciò si propone come un grande mosaico costruito per tasselli che insieme compongono il quadro delle trasformazioni in corso, degli assetti distributivi, delle rilevanze architettoniche che contraddistinguono il nord come il sud e il centro di un'area geografica ampia quanto l'intera Europa. Attraverso casi emergenti perché esemplari o innovativi si viene così delineando non tanto una storia "evolutiva" quanto un'articolata visione d'insieme di come si modifica il paesaggio urbano. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Fanelli Giovanni
Storia della fotografia di architettura
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2009
Il rapporto fra fotografia e architettura è antico quanto l’invenzione della fotografia stessa. È noto che la prima immagine ‘fotografica’ della storia, databile al 1826 o 1827, rappresentava proprio uno spazio architettonico: la veduta da una finestra della casa familiare di J.-N. Niépce. Nel corso del tempo tale rapporto è andato sviluppandosi e articolandosi e oggi gli architetti prediligono la fotografia per rappresentare tutte le fasi del processo di ideazione e realizzazione. Perseguendo una stretta interazione tra testo e immagini, Giovanni Fanelli ricostruisce l’evoluzione della fotografia di architettura a partire dalla sua concezione ottocentesca, tesa fra istanza documentaria e artistica, produzione amatoriale e proto-professionale, fino ad arrivare al ruolo primario che gioca ai nostri giorni. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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De Fusco Renato
Storia dell'architettura contemporanea
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2007
L’eclettismo storicistico, l’Art Nouveau, l’avanguardia figurativa, il razionalismo, l’architettura organica, il codice virtuale, la produzione postmoderna. E, inoltre, il decostruzionismo, il minimalismo e il transculturalismo, fino all’architettura telematica. Di tutte le correnti dell’architettura contemporanea questa storia rintraccia le condizioni storico sociali, le poetiche e i protagonisti ed esamina le opere più rappresentative. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione - I. L'eclettismo storicistico - II. L'Art Nouveau - III. Il protorazionalismo - IV. L'avanguardia figurativa - V. Il razionalismo - VI. L'architettura organica - VII. Un codice virtuale - VIII. Il codice delle micrologie - IX. Il codice dei "limiti". L'architettura alla fine del secolo XX di Renato De Fusco e Livio Sacchi - Note - Indice dei nomi
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Biraghi Marco
Storia dell'architettura contemporanea
Torino: Einaudi, 2008.
Oggetto di questo volume sono le vicende e le opere dei protagonisti della prima parte del Novecento, aventi per denominatore comune il tentativo di costruzione di un mondo «moderno». Ma esso cerca anche d'individuare - in misura inversamente proporzionale alla loro distanza nel tempo - le «cause lontane» dell'architettura contemporanea: partendo dalla seconda metà del Settecento, e passando per l'Ottocento, vengono cosí messe in luce alcune delle «radici storiche» su cui essa si fonda. (Da sito Einaudi)
Vedi indiceIntroduzione
I. La crisi dell'ordine dell'architettura (1750-1800)
II. La messa in scena del passato e l'urgenza del nuovo (1800-1914)
III. L'esperimento del «moderno» (1900-1945):
1. Tecnica e tradizione: Otto Wagner
2. Etica dello stile e spirito del capitalismo: Hendrik Petrus Berlage
3. Estetica, forma e industria: Peter Behrens
4. Architettura e democrazia: Frank Lloyd Wright
5. La «poetica» del cemento armato: Auguste Perret
6. Architettura della città industriale: Tony Garnier
7. Dialettiche dello spazio: Adolf Loos
8. Il sogno futurista: Antonio Sant'Elia
9. Utopia e contraddizioni della ragione: Le Corbusier
10. Norma e forma: Deutscher Werkbund
11. La provincia pedagogica: Walter Gropius e il Bauhaus
12. I discepoli di Scheerbart: Bruno Taut e l'architettura «espressionista»
13. Stile nazionale e costruzione della socialdemocrazia: Praga e Vienna
14. Architettura o rivoluzione: architettura russa tra le due guerre
15. L'eccezione e la regola: Scuola di Amsterdam e De Stijl
16 Elementarità e funzionalità: architettura tedesca tra le due guerre
17. Edificare senza aggettivi: architettura italiana tra le due guerre
18. Idéologie blanche: architettura francese tra le due guerre
19. L'essenza del costruire: Ludwig Mies van der Rohe. 20. La ricerca dell'ordine: architettura finlandese e scandinava
21. La vita delle forme: Alvar Aalto
22. Architettura moderna: The International Style
23. Architettura «fuori del tempo»: Gran Bretagna, Italia, Germania, Unione Sovietica
Indice dei nomi
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Fanelli Giovanni, Gargiani Roberto
Storia dell'architettura contemporanea: spazio, struttura, involucro
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2005
Vedi indicePrefazione – I. Chicago: dall'architettura del grattacielo al mito wrightiano dello spazio; II. Vienna, o del sublime della superficie; III. Berlage, Plecnik, Garnier: parete e telaio a confronto; IV. Da Gaudí a Behrens, la struttura tra espressione logica e monumentalismo; V. Futurismo, costruttivismo, De Stijl: la struttura a traliccio tra collage e congegno dinamico; VI. Perret, Le Corbusier, Mies van der Rohe: nuovi ordini architettonici; VII. «International Style» e «New Traditionalism»; VIII. La lezione di Kahn: oltre il contemporaneo; Note; Indice dei nomi e delle opere
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Benevolo Leonardo
Storia dell'architettura del Rinascimento
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2008
L’architettura del Rinascimento nasce a Firenze nel primo ’400, si diffonde in Europa nel ’500, e poi in tutto il mondo dove arriva l’espansione dei popoli europei. Entra in crisi alla metà del ’700, quando è criticata dalla nuova cultura razionale che prepara il ciclo dell’architettura moderna.
Leonardo Benevolo ne dà un resoconto completo, illustrando anche il rapporto tra architettura e altre forme culturali contemporanee, in particolare la grande avventura delle arti figurative da Mantegna a Michelangelo a Rembrandt.
Questa Storia dell’architettura del Rinascimento si chiude dove inizia la Storia dell’architettura moderna dello stesso autore. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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Biraghi Marco, Micheli Silvia
Storia dell'architettura italiana: 1985-2015
Torino: Einaudi, 2013.
Cos'è successo all'architettura italiana dal 1985 a oggi? Per la prima volta Marco Biraghi e Silvia Micheli delineano un quadro storico e forniscono un bilancio dello stato della disciplina nell'Italia degli ultimi tre decenni sulla scorta di presupposti politici, economici e culturali ampiamente rinnovati rispetto al passato: sullo sfondo la cultura dell'eccesso degli anni ottanta, la vicenda di Tangentopoli, gli anni del berlusconismo, l'epoca della crisi finanziaria. (Da sito Einaudi)
Vedi indiceIntroduzione
Prologo. L'identità dell'architettura italiana
Parte prima. Anni ottanta
Parte seconda. Anni novanta
Parte terza. XXI secolo
Epilogo. L'architettura responsabile
Indice dei nomi
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Bonelli Renato, Bozzoni Corrado, Franchetti Pardo Vittorio
Storia dell'architettura medievale: l'Occidente Europeo
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2014
Dalla rinascenza carolingia alle grandi creazioni pre-romaniche e romaniche, dalle cattedrali gotiche al Quattrocento fiorentino. Le diverse opere – da quelle più note a quelle spesso ignorate – sono documentate da un ricchissimo apparato illustrativo, e analizzate sia sotto il profilo tecnico costruttivo sia in relazione ai contesti di cultura urbana. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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Benevolo Leonardo
Storia dell'architettura moderna
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2014
L’insuperata biografia del movimento moderno, che ha cambiato il significato dell’architettura e interrotto la tradizionale separazione tra arte, scienza e tecnica.
L’architettura moderna è la lunga avventura per uscire dall’eredità dell’antico regime e costruire, insieme a tutto il resto, una cultura architettonica adatta al mondo presente. Nel 1919 – quando Gropius apre la scuola di Weimar – si è compreso che per far questo bisognava liberarsi non solo di quella eredità, ma anche delle impazienze acquisite nel corso dell’impresa, e per riuscirvi sono occorsi i successivi settant’anni. L’aggettivo ‘moderno’ denota tutto il periodo in cui questa ricerca resta associata alla polemica innovativa. (Da sito Laterza)
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Zevi Bruno
Storia dell'architettura moderna
Torino: Einaudi, 2010.
Per venticinque anni la Storia dell'architettura moderna di Bruno Zevi è stata ristampata senza fondamentali varianti; benché s'interrompesse con il 1950, questo trattato risultava insostituibile per architetti, cultori d'arte e studenti, in Italia e all'estero. L'attuale edizione contiene gli aggiornamenti riguardanti i quarant'anni successivi, nonché una radicale revisione filologica e critica delle vicende che, prendendo le mosse dagli «architetti della rivoluzione» francese, sfociano nelle grandi figure di Wright, Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn, Aalto. (Da sito Einaudi). 2 volumi: v. 1.: Da William Morris ad Alvar Aalto: la ricerca spazio-temporale; v. 2.: Da Frank Lloyd Wright a Frank O. Gehry: l'itinerario organico
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Gros Pierre, Torelli Mario
Storia dell'urbanistica: il mondo romano
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2014
Con l’ausilio di un ricchissimo apparato iconografico e sulla base delle più recenti ricerche archeologiche in Italia e all’estero, questo volume ricostruisce le esperienze urbanistiche dell’Italia antica, in particolare nell’Etruria e nel Lazio, gli interventi nelle colonie, lo sviluppo urbano di Roma regia, repubblicana, imperiale, nonché quello delle città delle province occidentali e orientali. La chiave interpretativa del volume è nella lettura della genesi, della forma e della qualità urbana come strettamente connesse all’evoluzione delle strutture economico-sociali. Il lungo processo di formazione urbana e di organizzazione del territorio di Roma e delle sue province, anche nei suoi aspetti simbolici, dai primi insediamenti alle grandi realizzazioni imperiali. (Da sito Laterza)
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Nascondi26
Narne Edoardo, Sfriso Simone
L'abitare condiviso: le residenze dalle origini al cohousing
(Elementi)
Venezia: Marsilio, 2013
In un momento di ripensamento generale e complessivo del fare architettonico, la ricerca di archetipi e di radici comuni offre rinnovate strategie per una valida riproposizione delle nostre future abitazioni. Nuove esigenze sociali, psicologiche, economiche e culturali ci rendono più vicine e fortemente attuali alcune sperimentazioni di sistemi insediativi distanti tra loro nello spazio e nel tempo: dai complessi Tulou del Fujian ai progetti visionari di Le Corbusier, dalle esperienze scandinave di Markelius e di Erskine alle più riuscite operazioni di cohousing. Una ricerca che mira a ridare centralità a forme e tipi più appropriati nella progettazione di un autentico abitare condiviso. (Da sito Marsilio)
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Narne Edoardo, Bertolazzi Angelo
Abitare intorno a un vuoto: le residenze a patio dalle origini al contemporaneo
(Elementi)
Venezia: Marsilio, 2012
Un percorso nella storia dell'architettura della casa, che ci conduce a rintracciare alcune invarianti del buon vivere lungo i secoli. Archetipi molto noti, come le case di Pompei, o le soluzioni dei maestri del contemporaneo, quali Mies van der Rohe, Utzon, Erskine e Siza, si impongono come paradigmi per la permanenza e la fortuna di questa tipologia a patio nei contesti storici e geografici più distanti. Oggi ritorna più che mai attuale una riflessione profonda sulle specificità del vero comfort domestico connesso inscindibilmente con la giusta calibratura di pieni e vuoti, della buona relazione tra interno ed esterno degli edifici. (Da sito Marsilio)
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Petrilli Amedeo
Acustica e architettura
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2001
Un’indagine innovativa sull’opera di Le Corbusier. Una messa a fuoco dello stretto rapporto tra acustica e architettura: aspetto imprescindibile per comprendere il lavoro del grande maestro, ma anche approccio affascinante per capire molta progettazione architettonica del Novecento. Il volume si rivolge a quanti ritengono che la produzione artistica non sia un’attività specialistica bensì un’esperienza complessiva e interrelata che si avvale di molteplici intrecci, segue percorsi inediti e variegati ed è caratterizzata da imprevedibili intuizioni poetiche. Sollecitato dall’ipotesi che individua nella pianta della Cappella di Ronchamp la rappresentazione sul piano orizzontale del timpano sinistro dell’orecchio umano, l’autore compie un itinerario all’interno della ricerca spaziale di Le Corbusier per comprendere in che modo l’acustica e il suono entrino in gioco, sia nella concezione sia nella configurazione finale dei suoi organismi.Lungo queste traiettorie viene esaminata in dettaglio una serie di opere progettate o realizzate da Le Corbusier in tempi e luoghi differenti, a partire dalla sede del Palazzo delle Nazioni di Ginevra (1927-28) fino ad arrivare al Visual Arts Center a Cambridge (1961-64). (Da sito Marsilio)
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Trevisiol Robert
Adolf Loos
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2007
Contro una diffusa letteratura che identifica in Loos l'antesignano assoluto dell'architettura funzionalista, una lettura della poetica e delle opere dell'architetto che riscopre l'equilibrio tra la ricerca della modernità e il recupero della memoria del passato. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Le esperienze formative e gli esordi
II. Arredamenti e trasformazioni
III. Case d'abitazione
IV. Proposte monumentali e urbanistiche
V. Adolf Loos e il senso della modernità
Note
Apparati
Nota biografica
Cronologia delle opere
Bibliografia
Indice dei nomi
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Mangone Fabio, Scalvini Maria Luisa
Alvar Aalto
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Fra i protagonisti indiscussi dell'architettura contemporanea, Alvar Aalto resiste, ancora oggi, a ogni tentativo di semplificare in una formula la complessità della sua opera. In questa monografia non soltanto la stagione dei «capolavori», ma l'intero arco della sua attività, dagli esordi nei primi anni Venti sino all controverse opere della tarda maturità. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Verso un rinascimento finlandese
II. Il razionalismo, e oltre
III. Un difficile decennio
IV. Ripeness is all
Note
Nota biografica
Cronologia delle opere in ambito architettonico e urbanistico
Bibliografia
Indice dei nomi
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Arredi Marina Pia
Analitica dell'immaginazione in architettura
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2006
L’analitica dell’immaginazione esplora la materia della composizione utilizzando strumenti logici per individuare un repertorio di tecniche utili, che potremmo definire tecniche di invenzione, che funzionano come una griglia entro la quale possono essere giocati molti giochi diversi. La griglia garantisce il dialogo con i repertori e le costruzioni logiche dell’architettura e consente la messa in atto di tutte le operazioni inventive, quali trasformazioni, contaminazioni, libere associazioni, che caratterizzano la narrazione contemporanea dell’architettura. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
32
Battilotti Donata
Andrea Palladio
Milano: Electa, 2011
Affidato alla cura della storica Donata Battilotti il volume accompagna alla conoscenza e alla comprensione dell'opera di Andrea Palladio (1508-1580), uno dei massimi interpreti della cultura architettonica del Rinascimento; l'architetto che ha esercitato la più vasta influenza in Europa e nel mondo. Le sue opere maggiori sono altrettanti modelli sia per quanto riguarda l'architettura civile, come provano la Basilica e il Teatro Olimpico a Vicenza, sia nel campo dell'architettura religiosa, di cui le chiese veneziane di San Giorgio Maggiore e de Il Redentore sono gli esiti più celebri, sia, infine, nel campo dell'edilizia privata, che Palladio illustrò con le sue numerose ville nel Veneto e con palazzi quali quelli Porto e Chiericati a Vicenza. (Da sito Electa)
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Boato Anna
L'archeologia in architettura: misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2014
L’archeologia in architettura offre a chi restaura orizzonti di analisi e di conoscenza innovativi, fornendo gli strumenti concettuali e operativi per interpretare i «segni» lasciati dagli uomini sul costruito nel corso del tempo.
Non solo. Affronta anche una questione cruciale: nell’adottare la conservazione come filosofia dell’intervento, qual è l’oggetto della conservazione? che cosa intendiamo realmente e concretamente conservare? (Da sito Marsilio)
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Bozzoni Corrado (et al.)
L'architettura del mondo antico
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2015
Dalla Grecia all'Asia Minore, al mondo ellenistico, al mondo romano, a Bisanzio, fino alla cultura protoislamica: sedici secoli di storia dell'architettura. Nell’VIII secolo avanti Cristo la madrepatria greca, attraverso la mediazione delle precedenti civiltà mediterranee, definisce il concetto di architettura e lo impone al successivo corso della cultura occidentale. L’innesto degli apporti tecnico-costruttivi, spaziali, tipologici, provenienti dal vasto bacino mediterraneo e non solo, nel quale si affermano e diffondono il mondo ellenistico, Roma imperiale e cristiana, le componenti ‘barbariche’ europee ed extraeuropee, Costantinopoli e l’Islam, dà luogo agli ulteriori sviluppi del mondo antico sino alle soglie dell’VIII secolo dopo Cristo. In questo volume, una storia unitaria, sintetica e completa dell’architettura classica in Occidente e nelle regioni dell’Oriente prossimo, che spazia dagli aspetti edilizi a quelli relativi ai contesti urbani. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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Morachiello Paolo, Fontana Vincenzo
L'architettura del mondo romano
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2009
Una rassegna completa dell’architettura romana, maestra tanto nel realizzare entità spaziali dalla centralità assoluta quanto nell’aggregarle, nell’evidenziare volumi isolati quanto nel concertarli, nell’assimilare tecniche costruttive quanto nell’inventarle. Dal centro a tutte le regioni e le periferie dell’Impero, questo volume è un itinerario sistematico dell’architettura romana attraverso singole costruzioni e tipologie ricorrenti, dalle più semplici a quelle più complesse. Templi e santuari, fori e archi, residenze urbane ed extraurbane di privati, di governatori e di monarchi, teatri e anfiteatri, circhi e stadi, terme e ninfei, mura e porte urbane, sepolcri e mausolei insieme a ponti, acquedotti e strade si susseguono in queste pagine senza dimenticare le opere più imponenti come i fori di Augusto e di Traiano, il Pantheon e Villa Adriana. Dalla Roma regio-etrusca di legno, tufo, peperino e terracotta alla repubblicana di laterizio e travertino, dall’augustea rivestita di marmo lunense fino all’imperiale e tardo-imperiale di caementum rivestito di marmi esotici, marmorini e mosaici, questo volume, corredato da un prezioso apparato illustrativo e bibliografico, restituisce la ‘magnificenza’ e la complessità dell’architettura antica più nota e ancora sotto i nostri occhi. (Da sito Laterza)
Vedi indiceArchitettura e arte romana - I. Templi e santuari - II. Fori - III. Archi trionfali e onorari - IV. Teatri, «odèia», anfiteatri, circhi e stadi - V. Terme, ninfei e santuari delle fonti - VI. «Domus» e «insulae» - VII. Le «domus» e i «palatia» degli Augusti - VIII. Mura e porte urbiche - IX. Case di «villa»- X. Sepolcri e vie sepolcrali - Appendice - Bibliografia - Fonti e crediti delle illustrazioni - Indice delle città e dei siti
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Biraghi Marco, Ferlenga Alberto (a cura di)
Architettura del Novecento
(Grandi opere)
Torino: Einaudi, 2012-2013
3 volumi: v. 1: Teorie, scuole, eventi; v. 2: Opere, progetti, luoghi. A-K; v. 3: Opere, progetti, luoghi. L-Z
Indice non disponibile
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D'Auria Antonio
Architettura e arti applicate negli anni Cinquanta: la vicenda italiana
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2012
Al centro di questo libro c’è il passaggio decisivo degli anni Cinquanta, il fare e ripensare l’architettura nella temperie del secondo dopoguerra e, contestualmente, l’apparizione sulla scena del design italiano, vale a dire di un prodotto e di un modello di produzione affatto nuovi e fortemente caratterizzanti. Il contraccolpo è costituito dalla riformulazione, sui diversi livelli e versanti disciplinari, del discorso pertinente, tra recuperi e soluzioni di continuità rispetto al ventennio, tra rinascite e antiche inquietudini, infine tra prassi organica alla modernità e riflessione critica. La soglia considerata è il biennio 1949-50, come utile postazione per cogliere i nessi tra le argomentazioni della politica e le responsabilità intellettuali di architetti e ideologues delle nuove forme. Di qui la scelta, certo rischiosa, di un approccio sincronico tale da sventare la facile retroattività sul passato di idee che si sarebbero affermate in seguito e perciò capace, forse, di dar conto della compresenza di eventi progettuali, tutti in un certo momento dotati di futuro. Ne risulta un quadro assai mosso di elaborazioni teoriche sottese e/o generate dai progetti, nella dialettica con la ricezione da parte di un pubblico che, nei termini di una sociologia delle forme artistiche alla Bourdieu, andava costituendosi come tale e che è dunque esso stesso concetto dinamico. In tal senso, la distinzione tra i due campi, quello dell’architettura e dell’urbanistica e quello del design, ha messo in luce con evidenza, tramite il dibattito sulle riviste, l’intersezione fra modo evolutivo (nel campo del progetto architettonico e urbanistico) e modo innovativo (nel campo del disegno industriale). La trattazione si arresta al 1960, anno delle Olimpiadi romane, quando col boom economico l’Italia e i suoi progettisti persero, per così dire, l’originaria spinta ideale. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Benevolo Leonardo
L'architettura nel nuovo millennio
Roma; Bari: Laterza, 2014
Se il ciclo dell’architettura moderna può essere consegnato alla storia, la cultura architettonica può smettere di riflettere su se stessa e riflettere piuttosto sullo scenario fisico mondiale. Il nuovo punto di partenza non deve essere un consuntivo delle esperienze passate, ma un giudizio obiettivo sul loro risultato complessivo: il paesaggio concreto, prodotto di tutti gli interventi avvenuti, delle proposte innovative di ogni genere e delle resistenze contrapposte. Il quadro che ne risulta, ben diverso dai programmi teorici che lo hanno originato, è la base per il lavoro da svolgere nel presente. È per questo motivo che tentare un’analisi ravvicinata dell’attualità architettonica riveste, oggi, un ruolo tanto importante. In questo volume Leonardo Benevolo offre un quadro personale e ragionato delle esperienze più recenti e invita i lettori a riflettere per proprio conto su quel che succede, per inoltrarsi a loro volta nell’ignoto futuro. (Da sito Laterza)
Vedi indicePremessa – I. Il campo dell’architettura alla soglia del secolo XXI – II. L’Europa. Il quadro generale – III. Gli eredi della tradizione moderna europea – IV. Gli innovatori dell’architettura europea – V. I cercatori di novità pazienti e impazienti e le loro prospettive – VI. L’architettura europea alla riprova della pianificazione urbana e territoriale – VII. Le patrie europee fuori dall’Europa – VIII. Il Giappone – IX. I paesi in via di sviluppo – X. Uno sguardo sulle esperienze emergenti nel mondo – Indice dei nomi – Indice dei luoghi
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Petti Alessandro
Arcipelaghi e enclave: architettura dell'ordinamento spaziale contemporaneo
Milano: B. Mondadori, 2007
I territori palestinesi, Israele, Dubai, i vertici dei G8, i centri di permanenza temporanea: un percorso audace che parte dalle trasformazioni del nuovo assetto spaziale per descriverne l'effetto sulle nostre vite. [...] Un avventuroso “viaggio per mare” che, di isola in isola, ci porta alla scoperta di un nuovo ordine spaziale. Dalle meraviglie di Dubai e dei suoi avveniristici ed esclusivi artifici architettonici al doppio regime istituito da Israele nei Territori occupati di Palestina; dall'ipervigilato paradiso turistico di Sharm El-Sheikh ai campi di permanenza temporanea europei; dalle forme di minigoverno separatista delle gated communities nordamericane ai bantustan sudafricani; dalle riserve indiane statunitensi ai sempre più appartati e fortificati vertici dei G8. In questo appassionante libro, Alessandro Petti traccia un originale e ardito quadro dell'assetto spaziale contemporaneo e delle asimmetrie che governano, spesso silenziosamente, le nostre vite. Smentendo le visioni euforiche che promettono da decenni altri mondi possibili, liberati e interattivi, ma anche i catastrofismi di chi si crede a un passo dalla fine del mondo, della storia, della speranza, Arcipelaghi e enclave tenta di guardare dove di solito ci invitano a non guardare, e stabilisce nessi scomodi e politicamente scorretti. Un durissimo atto d'accusa nei confronti di quegli architetti e urbanisti complici di un sistema che tende sempre più a isolare, a disgregare e a rimuovere gruppi e individui considerati «pericolosi, diversi, ridondanti». (Da sito B. Mondadori)
Vedi indicePrefazione di Bernardo Secchi
In forma di introduzione
Al confine tra Giordania e Palestina-Israele
Al confine tra Palestina-Israele e Giordania. Quattro anni dopo…
Sul confine: ragioni di una ricerca
I. FRAMMENTAZIONE
1. Frammentazione dell’ordinamento spaziale contemporaneo
Lo spazio imperiale
Il campo come nomos planetario
Arcipelaghi e enclave
L’ordinamento spaziale medievale europeo
2. L’ordinamento spaziale dei Territori occupati palestinesi
Forme spaziali e forme giuridiche
Dispositivi spaziali e giuridici di governo
Il caso Har Homa, un’isola dell’arcipelago
Il dispositivo del muro
3. Altri territori. Forme di arcipelago
Arcipelaghi turistici (Sharm El-Sheikh)
Le forme di governo privato delle gated community (USA)
Urbanistica off-shore (Dubai)
II. CONNESSIONE-DISCONNESSIONE
1. Flussi e confini
Connessione
Disconnessione
Bypassing
2. Asimmetrica permeabilità dello spazio
Dalle bypass road…
… alle sterile road
Trans Israel Highway
Viaggio da A a B
3. Altri territori. Lo spazio tra arcipelago e enclave
Strade e segregazione razziale (Atlanta)
Bypass freeway (Los Angeles, Toronto, Melbourne)
Cordoni sanitari (Istanbul, Giacarta, Manila)
Ponti e tunnel pedonali (Houston, Texas)
III. SOSPENSIONE
1. Spazi di sospensione
L’esperimento campo e la città
Le origini coloniali degli spazi di sospensione moderni
La città oltre il paradigma inclusione-esclusione
Gli spazi di sospensione come forma di controllo socio-spaziale
2. Tecnologie del controllo
Dispositivi di controllo del territorio e della popolazione
Il dispositivo della demolizione
L’enclave di Nu’man
3. Altri territori. Forme di enclave
Campi per nativi, homeland, città fortezza (Sudafrica)
Riserve indiane come unrecognized territory (USA)
Centri di permanenza temporanea (Europa)
G8: esperimenti di governo globale (Genova)
40
Bossaglia Rossana
L'Art déco
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 1997
Indice non disponibile
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Curatola Giovanni, Scarcia Gianroberto
Le arti nell'Islam
Roma: Carocci, 2001
Le arti islamiche, nella decorazione architettonica come nell’oggettistica, sono intimamente connesse a una visione complessiva del mondo quale risulta dalla lettura del Corano e della Legge. È in particolare alla base di ogni creazione la giustapposizione fra spazio pubblico, rigorosamente non figurativo-realistico, e spazio privato, ove la rappresentazione iconografica è invece assolutamente libera. Essendo quella islamica una civiltà relativamente recente e di grande estensione spaziale e temporale, essa ha naturalmente subito in maniera notevole l’influenze delle grandi culture artistiche precedenti, sempre però interpretandone e trasformandone in chiave originale il linguaggio. Ne derivano opere che ci sono subito familiari e che rilevano uno schema ornamentale equilibrato e maturo, frutto intelligente di una raffinata sensibilità troppo spesso confusa con un banale esotismo. (Da sito Carocci)
Vedi indicePremessa
Parte prima. Cenni introduttivi
1. Le arti figurative e i fondamenti concettuali dell’ideologia islamica
1.1. La società e l’ideologia 1.2. Le fonti e i contatti 1.3. L’originalità musulmana (la scrittura, la geometria, l’arabesco) 1.4. La musica 1.5. Le tematiche 1.6. Gli argomenti Parte seconda. La decorazione architettonica
2. Mosaici Nota bibliografica
3. Pitture murali Nota bibliografica
4. Stucchi
4.1. Mesopotamia 4.2. Egitto 4.3. Maghrib e Spagna 4.4. Iran 4.5. India 4.6. Anatolia 4.7. Asia centrale 4.8. Yemen Nota bibliografica
5. La decorazione architettonica in ceramica invetriata
5.1. L’inserto ceramico 5.2. Le mattonelle 5.3. Il mosaico ceramico Nota bibliografica Parte terza. Gli oggetti
6. Ceramica
6.1. Tecnica 6.2. Mesopotamia 6.3. Egitto e Siria 6.4. Iran 6.5. Maghrib e Spagna 6.6. Anatolia Nota bibliografica
7. Metalli, armi e gioielli
7.1. Metalli 7.2. Armi 7.3. Gioielli Nota bibliografica
8. Miniature, legature e lacche
8.1. Miniature 8.2. Legature 8.3. Lacche Nota bibliografica
9. Tessuti
9.1. Mesopotamia, Egitto e Sicilia 9.2. Iran 9.3. Spagna e Maghrib 9.4. Anatolia 9.5. India Nota bibliografica
10. Tappeti
10.1. Tecnica 10.2. Anatolia 10.3. Egitto e Spagna 10.4. Iran e India 10.5. Caucaso e Asia centrale Nota bibliografica
11. Vetri, cristalli di rocca e giade
11.1. Vetri 11.2. Cristalli di rocca 11.3. Giade Nota bibliografica
12. Avori e legni
12.1. Avori 12.2. Legni
Nota bibliografica
Glossario
Bibliografia
Appendice fotografica
42
Grohmann Alberto
Assisi
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Indice non disponibile
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Bruno Giuliana
Atlante delle emozioni: in viaggio tra arte, architettura e cinema
Milano: B. Mondadori, 2006
Che cos’è la “geografia emozionale”? È questa la domanda cui Giuliana Bruno risponde attraverso le pagine del suo Atlante delle emozioni, un sapiente e avvincente excursus che va dalla geografia all’arte, dall’architettura al design e alla moda, dalla cartografia al cinema, avventurandosi in un paesaggio vario e incantevole nel tentativo assolutamente originale di condensare in un’unica mappa la storia culturale delle arti visive e dello spazio. Vedere e viaggiare – sostiene l’autrice – sono inseparabili, e lo dimostra grazie a un montaggio evocativo di parole e immagini che trasformano il voyeur in voyageur, rivelando che non solo sight (vista) e site (luogo), ma anche motion (moto) ed emotion (emozione), sono irrevocabilmente connessi.Trasportandoci attraverso movimenti artistici, traiettorie storiche e memorie culturali, Bruno dischiude il mondo delle immagini emozionali. Nel farlo, ci parla del lavoro di artisti come Gerhard Richter, Annette Messager, Rachel Whiteread, Louise Bourgeois; di architetti come Daniel Libeskind e Jean Nouvel; dell’opera di numerosi cineasti tra cui Peter Greenaway e Roberto Rossellini, Chantal Akerman e Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini, Wim Wenders e Wong Kar-wai; dell’architettura del cinema e dei suoi precursori: gabinetto delle curiosità, museo delle cere, teatro anatomico, lanterna magica, georama e panorama, design di giardini, vedutismo, le arti della memoria e della mappatura; e dei suoi stessi viaggi in Italia, il paese in cui è nata.L’affascinante e ardito viaggio visivo in cui Giuliana Bruno ci fa da guida propone a ogni svolta viste e interpretazioni inedite. Atlante delle emozioni è una mappa affettiva che ci mette in contatto con i paesaggi mentali e i mondi interiori di quella che l’autrice ha battezzato “geografia emozionale”, una pregnante categoria interpretativa ripresa dagli studiosi di tutto il mondo. (Da sito B. Mondadori)
Vedi indicePrologo
I. ARCHITETTURA
1. Site-seeing: a zonzo per la cine-città
2. Geografia delle immagini in movimento
II. IL VIAGGIO
3. Viaggiare in interni: a “casa” nel cinema
4. Modellare lo spazio del viaggio
III. GEOGRAFIA
5. Architettura d’interni
6. Percorsi tattili: dipinti di vedute e storie pittoresche
IV. ARTE DELLA MAPPATURA
7. Atlante delle emozioni
8. Archivio delle immagini emozionali
V. DESIGN
9. M come mappa: arte, abbigliamento, architettura come Peter Greenaway
10. Cinema e “architexture” museali: digressione con l’Atlante di Gerhard Richter
VI. CASA
11. Vedute da casa
12. Il mio “Viaggio in Italia”
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Fanelli Giovanni, Gargiani Roberto
Auguste Perret
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Vedi indiceI. Oltre lo storicismo – II. alla ricerca di una architettura del calcestruzzo armato – III. Grattacieli e idee di città – IV. Momenti di sperimentalismo formale intorno al rapporto tra strutture e tamponamenti – V. Verso una definizione poetica nella continuità di uno sperimentalismo formale – VI. Il nuovo ordine architettonico – VII. Da Amiens a Le Havre: olimpicità della poetica perretiana – Note – Nota bibliografica – Cronologia delle opere – Bibliografia
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Cornoldi Adriano
Le case degli architetti
Venezia: Marsilio, 2001
Dove altro se non nella propria casa l’architetto cerca di infondere il suo personale senso della vita, la trasposizione della sua più interiore idea dell’abitare, il concetto culturale di luogo domestico? Da Aalto a Bramante a Fuga a Loos a Niemeyer fino a Viollet-le-Duc, Wright e Zumthor; con oltre quattrocento voci che corrispondono ad altrettanti architetti questo dizionario privato, redatto dall’autore coadiuvato da un gruppo di noti studiosi, raccoglie i dati salienti della biografia dei grandi costruttori del passato e di oggi e ne traccia il profilo partendo dall’analisi della loro casa intesa come espressione compiuta di una cultura dell’abitare piuttosto che come esercitazione formale. Il libro consente così di rileggere, attraverso la serie dei luoghi domestici, la storia dell’architettura e offre una chiave inconsueta per avvicinarsi al carattere, alla formazione, alle idee teoriche che stanno alla base, oltre che delle scelte private, anche della produzione complessiva di ogni singolo architetto. Del tutto inedito risulta inoltre il ricco apparato iconografico che illustra le voci: le case sono infatti fotografate al fine di mettere in evidenza i segni che le caratterizzano e i disegni, realizzati a documentazione, sono spaccati prospettici e assonometrici che consentono una migliore comprensione dei luoghi e degli spazi del vivere quotidiano. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
46
da un'idea di B. Paolo Torsello
Che cos'è il restauro?: nove studiosi a confronto
(Elementi)
Venezia: Marsilio, 2005
Per la prima volta più autorevoli esperti si confrontano sulla definizione di restauro in architettura e sui principi che sono oggi a fondamento della disciplina. Il libro compie inoltre un utile e efficace percorso a ritroso, dalle definizioni più attuali alle posizioni dei "maestri" storici che hanno orientato teoricamente le scelte sulle linee interpretative e sugli interventi. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Bonaiuto Marino, Bilotta Elena, Fornara Ferdinando
Che cos'è la psicologia architettonica
(Bussole)
Roma: Carocci, 2004
La psicologia architettonica aiuta a progettare luoghi che promuovono la soddisfazione, il benessere, la produttività degli utenti. Il libro illustra i presupposti scientifici della disciplina, la sua rilevanza per la progettazione e la valutazione ambientale, le sue applicazioni a luoghi residenziali, di cura, di lavoro, di vendita, a musei e ad ambienti per l’apprendimento. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. Nascita e sviluppo della psicologia architettonica/Origini e definizione/I primi studi in Nord America e in Europa/I primi congressi, le prime associazioni e unità di ricerca/Le prime pubblicazioni e riviste/I corsi di dottorato e master/Per riassumere
2. Psicologia e progettazione architettonica/La progettazione sociale/ Problemi, vantaggi e fasi della progettazione sociale/La programmazione/La valutazione post-occupativa/Per riassumere
3. Psicologia e valutazione ambientale/Valutazioni tecniche vs valutazioni ingenue/La valutazione ingenua: appraisal e assessment/ La valutazione ingenua nell’economia e nel marketing/Per riassumere
4. Ambienti residenziali/Che cos’è la soddisfazione residenziale?/Contributi empirici sulla soddisfazione residenziale/Indicatori di qualità urbana residenziale percepita/Per riassumere
5. Ambienti di cura/La progettazione sanitaria centrata sull’utente/Il concetto di umanizzazione ospedaliera/Gli utenti degli ambienti ospedalieri/Effetti dell’umanizzazione fisico-spaziale sulle persone/Per riassumere
6. Ambienti di lavoro/L’ufficio/L’organizzazione dello spazio/I dettagli architettonici/Le finestre/ Condizioni ambientali e comfort/Per riassumere / 7. Ambienti di vendita/Il negozio/Fuori del negozio/Dentro il negozio/Per riassumere
8. Ambienti museali ed espositivi/Il museo e la museografia/L’ingresso/Le aree espositive/Le aree ricreative/Musei virtuali e tecnologie multimediali/Per riassumere
9. Ambienti per l’istruzione e l’apprendimento/La scuola e l’aula di formazione/Il rumore/L’illuminazione e il colore/Dimensioni dell’ambiente scolastico e formativo/Organizzazione spaziale dell’aula/Le pareti all’interno dell’aula/Per riassumere
Bibliografia
48
Pedemonte Enrico, Fornari Gabriella
Chimica e restauro
(Elementi)
Venezia: Marsilio, 2003
Indice non disponibile
49
Trione Vincenzo (a cura di)
Il cinema degli architetti
Monza: Johan & Levi, 2014
Questa è una storia di dialoghi mancati, di approdi differiti. Un’avventurosa vicenda, che non era ancora mai stata ricostruita nella sua ricchezza. Ne sono protagonisti, tra gli altri, Le Corbusier e Walter Gropius, Charles e Ray Eames e Yona Friedman, Bruno Munari e Frank Lloyd Wright, Giancarlo De Carlo e Ludovico Quaroni, Emilio Ambasz ed Ettore Sottsass, Gaetano Pesce e Mario Bellini, Michele De Lucchi e Aldo Rossi, Superstudio e Andrea Branzi. Pur diverse, le loro esperienze sono accomunate da una profonda fascinazione per il cinema, medium moderno per eccellenza, straordinaria “arte di vedere lo spazio”, strumento per aderire alle architetture e per descriverne dall’interno la sintassi e i vuoti, dispositivo per visualizzare la metropoli contemporanea. Poco disposti a misurarsi con le regole dell’industria cinematografica e a cogliere la specificità del linguaggio filmico, gli architetti-registi concepiscono la settima arte come territorio della libertà, geografia in cui muoversi senza rispettare consuetudini e rituali, luogo delle più sfrenate sperimentazioni. Alcuni atteggiamenti sono ricorrenti: urgenza testimoniale, vocazione critica, desiderio di riciclare materiali già girati, slancio visionario, attitudine concettuale. Se Le Corbusier e De Carlo si servono delle immagini in movimento per divulgare presso un pubblico di non specialisti riflessioni teoriche già ampiamente note a studiosi e a professionisti, altri – come Pesce, De Lucchi, Bellini e Branzi – ricorrono a modelli di matrice avanguardistica, sottraendosi alle leggi della discorsività tradizionale e ai dettami della comunicazione classica. Altri ancora usano i video come luoghi nei quali mettere in scena progetti assurdi, impossibili: è il caso, per esempio, di Acconci e Superstudio. In questo originale volume, curato da Vincenzo Trione, incontreremo tanti architetti per i quali il cinema, per riprendere le parole di Giulio Carlo Argan, non è «puro e semplice sistema di conoscenza», ma «sistema significativo di nuova istituzione»: tra le tecniche artistiche, «la più strutturante». (Da sito Johan & Levi)
Vedi indiceIl cinema degli architetti: dialoghi mancati di Vincenzo Trione
Repertorio: fotogrammi scelti
Gli architetti-registi
1. VIto Acconci
2. Emilio Ambasz
3. Archigram
4. Giovanni Astengo
5. Mario Bellini
6. Ricardo Levi Bofill
7. Piero Bottoni
8. Andrea Branzi e Archizoom
9. Livio Castiglioni
10. Aldo Cibic
11. Giancarlo De Carlo
12. Michele De Lucchi
13. Edoardo Detti
14. Carlo Doglio
15. Charles and Ray Eames
16. Yona Friedman
17. Walter Gropius
18. Robert Herlth e Walter Röhrig
19. Rem Koolhaas
20. Ugo La Pietra
21. Le Corbusier
22. Angelo Mangiarotti
23. Carlo Mollino
24. Luigi Moretti
25. Multiplicity
26. Bruno Munari
27. MVRDV
28. Renato Nicolini
29. Roberto Pane
30. Richard Paulick
31. Dominique Perrault
32. Gaetano Pesce
33. Gianni Pettena
34. Piero Portaluppi
35. Paolo Portoghesi
36. Franco Purini
37. Ludovico Quaroni
38. Franco Raggi
39. Walter Reimann
40. Aldo Rossi
41. Ettore Sottsass
42. Albert Speer
43. Stalker/Osservatorio Nomade
44. Nanni Strada
45. Gruppo Strum
46. Superstudio
47. Kenzo Tange
48. Oscar Tusquets Blanca
49. ufo (Unidentified Flying Object)
50. Robert Venturi e Denise Scott Brown
51. Maximilian von Goldbeck e Erich Kotzer
52. Anton Weber
53. Frank Lloyd Wright
Profili biografici
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Romano Mili
Città della letteratura: immagini e percorsi
Bologna: Clueb, 1996
Parigi, Londra, Pietroburgo, Milano, New York, nell’immaginario e nell’esperienza di scrittori e poeti, dal Romanticismo e dal realismo fino alle avanguardie storiche del Novecento: Wordworth, Mercier, Balzac, Dickens, Huysmans, fino a Joyce, Eliot e Doblin. Il volume riunisce in un unico racconto le principali immagini, pagine e voci, sulle città della letteratura. Non più sfondo, ma sempre di più personaggio, luogo d’azione di una storia in continuo divenire, “cosa umana per eccellenza” al cui cospetto però l’uomo sempre più spesso si sente estraneo, straniero a se stesso, la città erompe nella letteratura moderna, fra realtà e visionarietà, con fascino inesauribile. Miraggio e minaccia, la città è luogo esaltante di forme e ritmi sempre nuovi, eppure spazio di nuove patologie, ossessioni maniacali, malinconie. (Da sito Clueb)
Vedi indice- Presentazione. Qualche parola come introduzione
- Il corpo di Parigi: realisti e visionari – Balzac / Baudelaire / Divagazione su E.A. Poe / Rimbaud e Zola / Huysmans
- Luci ed ombre di Londra – Dickens. / Thomson
- Pietroburgo fra mito e realtà – Dostoevskij / Divagazione su H. Melville
- Milano: dalla città della Scapigliatura alla città futurista
- Dallo scrivere al lasciarsi scrivere. Verso la frammentazione. Bibliografia e note. Qualche parola…
51
Augenti Andrea
Città e porti dall'Antichità al Medioevo
Roma: Carocci, 2010
Cartagine, Ostia, Classe; e Marsiglia, Cesarea. E poi Dorestad, Quentovic, Londra, York, Birka... Il libro prende le mosse dai porti del Mediterraneo e dell’Europa, e da qui prosegue per descrivere e analizzare, attraverso lo sguardo dell’archeologo, le trasformazioni delle città e dell’economia tra la tarda Antichità e l’alto Medioevo. Il volume descrive il passaggio dal mondo globalizzato dell’impero romano, dominato dal sistema statale di controllo dei commerci, a quello più frammentato dell’alto Medioevo; da un’economia che individua il suo fulcro nel Mediterraneo a un nuovo circuito degli scambi, il cui baricentro si trova molto più a nord, sulle coste dell’Europa settentrionale. A più di settant’anni dalla pubblicazione dell’opera di Henri Pirenne, Maometto e Carlomagno, il testo fa il punto su alcuni temi toccati dal grande storico, alla luce delle più recenti scoperte dell’archeologia. Un libro pensato come strumento per gli studi universitari, ma utile anche per chi voglia saperne di più su argomenti come la nascita dell’urbanesimo medievale, il rapporto tra città e commerci e, più in generale, la fine del mondo antico e l’inizio del Medioevo. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. Dopo Pirenne: la storia, l’archeologia
Maometto e Carlomagno, un dibattito ancora aperto/Scavare nei porti
2. Gli ultimi porti dell’Antichità e il tramonto del grande commercio nel Mediterraneo
Nascita, sviluppo e fine di un’economia-mondo/In viaggio nei porti del Mediterraneo
3. Nuove città, nuovi porti: l’alto Medioevo
Un’altra geografia/Le città: un atlante/Di cosa parliamo quando parliamo di emporia
4. Commerci e produzione: un mondo interconnesso
La dimensione allargata: il commercio sulla lunga distanza/La dimensione locale: il commercio regionale e interregionale/La produzione artigianale/Uno sguardo complessivo
5. La fine degli emporia
Tempi e modi di una scomparsa/Perché la fine degli emporia
6. Vecchi problemi, nuove prospettive
Quel che resta di Pirenne/Storia e archeologia del mare: le grandi narrative/Nuovi indirizzi di ricerca/Cosa resta da fare: alcune proposte
Bibliografia
Indice dei nomi
Indice dei luoghi
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Papini Massimiliano
Città sepolte e rovine nel mondo greco e romano
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2011
Massimiliano Papini si interroga sul valore e il senso che potevano avere le rovine o i monumenti antichi già nell'antichità. Ci accompagna in un viaggio indietro nel tempo e indaga su momenti e luoghi in cui le rovine hanno avuto un significato particolare. Ad esempio, tra l'VIII e il VII secolo a.C., quella che conosciamo come l'‘età di Omero', i Greci instaurarono un rapporto di distanza e, al contempo, di familiarità con i monumenti funerari dell'Età del Bronzo da tempo abbandonati e riletti in chiave eroica. Nell'estate del 479 a.C. i Persiani distrussero Atene; tornati a casa, gli Ateniesi trovarono uno scenario da incubo, e si tramanda un loro giuramento sul campo della battaglia finale, a Platea, che prevedeva di non ricostruire i templi per lasciarli a reminiscenza delle distruzioni. Quanto stretto potesse essere il rapporto con i luoghi del passato storico ed eroico è poi mostrato da Troia, Urbs capta per eccellenza, che comprendeva in sé due città, la reale e l'immaginaria. Infine, anche i Romani, benché febbrili ricostruttori, dovevano comunque confrontarsi con la visione (da loro assai poco gradita) di monumenti diroccati e di città morte, ai quali talvolta sapevano però attribuire anche una funzione positiva, almeno in chiave consolatoria: al cospetto dei resti urbani era infatti vacuo dolersi per la morte di un caro individuo, e più giovava rendersi conto della piccolezza di sé e del proprio lutto privato. (Da sito Laterza)
Vedi indicePremessa, vii
I. Emblemi di trascorsa grandezza, 3
1. La Grecia degli eroi: un passato lontano, morto e sepolto, p. 3 - 2. Culti sulle
rovine delle tombe micenee, p. 6 - 3. Il mito delle razze in Esiodo, p. 14 - 4. Eroi o
«beati mortali sottoterra» nelle tombe micenee?, p. 20 - 5. L’epica conosce il culto
degli eroi?, p. 24 - 6. Santuari di eroi (Pelope, Odisseo, Menelao, Agamennone)
nell’«età di Omero», p. 27 - 7. Un muro «ciclopico» come un finto rudere?, p. 34
- 8. Gli dèi nuovi abitanti delle rovine, p. 40 - Appendice, p. 46
II. Templi in rovina e memoriali di guerra nella Grecia del V sec. a.C. , 49
1. I templi periscono, i culti no, p. 49 - 2. Atene: «anno zero», p. 52 - 3. Il giuramento
di Platea: templi distrutti come memoriali di guerra, p. 57 - 4. Distruzioni
e ricostruzioni in Attica (e non solo): i dati archeologici, p. 67 - 5. Il teatro della
memoria patriottica, p. 73 - 6. Una statua in cerca di un tempio, p. 85 - 7. Coesistenze
di «nuovo» e «vecchio», p. 91
III. Fine dello spettacolo: il palcoscenico vuoto e le rovine della Grecia imperiale, 95
1. Luoghi deserti e «venditori di ricordi» nella Grecia del II sec. d.C., p. 95 -
2. Una passeggiata a Megalopoli: la fine insita nel principio, p. 99 - 3. Mestizia
urbana, p. 104 - 4. La rivincita della natura, p. 108 - 5. Stamberghe pericolanti,
altro che rovine illustri!, p. 112 - 6. Tutte le case gloriose (e con qualche ammacco)
dell’antichità, p. 116 - 7. Case e stanze nuziali di eroi in rovina, p. 121
IV. I delusi di Troia, città reale e immaginata, 133
1. Tristi rovine: un «flâneur» distratto a Troia, p. 133 - 2. Miraggi di grandezza:
i visitatori delusi di Troia (e non solo), p. 144 - 3. La letteratura come solido
supporto di memoria e la fragilità delle tombe, p. 149
V. Città morenti e deformi rovine nel mondo romano, 158
1. Le morenti città consolatrici, p. 158 - 2. La ruota della fortuna gira (e i Romani
piangono), p. 163 - 3. Parla Pitagora: l’universo e le città si trasformano di continuo, p. 172 - 4. Terremoti e lacrime, p. 178 - 5. Combattere la «deformitas»,
p. 183 - 6. Senza futuro: l’Italia «in ruina», p. 194 - 7. La casa di Romolo, p. 199
- 8. Per concludere: le rovine figurate nell’antichità, p. 201
Abbreviazioni delle riviste, 209
Bibliografia, 213
Tavola cronologica, 264
Referenze iconografiche, 265
Indice dei nomi, 269
Indice dei luoghi, 275
53
Rubino Gregorio E., Teti Maria Adele
Cosenza
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 1997
Una storia urbanistica completa, dalle origini a oggi, di Cosenza, vista come il baricentro di un vasto territorio e perciò inquadrata nella circostante provincia della Calabria Citra. (Da sito Laterza)
Vedi indicePremessa – I. La città «antica»; II. Il classicismo svevo; III. Umanesimo e Controriforma; IV. Il Settecento; V. Dall'età napoleonica alla Restaurazione; VI. Il periodo post-unitario; Note; Cartografia; Referenze fotografiche e iconografiche; Bibliografia; Indice dei nomi; Indice dei luoghi e delle cose notevoli
54
Casiello Stella (a cura di)
La cultura del restauro: teoria e fondatori
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2001
Quando nasce il restauro inteso quale conservazione dell'autenticità dell'opera? Chi ne delinea i presupposti teorici e ne codifica una prassi di cantiere? In questo libro si riflette su problematiche, opere e personaggi che costituiscono i nodi intorno ai quali sono state elaborate le teorie e la pratica del restauro architettonico moderno. A partire dalla fine del Settecento, infatti, i princìpi che vanno via via codificandosi risultano fondativi per il successivo sviluppo del restauro e sono il punto di partenza di concezioni ed esperienze che ancora oggi determinano ogni approccio storico-critico alla base degli interventi sui manufatti architettonici. Ripercorrendo il vivace dibattito che ha visto protagonisti teorici e operatori come Quatremère de Quincy, Viollet-le-Duc, Ruskin, Morris, Riegl, Boito, Beltrami, Giovannoni, Chierici, Brandi e Pane, La cultura del restauro traccia un profilo fondamentale per la storia della disciplina. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
55
Ippolito Lamberto, Peroni Chiara
La cupola di Santa Maria del Fiore
Roma: Carocci, 2007
A cinque secoli dal suo completamento, la cupola di Santa Maria del Fiore, ’ampla da choprire con sua ombra tutti e popoli toscani’, costituisce ancora il simbolo più immediato ed espressivo di Firenze rinascimentale. Generazioni di storici e progettisti si sono misurati con la sua grandiosa struttura, tentando risposte ai molteplici quesiti formali, compositivi e strutturali che essa propone. Questo studio ripercorre la storia della costruzione, dai concorsi banditi dall’Opera del duomo, ai modelli presentati da Brunelleschi e da Ghiberti, alle fasi costruttive fino al definitivo completamento con la messa in opera della lanterna, indagando contemporaneamente l’organizzazione del cantiere, i materiali, le loro tecniche d’impiego e i mezzi di approvvigionamento. Un’attenzione particolare è rivolta agli uomini protagonisti dell’impresa – progettisti, operai, committenti – e alle macchine. Il percorso conoscitivo è arricchito dalla trascrizione di alcuni documenti originali, da un glossario dei principali termini tecnici e da una selezionata bibliografia di riferimento. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. Le premesse storiche, i protagonisti e il programma costruttivo
1. Da Arnolfo a Brunelleschi - 2. La committenza - 3. I provveditori della cupola - 4. Il progetto: criteri di rappresentazione, principi fondamentali e successive revisioni - 5. Aspetti dimensionali e geometrici del progetto
2. Strutturazione dell’insieme e organizzazione delle parti
1. Il raccordo tra cupola e cattedrale: il tamburo - 2. Il settore basamentale - 3. Le calotte e gli sproni - 4. Il settore C1-C2 - 5. Il settore C2-C3 - 6. Il settore C3-C4 - 7. Il serraglio - 8. La lanterna
3. Accorgimenti costruttivi e particolarità strutturali
1. Senza armatura - 2. Il tracciamento - 3. Letti conici e ’corda blanda’ - 4. La spinapesce - 5. Le catene
4. Il cantiere: maestranze, innovazioni tecniche e materiali
1. La manodopera - 2. I luoghi e l’organizzazione del cantiere - 3. I ponteggi - 4. I materiali - 5. Le macchine
5. Conclusioni
1. Gli interventi di completamento - 2. La fortuna - 3. Studi e ricerche
Appendice
56
Irace Fulvio
David Chipperfield
Milano: Electa, 2011
Forte di una formazione canonica all'Architectural Association School e in seguito ai tirocini negli studi di Rogers e Foster l'architetto inglese David Chippefield (1953) si è segnalato alla critica internazionale sin dall'inizio degli anni Novanta con opere realizzate in Giappone e in Inghilterra. In seguito la sua carriera è andata sempre più affermandosi e le doti professionali che Chipperfield dispone gli hanno meritato numerosi incarichi in Europa e negli Stati Uniti. Il critico Fulvio Irace traccia la storia dell'architetto londinese spiegando come il successo di cui Chipperfield gode, anche in Italia, sia giustificato dalla pragmatica discrezione della sua pratica professionale. (Da sito Electa)
Indice non disponibile
57
Fanelli Giovanni
De Stijl
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2006
Vedi indice1. Introduzione all'architettura di De Stijl - 2. Schede - Scheda 1. Robert van 't Hoff, Villa Henny - Scheda 2. Jan Wils (collab. di Th. van Doesburg per il colore), Hotel-Caffè-Ristorante De Dubbele Sleutel - Scheda 3. Gerrit T. Rietveld, Rood-Blauwe Stoel (Sedia rosso-blu) - Scheda 4. Jan Wils, Scuola di danza Gaillard & – Jorissen - Scheda 5. Jacobus Johannes Pieter Oud, Costruzione provvisoria per la direzione del cantiere del complesso residenziale di alloggi semipermanenti Oud Mathenesse - Scheda 6. Theo van Doesburg e Cornelis van Eesteren, Progetti per l'esposizione di De Stijl a Parigi: casa Rosenberg, Maison d'artiste, Maison particulière - Scheda 7. Gerrit T. Rietveld, Casa Schröder - Scheda 8. Jacobus Johannes Pieter Oud, Caffè De Unie (più tardi Den Ouder) - Scheda 9. Theo van Doesburg, Trasformazione degli interni del Cabaret-ciné-bal Aubette - 3. Antologia - 1. (Theo van Doesburg), Presentazione - 2. Jacobus Johannes Pieter Oud, Arte e macchina - 3. 1º Manifesto di De Stijl - 4. Theo van Doesburg, Il significato dell'estetica della macchina per l'architettura e le altre arti - 5. Piet Mondrian, La realizzazione del Neoplasticismo nel lontano futuro e nell'architettura d'oggi (L'architettura concepita come il nostro ambiente totale [non natural]) - 6. Catalogo
della mostra Les Architectes du Groupe de Stijl (Hollande) alla galleria L'Effort Moderne, Parigi 1923 - 7. Theo van Doesburg - Cornelis van Eesteren, Verso una costruzione collettiva - 8. Theo van Doesburg, Verso un'architettura beeldende - 9. Theo van Doesburg, La nuova architettura e le sue conseguenze - 10. Theo van Doesburg, 10 anni di Stijl. Introduzione generale - 4. Dizionario biografico - 5. Guida alla ricerca - 6. Bibliografia ragionata - 7. Itinerario - 8. Glossario - Fonti delle illustrazioni - Indice dei nomi
58
Santangeli Valenziani Riccardo
Edilizia residenziale in Italia nell'altomedioevo
Roma: Carocci, 2011
Il volume presenta una sintesi delle trasformazioni avvenute in Italia nelle tipologie edilizie e nei modi dell’abitare tra la fine del mondo antico, IV-V secolo d.C., e la piena età medievale. Questo periodo è caratterizzato da un completo cambiamento delle strutture residenziali, con la scomparsa delle tipologie edilizie di tradizione antica e il diffondersi, anche all’interno delle città, di strutture di tipo molto semplice, spesso capanne in materiale deperibile (legno, graticci, argilla cruda), insieme a edifici più complessi, in materiali più durevoli, relativi alle classi sociali più elevate, che pure mostrano, per la tipologia edilizia, la disposizione degli spazi abitativi e le tecniche costruttive, un completo distacco dalle tradizioni antiche. È questo un tema che negli ultimi anni è stato oggetto di interesse crescente nell’ambito degli studi medievistici, in particolare nel tentativo di definire quanto, in queste trasformazioni, sia da attribuire all’influsso di tradizioni alloctone (in particolare delle popolazioni germaniche riversatesi in Italia durante l’epoca delle invasioni), e quanto sia invece dovuto ai cambiamenti nella struttura sociale ed economica all’interno del mondo italico, e ugualmente al tentativo di delineare dei contesti regionali omogenei. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. La casa altomedievale. Un tema storiografico
2. L’edilizia residenziale nella tarda antichità
3. Edilizia rurale e in materiale deperibile
4. Le nuove tipologie edilizie: influsso allogeno o tradizione locale?
5. Edilizia urbana di alto livello
6. L’edilizia residenziale nel paesaggio urbano: il caso di Roma
7. Costruttori, materiali e cantieri
8. Edilizia rupestre
9. Abitare nell’altomedioevo
10. Dopo il Mille
Bibliografia
Indice dei luoghi
59
Masiero Roberto
Estetica dell'architettura
(Lessico dell'estetica)
Bologna: Il Mulino, 1999.
Il dodicesimo volume del "Lessico" diretto da Bodei appartiene alla sezione dedicata al sistema delle arti, dove sono già apparsi i testi di Fubini sull'estetica della musica e di Pezzella sull'estetica del cinema, e offre una prospettiva originale e innovativa sull'architettura e il suo statuto estetico. Il primo trattato di architettura è quello del romano Vitruvio, e l'estetica come disciplina autonoma non nasce che nel Settecento, ma si può ragionare di un'estetica dell'architettura anche prima del Settecento e prima dei romani. L'arte di costruire è infatti legata indissolubilmente alla civiltà dell'uomo. Pertanto l'autore prende le mosse dagli albori della civiltà, dalle radici delle parole che serbano il senso primo affidato al costruire, per mettere poi in luce come nel mondo greco si elabori un'idea del bello architettonico legato alla razionalità, e come con Vitruvio venga nobilitata e sistematizzata un'arte in cui si devono fondere stabilità, utilità e bellezza. Dopo aver mostrato come nel Medioevo l'architettura (con il romanico e il gotico) rientri in un universo intensamente simbolico, Masiero esamina il risorgere dei canoni classici con l'Umanesimo e il Rinascimento (Brunelleschi, Alberti, Leonardo, Michelangelo, Raffaello) e segue poi la sempre più intensa riflessione filosofica sull'architettura nel Barocco e nel Settecento, nell'idealismo e nel frammentato quadro dell'età contemporanea. (Dal sito Il Mulino)
Vedi indiceIntroduzione
1. Dal sacro al bello. La sensibilità arcaica
2. Analogia e simmetria. L'età classica da Pitagora a Platone
3. Euritmia e sublimità. L'ellenismo da Aristotele a Plotino
4. L'universo simbolico. Il Medioevo da s. Agostino a S. Tommaso
5. Il nuovo mondo e la Storia. Nascita della Modernità
6. Ragione e sentimento. Tra Empirismo, Sensismo e Illuminismo
7. Abitare lo Spirito nell'Ottocento. L'architettura nelle estetiche idealiste
8. Empatia e ornamento. L'autonomia «scientifica» della forma
9. Avanguardie e restaurazione. Le estetiche architettoniche tra le due guerre
10. Dopo l'Avanguardia, nella democrazia. Le estetiche del consumo
11. Atopia e Nootecnica. Le estetiche della superfluità dal postmoderno a.
Bibliografia
Indice dei nomi
60
Croatto Giorgio, Boschi Antonello
Filosofia del nascosto: costruire, pensare, abitare nel sottosuolo
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2015
Lo sfruttamento del territorio, specie in aree di particolare valore, ha fatto nascere l'esigenza di riformulare gli abituali approcci al progetto. Se lo sviluppo urbano della città diffusa, delle sue infrastrutture, delle sue reti genera sempre più paesaggi compromessi, quali sono le possibili strategie per trasformare, allargare, cambiare l'abituale rapporto tra abuso del suolo e in-utilizzo del sottosuolo? Partendo dall'analisi di precisi ambiti geografici, il volume pone l'accento sulla dicotomia tra esigenze diffuse di sviluppo e rispetto del contesto, sugli aspetti psicologici del vivere sottoterra, sull'utopia e la realtà di un'architettura che può e deve essere risorsa. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
61
Fanelli Giovanni
Firenze
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Vedi indicee la città della quinta cerchia – 4. Il Duecento: un secolo di costruzione urbana – 5. La città comunale fino alla fine del Trecento – 6. Il Quattrocento: riconfigurazione della città medievale – 7. La crisi fiorentina dell’inizio del XVI secolo e nel regime dei primi granduchi – 8. Il Seicento: ampliamenti, ristrutturazioni, variazioni scenografiche delle strutture urbane – 9. La fine dei Medici e la politica dei governi lorenesi – 10. Il periodo, napoleonico e la Restaurazione. I primi interventi di trasformazione della città antica – 11. Dal piano del Poggi per Firenze capitale d’Italia alla distruzione del ‘Vecchio Centro’ – 12. 1890-1940: la perdita della forma urbana – Appendici alle didascalie – Cartografia e vedute generali – Bibliografia – Indice dei nomi – Indice dei luoghi e delle cose notevoli
62
Salzano Edoardo
Fondamenti di urbanistica: la storia e la norma
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2012
Dal piano regolatore agli standard e ai vincoli urbanistici, dai centri storici al paesaggio, dall’edilizia abitativa agli espropri, alla ‘governance’: i temi e i problemi del governo pubblico del territorio analizzati nel loro contesto storico e alla luce del più recente dibattito. (Da sito Laterza)
Vedi indicePremessa - I. La città e il territorio, oggi - II. Dall’esperienza individuale all’esperienza storica - III. Crisi della città industriale e nascita dell’urbanistica moderna - IV. Le basi dell’urbanistica d’oggi in Italia - V. Alcuni aspetti strutturali della città - VI. L’Italia dal dopoguerra alla vertenza per la riforma urbanistica - VII. Tra riforma e controriforma - VIII. Gli anni di Tangentopoli - IX. L’ambiente entra nella pianificazione del territorio - X. Un nuovo contesto - XI. Una nuova pianificazione: dai principi alle leggi regionali - XII. Requiem per la «riforma urbanistica»? - Fonti delle illustrazioni - Indice dei nomi
63
Godoli Ezio
Il futurismo
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2001
Vedi indice1. Introduzione all’architettura del futurismo
2. Schede
Scheda 1. Antonio Sant’Elia, La Città Nuova - Scheda 2. Virgilio Marchi, La città futurista - Scheda 3. Virgilio Marchi, Casa d’arte Bragaglia e Teatro degli indipendenti - Scheda 4. Ivo Pannagi, Casa futurista Zampini - Scheda 5. Fortunato Depero, Architetture tipografiche - Scheda 6. Guido Fiorini, La «Tensistruttura» - Scheda 7. Cesare Augusto Poggi, Progetti d’architetture d’acciaio - Scheda 8. Angiolo Mazzoni, Centrale termica e cabina degli apparati centrali della stazione di S. Maria Novella - Scheda 9. Mino Somenzi - Fernando Spiridigliozzi, La città unica a linee continue - Scheda 10. Franco Costa, Armando Dal Bianco, Nicola Diulgheroff, Fillia, Nicola Mosso, Pippo Oriani, Ugo Pozzo, Mino Rosso, Elia Vottero, Mostra del naturismo in Piemonte
3. Antologia
1. Enrico Prampolini, L’«Atmosferastruttura» basi per un’architettura futurista» - 2. Antonio Sant’Elia, Messaggio - 3. Antonio Sant’Elia, L’architettura futurista. Manifesto - 4. Umberto Boccioni, Architettura futurista. Manifesto - 5. Volt, Del funambolismo obbligatorio o Aboliamo i piani delle case - 6. Vincenzo Fani, Manifesto della Architettura Futurista - 7. Virgilio Marchi, Manifesto dell’architettura futurista, dinamica, stato d’animo, drammatica - 8. Enrico Prampolini, Architettura Futurista - 9. Cesare Augusto Poggi, Architettura Futurista Poggi - 10. Guido Fiorini, La tensistruttura grande invenzione futurista - 11. F.T. Marinetti - Angiolo Mazzoni - Mino Somenzi, Manifesto Futurista dell’architettura
aerea
4. Dizionario biografico
5. Guida alla ricerca
6. Bibliografia ragionata
7. Itinerario
8. Glossario
Fonti delle illustrazioni
Indice dei nomi
64
Poleggi Ennio, Cevini Paolo
Genova
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Indice non disponibile
65
Saggio Antonino
Giuseppe Terragni: vita e opere
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2011
Vedi indicePresentazione di Francesco Tentori – Premessa; I. Uno spirito nuovo; II. Progettare pericolosamente; III. Caposcuola a Milano; IV. Oltre il Razionalismo; V. Il vetro spezzato; Opere; Bibliografia; Indice dei nomi
66
Albanesi Cinzia
I gruppi di auto-aiuto
(Bussole)
Roma: Carocci, 2004
I gruppi di auto-aiuto sono costituiti da un numero limitato di persone che condividono un problema e cercano di aiutarsi a superarlo. A chi e a che cosa servono? Come funzionano? Qual è il rapporto che intercorre tra i gruppi di auto-aiuto e i professionisti della salute? Il volume affronta questi interrogativi offrendo al lettore uno strumento di consultazione semplice e chiaro, che integra aspetti teorici e metodologici e fornisce indicazioni pratiche a coloro che desiderano avviare un gruppo di auto-aiuto. (Da sito Carocci)
Vedi indice1. Cosa sono i gruppi di auto-aiuto
L’evoluzione storica dei gruppi di auto-aiuto/Caratteristiche e tipologie di gruppi di auto-aiuto/Per riassumere...
2. L’attivazione di un gruppo di auto-aiuto
Le premesse per l’attivazione/Da cosa cominciare/Le attività preliminari all’avvio del gruppo/“Condurre un gruppo di auto-aiuto/Per riassumere...
3. Gruppi di auto-aiuto e operatori dei servizi formali
Gruppi con o senza operatori?/I ruoli possibili dell’operatore/Per riassumere...
4. I gruppi di auto-aiuto in Italia
Dove sono e di che cosa si occupano/Esperienze di self-help nella salute mentale/Per riassumere...
Appendice. Alcuni indirizzi utili
Bibliografia
67
Godoli Ezio
Hector Guimard
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2004
Tra i protagonisti dell’architettura Art Nouveau, la figura di Hector Guimard emerge per un talento creativo poliedrico, che pienamente giustifica il titolo di ‘architetto d’arte’ di cui amava fregiarsi, e grazie al quale anticipò linee di ricerca sviluppate poi dalle avanguardie storiche. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Alla scuola di Violet-le-Duc - II. Il Castel Béranger - III. Alla ricerca dello stile - IV. Architetto del Métro - V. Fortuna e declino dello style Guimard - VI. Rinnovamento nella continuità - VII. Tra nostalgia e sperimentalismo tercnologico - Note - Nota biografica - Cronologia delle opere - Bibliografia
68
Bertozzi Marco
L'immaginario urbano nel cinema delle origini: la veduta Lumière
(Serie umanistica. Cinema)
Bologna: Clueb, 2001
I film hollywoodiani di ambientazione urbana realizzati a cavallo tra gli anni Venti e Trenta risentono del dibattito culturale, che, nella stessa epoca, ruota intorno ai pregiudizi sulla metropoli propri dell’ideologia rurale e provinciale. Allo stesso modo, l’immagine della città viene condizionata da eventi di portata storica (la grande crisi economica) e relativi all’evoluzione del linguaggio cinematografico (l’avvento del sonoro). Nella prima parte l’autore tratta il cinema urbano individuando alcuni pecorsi narrativi e tematici, arrivando infine a tracciare una mappa degli spazi metropolitani più rappresentativi. La seconda parte e’ invece dedicata a un’analisi dettagliata di tutti i film che hanno costituito la base della ricerca: dai classici dell’epoca (Luci della città , Piccolo Cesare, ecc.) a pellicole meno conosciute, ma ugualmente importanti per la definizione della città hollywoodiana. (Da sito Clueb)
Vedi indicePRIMA PARTE.
* TEORIE
- I.1 Premesse storiche e culturali.
(I.1.1 Dell’impresa scientifica. / I.1.2 Lo sguardo nuovo della storia. La nuova storia del cinema. L’approccio socio-culturale. “Gli occhi come remi”. / I.1.3 Tracce per la ricerca. L’equilibrio precario fra il dao e l’idea. / I.1.4 Il Project Lumiere. La ricostruzione del corpus. / I.1.5 L’organizzazion del lavoro di visione. / I.1.6 Considerazioni sulla “purezza”.)
- I.2 L’immagnario urbano. Una dimensione sottile fra cinema e architettura.
(I.2.1 Sulle ali dell’immaginario. La prospettiva iconologica. / I.2.2 Della sua dimensione urbana. Urbanistiche sottili. / I.2.3 Seduzioni e fenomenologia di un rapporto complesso. Antinomia fra costruire e decostruire. / I.2.4 Il cinema, architetto suo malgrado. Cine.citta’. La scala architettonica. Scene e balocchi. / I.2.5 Una fonte per la storia delle citta’. grandi citta’, grando immaginari. / I.2.6 Il cinema, o la citta’ immaginaria. Parigi visionaria. Territori della veduta.)
SECONDA PARTE
* ALLA RICERCA DELLE ORIGINI
- II.1 Per una iconografia del vedutismo irbano nel “precinema”.
(II.1.1 La citta’ in camera. “Tutto quello che si fa fuori piazza…”. Paesaggi del rappresentare: arte e “scaraboti”. / II.1.2 Pantascopi per l’Europa. Scatole di sguardi, modelli di progetto. Composizione e punto di vista. Disastri e teatri. / II.1.3 Il fascino della proiezione. Deboli iconografie dell’urbano. E poi le citta’… / II.1.4 Immersi nel Panorama. Del vedere in tondo. Dall’urbs alle battaglie. / II.1.5 Il mondo in rilevo, il mondo profondo. panorami e fotografie “imperiali”. Album di citta’. / II.1.6 Dimenticate cronofotografie. / II.1.7 Citta’ ideali e occhi principeschi. Mirabili prospettive. Dalla veduta di strada alla veduta teatrale. Citta’ infinite. / II.1.8 Modelli. Occhi anamorfici. Liberazione e persistenza. In volo sull’apparenza.)
- II.2 La storiografia cinematografica e il problema dell’invenzione.
(II.2.1 Dei nai e dei giganti. Filogenesi cronofotografica del Cinematographe. / II.2.2 Storie del cinema: frammenti dalla pubblicistica di fine Ottocento. Del vagare editoriale sull’idea di cinema. “La Cinematographe n’est pas…une chose de plaisir”. / II.2.3 La macchina Lumiere: inventare, concretizzare, industrializzare. / II.2.4 Il cinema come invenzione culturale. L’estetica negata. / II.2.5 Fra archeologia e teleologia. Gli scavi documentati. Emergenze e prospettive teoriche. / II.2.6 Storie d’anniversario. Precarie Correspondances.)
TERZA PARTE
* LA CITTA’ LUMIERE
- III.1 Geografie del vedere dinamico.
(III.1.1 Poesia e strategia. Operatore, professione dinamica. Una cartolina dal mondo. / III.1.2 Dinamismi urbani vicini e lontani. Sugli albori di qualche tema. Una famiglia alla stazione. / III.1.3 Monumento/Documento statico. Berlino – Londra via Cinematographe. Guide, piccioni e chasseurs d’images. / III.1.4 Dall’operatore flaneur al cosmonauta cinematografico. Sguardi dal treno. Compenetrazione.)
- III.2 Urbanistiche sottili.
(III.2.1 Sguardi sulla disciplina. Esercizi della visione realista. Vetrine francesi. Giardini anglo-tedeschi. / III.2.2 Scena, quadro, modernita’. premeditazione e imponderabilita’. La presenza porosa. L’effetto della verita’. / III.2.3 Metafore dello spettacolo. La citta’ in scena. La citta’ palcoscenico. Il teatro universale. / III.2.4 La citta’ di Droctfult. Geografie della civilta’: Elisee Reclus e Albert Khan. L’evidenza della visione. Citta’ e civilta’. / III.2.5 Citta’ laboriose. Tecnica, topografia, mentalita’. “Et quel excellent moyen de publicite’”. / III.2.6 Le citta’ dell’ordine. Rappresentazione e potere.)
- III.3 Riflessi.
(III.3.1 Il catalogo come piano, le vedute come strade. Dell’impresa tassonomica. Pensare, ordinare, giudicare. Inventari stradali. / III.3.2 Realismo e veduta urbis. Impressionismi. Fra il racconto e la visione: la citta’. / III.3.3 Anthropos. Folle. La veduta, il passage e l’incanto. / III.3.4 Fra immaginari nel cinema e immaginari nella societa’. Dalle permanenze ai crolli. Italiche brecce. / III.3.5 Dalla veduta al film. Corrispondenza fra film e metropoli. / III.3.6 Le “origini” e “L’autore”. Lumiere autore. / III.3.7 Strabismi e tempi della storia. Il valore delle immagini. Storie finali)
Bibliografia.
Indice dei nomi.
Indice delle tavole.
Resume’.
Summary.
69
Dulio Roberto
Introduzione a Bruno Zevi
(Maestri del Novecento Laterza)
Roma; Bari: Laterza, 2008
Bruno Zevi (1918-2000) è un punto di riferimento e di confronto per chiunque si occupi di architettura. Storico innovatore, critico raffinato, colto divulgatore, polemista acuto, Zevi ha riportato l’architettura e la sua storia al centro del dibattito culturale. Basata su un'indagine documentaria minuziosa, questa Introduzione è il primo studio sistematico che ne ricostruisce la biografia intellettuale, la presenza e il ruolo sulla scena nazionale e internazionale. (Da sito Laterza)
Vedi indicePBRUNO ZEVI
- I. Una formazione originale
- II. Oltre l'architettura
- III. La divulgazione e l'insegnamento
- IV. La storia e il progetto
- V. Il dibattito esteso alla società
- Cronologia della vita e delle opere
- Storia della critica
- Bibliografia
- L'autore
70
Benevolo Leonardo
Introduzione all'architettura
Roma; Bari: Laterza, 2014
Concepita come introduzione storica alla professione di architetto, quest'opera ormai classica - completamente aggiornata nel suo apparato iconografico - rimane indispensabile per chiunque desideri una conoscenza elementare dell'architettura passata e presente. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
71
Fanelli Giovanni, Godoli Ezio
Josef Hoffmann
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2005
Dagli esordi negli anni della Secessione all’epilogo degli anni Cinquanta, la parabola professionale, culturale e artistica di Josef Hoffmann che ha impresso la sua inconfondibile cifra stilistica sulla morfologia architettonica di Vienna, ha formato generazioni di architetti e, con la fondazione di uno dei più prestigiosi centri europei di produzione di oggetti di design, ha promosso il rinnovamento delle arti decorative. (Da sito Laterza)
Vedi indiceCapitolo I Gli anni della formazione e dell’esperienza secessionista – Capitolo II Hohe Warte: alla ricerca di una propria strada – Capitolo III Dal periodo secessionista geometrico al classicismo grafico e atettonico. 1903-1918 – Capitolo IV Continuità e variazioni del pluralismo linguistico tra le due guerre. 1918-1938 – Capitolo V La lunga stagione del declino – Note – Apparati – Bibliografia – Indice dei nomi
72
Clementi Alessandro, Piroddi Elio
L'Aquila
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2009
Indice non disponibile
73
Baldini Lippolis Isabella
L'architettura residenziale nelle città tardoantiche
(Bussole)
Roma: Carocci, 2005
Lo studio delle case tardoantiche permette una visione privilegiata della società e dei suoi modelli, interpretandone le scelte planimetriche e decorative. Le abitazioni sono infatti espressione diretta della cultura del periodo, e consentono un’analisi complementare a quella condotta sugli edifici di carattere religioso. Il libro mette a confronto dati archeologici e fonti letterarie, utilizzando la documentazione disponibile per chiarire il significato delle forme architettoniche in quanto manifestazione di status; si delinea così, attraverso le dimore pubbliche e private, il profilo di una società gerarchica, che si esprime anche nella vita quotidiana per simboli e cerimoniali. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. La dimora urbana/Archeologia, abitazioni e gruppi sociali/Case e palazzi nella capitale d’Oriente/Tipologia e funzione degli ambienti/Pagani e cristiani/Per riassumere…
2. La legislazione tardoantica sull’edilizia privata/La proprietà/La costruzione/L’architettura privata e le regole della comunità/L’approvvigionamento d’acqua e le terme/Gli immobili privati plurifamiliari/Gli aspetti normativi e la società tardoantica/Per riassumere…
3. Le residenze dei vescovi/Le abitazioni episcopali prima della Pace della Chiesa/Il IV secolo/Il V secolo/All’inizio del Medioevo: il VI e il VII secolo/Le case, i palazzi e la ricerca storica/Per riassumere…
Bibliografia
Indice dei luoghi
74
Tentori Francesco, De Simone Rosario
Le Corbusier
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2010
Il volume si apre con un ampio saggio introduttivo che illumina alcuni importanti snodi della riflessione di Le Corbusier, dal rapporto antico-moderno, al concetto di ‘spazio indicibile’, alla pianificazione urbana e territoriale. Dieci schede di lettura illustrano le diverse tappe del suo itinerario professionale e artistico: da architetto essenzialmente dedito all’edilizia abitativa negli anni Venti (tutti i suoi capolavori di quegli anni sono case private, come le famose ville La Roche e Savoye), a teorico della rivoluzione architettonica secondo la formula «architettura in tutto, urbanistica in tutto» (cui fanno riferimento i progetti di pianificazione urbanistica come quelli per San Paolo, Rio de Janeiro, Buenos Aires e Algeri). Completano il volume una ricca antologia di testi teorici e contributi critici, oltre agli altri apparati che contraddistinguono la serie. (Da sito Laterza)
Vedi indice1. Introduzione - 2. Schede - Scheda 1. Casa Citrohan - Scheda 2. Case La Roche e Jeanneret - Scheda 3. La Cité Frugès a Pessac - Scheda 4. La villa Savoye - Scheda 5. Il Centrosoyuz - Scheda 6. Proposte per le città dell'America Latina - Scheda 7. Il Padiglione Svizzeo della Città Universitaria di Parigi - Scheda 8. Algeri - Scheda 9. L'unità di abitazione - Scheda 10. La cappella di Ronchamp - Scheda 11. Chandigarh - 3. Antologia - 1. Amédée Ozenfant, Le Corbusier giudicato da Ozenfant - 2. Marcello Piacentini, Bravo, questo architetto Le Corbusier! - 3. Le Corbusier, La necessità dell'armonia - 4. Le Corbusier, Le Corbusier e Perret - 5. Guido Fiorini, Dedica al Maestro - 6. Pier Maria Bardi, Due settimane da Civis Romanus - 7. Le Corbusier, Tre provvedimenti indispensabili - 8. Le Corbusier, L'uniformità è degli imbecilli - 9. Edoardo Persico, Presentimento di Le Corbusier - 10. Carlo Belli, Oltre il Purismo - 11. Le Corbusier, L'architettura e le arti - 12. Le Corbusier, L'espace indicibile - 13. Giuseppe Samonà, La concezione naturalistica di Le Corbusier - 14. Ernesto Nathan Rogers, Utopia della realtà - 4. Nota biografica - 5. Guida alla ricerca - 6. Bibliografia ragionata - 7. Itinerario - 8. Glossario - Fonti delle illustrazioni - Indice dei nomi
75
Fiore Francesco Paolo
Leon Battista Alberti
Milano: Electa, 2012
La collana AetaMonografie si arricchisce di un nuovo titolo dedicato alla vita e all'opera del grande umanista di origini genovesi Leon Battista Alberti (1404-1472). Francesco Paolo Fiore indaga le radici di pensiero albertiano e guida il lettore in un percorso attraverso l'opera scritta, progettata e costruita del maestro rinascimentale. Autore del trattato sull'architettura De re aedificatoria, realizza un ridotto numero di edifici, dal Tempio Malatestiano a Rimini, alle architetture fiorentine per Giovanni Rucellai, palazzo Rucellai e Santa Maria Novella a Firenze, alle chiese di Sant'Andrea e di San Sebastiano a Mantova. Muore nel 1472. (Da sito Electa)
Indice non disponibile
76
Bairati Eleonora, Riva Daniele
Il liberty in Italia
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2001
Vedi indice1. Introduzione all'architettura liberty - 1.1. Il liberty italiano tra corsi e ricorsi - 1.2. Il modernismo all'italiana - 1.3. Le riviste: strumenti di diffusione e dibattito - 1.4. Il mestiere di architetto - 1.5. La gerarchia delle tipologie - 1.6. Occasioni di incontro e confronto: le esposizioni - 1.7. Occasioni di affermazione professionale: i concorsi - 1.8. Protagonisti e comprimari - 1.9. Morfologia dello stile - 1.10. Per una mappa del liberty in Italia - 2. Schede - Scheda 1. Ulisse Stacchini, Enopolio per l'Unione Cooperativa - Scheda 2. Raimondo D'Aronco, Padiglioni della Prima Esposizione Internazionale d'arte decorativa moderna a Torino - Scheda 3. Giuseppe Sommaruga, Palazzo Castiglioni - Scheda 4. Pietro Fenoglio, Palazzina Fenoglio - La Fleur - Scheda 5. Ernesto Basile, Villino Basile - Scheda 6. Giuseppe Sommaruga, Interventi a Varese e nel territorio varesino - Scheda 7. Giulio Ulisse Arata, Case per i Berri-Meregalli - Scheda 8. Giovanni Michelazzi, Villino Broggi-Caraceni - Scheda 9. Edilizia commerciale: tre negozi fiorentini - Scheda 10. Architettura cimiteriale - 3. Antologia - 1. Camillo Boito, L'Arte Italiana e l'ornamento floreale - 2. Alfredo Melani, L'origine e il proposito dell'Arte Nuova. Lavori in ferro battuto - 3. Leonardo Bistolfi, Davide Calandra, Giorgio Ceragioli, G.A. Reycend, Enrico Thovez, Lo scopo - 4. Alfredo Melani, L'arte nuova e il cosidetto stile Liberty - 5. Raffaele Savarese, Arte Nuova italiana. Il movimento moderno in Sicilia - 6. Enrico Thovez, Nord o Sud? nell'indirizzo decorativo - 7. Lorenzo Mina, Il cemento armato e lo stile nuovo - 8. L'avvenire dell'industria artistica moderna - 9. G. Lavini, L'architettura nazionale - 4. Dizionario biografico - 5. Guida alla ricerca - 6. Bibliografia ragionata - 7. Itinerario - 8. Glossario - Fonti delle illustrazioni - Indice dei nomi
77
Cohen Jean-Louis
Ludwig Mies van der Rohe
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2012
Rimasti a lungo in ombra, la biografia e il metodo di lavoro di Ludwig Mies van der Rohe sono ormai noti, dal suo esordio a Berlino al successo americano che gli consentì finalmente di realizzare le idee maturate nella Germania di Weimar. Questo libro ricostruisce il percorso creativo e concettuale di Mies van der Rohe e il suo contributo all’invenzione di un nuovo spazio architettonico, consacrando il progettista del Seagram Building di New York tra i grandi maestri dell’architettura contemporanea. (Da sito Laterza)
Vedi indiceCapitolo I Mies oggi – Capitolo II I primi cantieri berlinesi (1908-1914) – Capitolo III I progetti teorici per la Großstadt (1918-1924) – Capitolo IV Le fondamenta di un nuovo spazio domestico (1925-1930) – Capitolo V Tra il Bauhaus e il III Reich (1930-1938) – Capitolo VI Chicago e i paradigmi americani (1938-1956) – Capitolo VII Il classicismo dell’ordine industriale (1956-1969) – Note – Apparati – Biografia – Elenco delle opere principali – Bibliografia
78
Fonseca Cosimo Damiano, Demetrio Rosalba, Guadagno Grazia
Matera
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Il volume ricostruisce, sulla base delle evidenze archeologiche, storiche ed architettoniche, le fasi di crescita della città di Matera dalle origini all'età contemporanea, considerando l'evoluzione dell'insediamento, nell'area della Civita e nel territorio pertinente dei Sassi, dalla preistoria al periodo greco-romano e le direttrici di sviluppo del centro storico tra Medioevo ed età moderna. Oltre a un ricco apparato fotografico e cartografico e alle tavole di ricostruzione planimetrica, che evidenziano visivamente le fasi di crescita della città, completa il volume un'ampia bibliografia che contempla fonti edite e inedite e, tra gli studi, i contributi più significativi sulla storia di Matera. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione – I. Il quadro ambientale; II. Insediamenti preclassici e classici nell'area urbana; III. La città medievale (secoli VI-XIV); IV. Lo sviluppo urbano in età aragonese; V. La riqualificazione urbana cinquecentesca; VI. La crisi del Seicento; VII. L'espansione edilizia del Settecento; VIII. L'assetto urbanistico della città dai Borboni alla fine del secolo; IX. La definizione della città contemporanea; X. Il centro antico, i Sassi, il centro storico; Note; Cartografia; Bibliografia; Indice dei nomi; Indice dei luoghi e delle cose notevoli
79
Marconi Paolo
Materia e significato: la questione del restauro architettonico
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Indice non disponibile
80
Del Nord Romano, Felli Paolo, Torricelli M. Chiara
Materiali e tecnologie dell'architettura
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2012
Descrizione
Un testo formativo che per la prima volta mette in evidenza le motivazioni storiche, culturali, tecniche e produttive che stanno alla base delle scelte tecnologiche nel progetto di architettura. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione – I. Funzioni e tecniche costruttive nell’architettura – II. Sistemi ed elementi costruttivi in muratura – III. Sistemi ed elementi costruttivi in legno – IV. Sistemi ed elementi costruttivi in metallo – V. Sistemi ed elementi costruttivi in cemento armato – VI. Le fondazioni di un edificio – VII. Sistemi di copertura – VIII. Il vetro nelle chiusure degli edifici – IX. Sistemi e componenti per partizioni interne e controsoffitti – Schede. Materiali e prodotti – Glossario – Bibliografia – Referenze fotografiche – Gli autori – Indice analitico
81
Gambi Lucio, Gozzoli Maria Cristina
Milano
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Indice non disponibile
82
De Fusco Renato
Mille anni d'architettura in Europa
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2010
Un quadro storico completo e originale dell’architettura europea dal X al XX secolo. Classificate per le loro somiglianze morfologiche, le opere analizzate si dispongono in linee genealogiche che costituiscono una guida preziosa al saper vedere l’architettura. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Il Romanico – II. Il Gotico – III. Il Rinascimento – IV. Il Manierismo – V. Il Barocco – VI. Il Settecento – VII. L’Ottocento – VIII. Il Novecento – Bibliografia – Indice dei nomi, delle opere e dei luoghi
83
De Seta Cesare
Napoli
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2004
Vedi indicePrefazione – Tavole a colori – I. La città greco-romana e l’età paleocristiana – II. L’involuzione urbana nell’alto Medioevo – III. L’età normanno-sveva e l’età angioina – IV. La città aragonese – V. Il viceregno: il piano d’ampliamento – VI. Il viceregno: una nuova dimensione urbana – VII. La metropoli dell’età dei lumi – VIII. Dalla rivoluzione del 1799 alla deriva della dinastia borbonica – IX. Dall’Unità d’Italia alla prima guerra mondiale – Cartografia – Bibliografia – Indice dei nomi – Indice dei luoghi e delle cose notevoli
84
Cantone Gaetana
Napoli barocca
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Un festoso teatro di rituali storici, allestito nelle chiese con ricche cappelle e preziosi altari, nei palazzi con scenografiche scale e ridondanti portali, nelle piazze con nuove facciate, guglie e fontane: questa è la Napoli barocca. Gli architetti si affidano al linguaggio delle macchine da festa e degli allestimenti teatrali per suscitare stupore e «maraviglia». (Da sito Laterza)
Gaetana Cantone racconta lo sviluppo di una cultura architettonica dotata di grande autonomia, che presto si diffuse in altre regioni italiane.
Vedi indiceIntroduzione. Barocco napoletano – I. La trasformazione dei borghi in quartieri – II. Tra Controriforma e Barocco – III. Il caposcuola – IV. Le ricerche sulla pianta centrale – V. Gli sviluppi del segno fanzaghiano – VI. Le macchine della festa barocca – Conclusioni. Necessità, invenzione, allegoria – Referenze fotografiche
85
Cardini Franco, Miglio Massimo
Nostalgia del paradiso: il giardino medievale
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Dalle recinzioni claustrali monastiche sino alle raffinate costruzioni dell'Umanesimo attraverso la lezione musulmana e le esperienze cortesi, il giardino riflette non solo la complessa vicenda storica del nostro Medioevo europeo, ma anche il rapporto sottile tra messaggio filosofico e teologico, da una parte, e concreta esperienza botanica e naturalistica dall'altra. Il giardiniere medievale ripete il gesto creatore di Dio, conosce le norme sapienti che possono piegare la natura per ricreare, se non la realtà, quanto meno l'illusione dell'Eden perduto. Il paradiso terrestre e i Campi Elisi sono gli archetipi, i modelli di una costruzione umana che osa sfidare il limite irraggiungibile dell'eterno, nel sogno paradossale di una natura perfetta e al tempo stesso perfettamente dominata dall'uomo. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione – I. Eredità e risignificazione – II. Alberi e fiori d’Oriente – III. Il giardino cortese e il giardino incantato – IV. Il verziere, l’amore e la morte. Il giardino borghese e la crisi del Trecento – V. Dalla crisi del Trecento all’Umanesimo. L’ordine rifondato – VI. Dagli orti umanistici al giardino rinascimentale – Note – Bibliografia – Referenze iconografiche – Indice dei nomi
86
Trevisiol Robert
Otto Wagner
(Grandi opere. Guida all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2006
Vedi indice1. Introduzione
2. Schede
3. Antologia
4. Cronologia
5. Bibliografia ragionata
6. Guida alla ricerca
7. Itinerario
Fonti delle illustrazioni
Indice dei nomi
87
Bernardi Sandro
Il paesaggio nel cinema italiano
Venezia: Marsilio, 2002
Che rapporto c’è nel cinema tra paesaggio e racconto, tra paesaggio e personaggi, tra paesaggio e sguardo? Che cosa significa guardare un paesaggio? Spesso il cinema classico sceglie o inventa i suoi spazi a uso e consumo delle storie che narra, magari mettendo assieme frammenti di luoghi lontani fra loro. Ma quale ruolo aveva avuto prima il paesaggio? E nel cinema moderno che cosa accade? Diventa sempre più difficile raccontare alla vecchia maniera. L’azione si allenta, i tempi si allungano, il paesaggio sembra assumere il peso di un nuovo personaggio. Lo spazio non obbedisce più alla storia, sembra volere una sua autonomia a tutti i costi. La prima parte di questo libro descrive la funzione trasgressiva che il paesaggio ha spesso avuto nel cinema, e in particolare in quello italiano, tanto da farne una delle esperienze più interessanti del Novecento. Non si tratta solo di estetica, ma anche di etica, perché imparare a guardare è una tappa importante nella conoscenza di noi stessi, del nostro mondo e dei nostri limiti. Lo studio di alcuni film di Antonioni, nella seconda parte del volume, tende a mettere in luce questa duplice valenza del paesaggio. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
88
Tosco Carlo
Il paesaggio storico: le fonti e i metodi di ricerca
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2009
Con una prospettiva interdisciplinare che spazia dalla storia dell’architettura, all’ecologia, alla storia dell’ambiente, Carlo Tosco propone un metodo rigoroso per lo studio del paesaggio rurale.
«Il territorio sotto i nostri occhi è come un ‘libro aperto’ che narra la sua storia e che occorre imparare a leggere e interpretare. Si tratterà sempre d’informazioni lacunose e frammentarie, ma in grado di fornire gli elementi di base per tracciare dei quadri complessivi. Il metodo di ricerca si caratterizza per essere un metodo regressivo, che consiste nel partire dalla configurazione odierna per risalire alle forme del territorio più antiche, con la finalità di comprendere come si è giunti all’assetto attuale, ultimo anello di una lunga catena. L’idea di base è che i paesaggi del passato continuino ad agire sul presente. La loro capacità di azione è dovuta al valore delle rimanenze, all’importanza che le testimonianze antiche continuano a mantenere.» In pagine di sintesi sistematica, un metodo privilegiato per la riscoperta e lo studio del nostro comune patrimonio di memorie e di beni culturali. (Da sito Laterza)
Vedi indicePrefazione. Elaborare un metodo - I. Paesaggio e storia - II. Le fonti e gli strumenti della ricerca - III. Morfologia del paesaggio - IV. Strutture del paesaggio - Note - Fonti delle illustrazioni - Referenze iconografiche
89
De Seta Cesare, Di Mauro Leonardo
Palermo
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2002
La morfologia primo del territorio. L’insediamento punico. La città romana e bizantina. La città islamica: le moschee, le fortezze, i bagni e i mercati. Età normanno sveva e le nuove scelte urbanistiche. Splendore e decadenza durante il regno di Federico II. Le grandi famiglie feudali del XIV e XV secolo. Le attività economiche e la vita culturale nel viceregno aragonese. Il viceregno spagnolo, la Controriforma e lo sviluppo dell'edilizia religiosa. Il riformismo settecentesco. La dominazione sabauda e quella austriaca. Le ville extra-urbane e i giardini. La restaurazione ottocentesca. I moti del ’48 e l'Unità. I nuovi piani. Ernesto Basile e la città dei primi decenni del Novecento. (Da sito Laterza)
Vedi indicePrefazione – 1. Dalle origini alla città bizantina – 2. La città islamica – 3. L'età normanno-sveva – 4. La città dal XIV al XV secolo: dalle grandi famiglie feudali al viceregno aragonese – 5. Il viceregno spagnolo – 6. 1 tentativi del riformismo nel Settecento – 7. L'Ottocento – Cartografia – Bibliografia – Aggiornamento bibliografico – Indice dei nomi – Indice dei luoghi e delle cose notevoli
90
Lucchini Flaminio
Pantheon
Roma: Carocci, 2007
mblema dell’architettura d’ Occidente e modello di ogni edificio a pianta centrale, il Pantheon continua ad occupare le menti di storici e architetti, a quasi duemila anni dalla sua costruzione. Sul prodigio della sua struttura e sugli innumerevoli significati della sua forma restano dubbi nonostante l’immensa mole di indagini e studi. Il testo si rivolge ad appassionati e addetti ai lavori. Fornisce una nuova sintesi di notizie storiche, architettoniche, religiose, seguendo un ordine ’tematico’, secondo gli elementi della composizione dell’edificio. Capitoli specifici vengono dedicati alle fondazioni, alla cupola, alla porta, ai rivestimenti, al cantiere di costruzione. Un’analisi originale dei documenti e della letteratura critica più aggiornata fa sì che si stabilisca un ideale ’corto circuito’ tra antichità e attualità, che è il fine ultimo d’ogni studio di questo tipo. (Da sito Carocci)
Vedi indicePremessa / Il tempio di tutti gli dei / Le fondazioni / Augusteum / Palus Caprae / La piazza / Il pronao / Il fastigio / L’avancorpo / La connessione di pronao, avancorpo e rotonda / La porta / La rotonda / Il muro circolare / Opus caementicium / Ordini / Rivestimenti / Spazio emisferico / La cupola / I gradoni anulari / I cassettoni / L’oculo / Il Pantheon nella storia dell’architettura / Santa Maria ad Martyres
91
Calabi Donatella
Parigi anni venti
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 1997
Questo libro ha due protagonisti: Marcel Poete, uno storico del Medioevo che ha fatto dello studio di Parigi la ragione fondativa di un nuovo ambito disciplinare, e la stessa Parigi, che nei primi decenni di questo secolo ha attraversato uno dei periodi più ricchi di fermenti culturali della sua storia. Infatti, attraverso la biografia di Poete, l'autrice scioglie l'importante nodo della nascita della storia urbana del Novecento. Il volume ricostruisce così quel filo che, lungo tutto il secolo, ha portato dapprima alla teorizzazione di storici (quali Pirenne e Bloch) e di architetti (come Le Corbusier e Giovannoni) fino ai teorici della tipomorfologia (come Aymonino e A. Rossi). (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
92
Bruno Andrea Jr
Percorsi dell'architettura contemporanea
Roma: Carocci, 2006
L’architettura contemporanea è spesso fonte di equivoci e fraintendimenti legati perlopiù alla difficoltà di conoscerne le radici, le motivazioni, i riferimenti e soprattutto i significati. Il testo guida il lettore a compiere una prima ricognizione nell’architettura dal dopoguerra a oggi – da Louis Kahn a Frank Gehry e Daniel Libeskind – attraverso il racconto, in un linguaggio chiaro e scevro da tecnicismi, delle teorie più significative, dei principali protagonisti, delle opere e delle tendenze che si sono rivelate più influenti. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. Le origini/Crisi del movimento moderno o fine del pionierismo?/Frammentazioni territoriali/La svolta di Louis Isadore Kahn
2. Alla ricerca di una nuova architettura/ Utopie, provocazioni, riletture/Robert Venturi e la nascita del postmoderno/Aldo Rossi e L’architettura della città
3. Esperienze collettive, proposte individuali: il sorgere dello star system/ Berlino: progetto IBA/Architetture dall’Oriente: Isozaki, Ando/I percorsi di Mario Botta
4. Tecnologia al servizio dell’architettura: Foster, Rogers, Piano/Norman Foster/Richard Rogers/Renzo Piano
5. Francia, Portogallo, Spagna: tre nuovi maestri,tre diverse declinazioni del contemporaneo/Jean Nouvel/Álvaro Siza Vieira/Santiago Calatrava
6. Linee che si inclinano/Gehry: un nuovo espressionismo/Daniel Libeskind: frammentazione e comunicazione/Verso un’architettura ’griffata’/Bibliografia/Indice dei nomi/Indice dei luoghi e delle opere
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Grohmann Alberto
Perugia
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Indice non disponibile
94
Bianchetti Cristina
Pescara
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 1997
Pescara è una città immobile sulle carte e nello spazio tra il XVI e il XIX secolo; tra Otto e Novecento cresce con un ritmo vorticoso; durante la seconda guerra mondiale è quasi totalmente distrutta e di nuovo ricostruita in tempi rapidissimi. Nei secoli precedenti altri inizi puntuano una storia che, come ogni storia, non è esente da stasi, regressi, perdite di sé. Come sempre, in questa serie, al testo scritto si accompagna un ampio apparato illustrativo. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione – Nota preliminare Prima della modernità; I. Case nella campagna; II. La città racchiusa nella fortezza; III. Quando si è di fronte ad una città?; IV. La dilatazione dello spazio; V. La città e il mare; VI. Case; VII. Una nuova forma urbana; Note; Cartografia; Bibliografia; Referenze fotografiche; Indice dei nomi; Indice dei luoghi e delle cose notevoli
95
De Fusco Renato
Il piacere dell'arte: capire la pittura, la scultura, l'architettura e il design
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2004
Alcune persone giudicano le opere d’arte importanti e di alta cultura solo se risultano noiose e difficili. Questo libro smentisce un simile malinteso intellettualistico: le arti sono tali se procurano piacere. (Da sito Laterza)
Vedi indiceIntroduzione – I. Ciò che accomuna e distingue le arti – II. Capire la pittura – III. Capire la scultura – IV. Capire l’architettura – V. Capire il design – Referenze fotografiche – Indice dei nomi
96
Romano Marco
La piazza europea
Venezia: Marsilio, 2015
Le strade e le piazze costituiscono la sfera collettiva del nostro vivere la città, piccola o capitale che sia. Di queste strade, e soprattutto di queste piazze, è urgente riesumare la nozione, sia per tentare di porre rimedio alle «malefatte» del passato sia per non riprodurle in avvenire. Tassello fondamentale di questo programma è una precisa cognizione del significato delle piazze nella dimensione simbolica della città. Se oggi si tende a riconoscere una piazza soltanto nel suo aspetto materiale - uno spazio racchiuso da una cortina di case -, in realtà ogni singola piazza progettata e costruita nel passato aveva un suo significato, e proprio la familiarità con tale significato le rendeva riconoscibili a tutti i cittadini. In questo saggio Marco Romano si propone di evocare il senso originario delle varie piazze comparse nel corso del tempo: la piazza principale, quella del mercato, il prato della fiera, la piazza conventuale, quella della chiesa, quella dello Stato, la piazza monumentale, lo square, la piazza nazionale. Un compito non facile, perché a quello iniziale si sovrappongono nei secoli molti altri significati. Pertanto il libro non segue il filo rigoroso di una storia, ma diventa un dialogo incessante tra presente e passato, tra testo e immagini, alle quali è affidato il compito di evocare, come semplice traccia, ciascuno di questi sensi stratificati. Un viaggio compiuto - scrive l'autore - «nella convinzione che quel consolidato cuore dello spazio pubblico che è la piazza possa venire ancora oggi rivisitata nella città antica e riproposta nella città moderna. Soltanto conoscendo le intenzioni estetiche che hanno indotto i cittadini delle civitas europee a realizzare nel tempo la varietà delle loro piazze potremo riannodare il filo interrotto della nostra riconoscibilità di europei nel flusso di una continua integrazione: chi verrà ad abitare da noi sarà consapevole del loro significato, ma anche noi, dispersi oggi nel mondo come per secoli i nostri mercanti e i nostri eserciti, sapremo perché siamo cittadini europei e in che cosa consiste il fondamento del nostro esserlo». (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
97
Buccaro Alfredo
Potenza
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 1997
La prima sintesi storica su Potenza che si basa sul recupero e sull'analisi delle fonti. Realizzata da un gruppo di studiosi specialisti nei vari ambiti della storia sociale e urbana, coordinati da Alfredo Buccaro, essa è ampiamente corredata da illustrazioni, grafici d'archivio, restituzioni planimetriche. (Da sito Laterza)
Vedi indicePresentazione di C.D. Fonseca – Introduzione di A. Buccaro; I. Dalle origini alla fine dell'Impero; II. La città medioevale; III. Dal viceregno spagnolo alla fine del Settecento; IV. Da centro di provincia a capoluogo: le trasformazioni nell'Ottocento; V. Il XX secolo; Note; Cartografia; Bibliografia; Indice dei nomi; Indice dei luoghi e delle cose notevoli
98
Gargiani Roberto
Princìpi e costruzione nell'architettura italiana del Quattrocento
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2003
Un saggio innovativo che indaga l’architettura del Quattrocento in Italia in tutti i suoi tipi –chiese, conventi, cappelle, palazzi pubblici e privati, case, ospedali, fortificazioni urbane, rocche e castelli, ponti– privilegiando l’analisi delle tecniche, delle strutture e dei materiali per chiarire i rapporti tra logiche della costruzione e forme ‘moderne’ e ‘all’antica’. (Da sito Laterza)
Vedi indicePARTE PRIMA Costruzione fiorentina al modo di Brunelleschi
I. Cupole e volte - II. Ossatura di pietra serena e muro intonacato a calce bianca - III. Pareti di pietra - IV. Muro «tondo» in conci o in getto e membrature curve
PARTE SECONDA Verso la costruzione «all’antica», da Michelozzo a Rossellino e Alberti
I. Sperimentalismi di Michelozzo - II. L’ordine contro il muro - III. Arcate e colonne «all’antica» - IV. L’ordine della volta a botte e le cupole - V. Architravi di uno o più pezzi
PARTE TERZA Costruire senza l’antico
I. Virtuosismi strutturali a Milano e in Sicilia - II. Venezia e il rivestimento - III. Apparecchiature ornamentali
PARTE QUARTA Gusto «all’antica» e logica costruttiva negli anni Cinquanta e Sessanta
I. Cantieri sperimentali di Rossellino e Alberti - II. Sistemi romani di grandi figure strutturali - III. Costruire «all’antica» - IV. Alberti: verso la costruzione perfetta - V. Evoluzione delle fortificazioni
PARTE QUINTA Nuove forme e soluzioni costruttive a partire dalla metà degli anni Sessanta
I. Urbino e Siena - II. Rivestimenti «all’antica» - III. Variazioni romane e fiorentine delle forme dell’arcata - IV. Variazioni del disegno di colonne e colonnine in più pezzi - V. Volte a botte e cupole
PARTE SESTA Tecniche per strutture e ornamenti a partire dagli anni Ottanta
I. Le strutture delle chiese nel ducato milanese - II. La colonna distaccata dal muro - III. Venezia: oltre il rivestimento - IV. Diversificazione degli elementi nell’unità strutturale - V. Firenze: evoluzioni del costruire brunelleschiano - VI. Ornamenti a stampo - VII. Bozzato, «opus reticolatum», punta di diamante - VIII. Varietà di materiali per arcate con colonne e pilastri
PARTE SETTIMA Vitruvianesimo o scienza del costruire
I. Roma, Milano, Venezia: principi di vitruvianesimo - II. Verso la costruzione «disforme»
Note
Fonti delle illustrazioni
Indici dei nomi
99
Ciacci, Leonardo
Progetti di città sullo schermo: il cinema degli urbanisti
Venezia: Marsilio, 2001
Indice non disponibile
100
Tafuri Manfredo
Progetto e utopia: architettura e sviluppo capitalistico
Roma; Bari: Laterza, 2013
Manfredo Tafuri ripercorre alcune tappe fondamentali della storia dell’architettura e dell’urbanistica moderna per definire realisticamente il ruolo dell’architetto e dell’intellettuale. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
101
Barillari Diana
Raimondo D'Aronco
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 1995
Dall'incontro della tradizione ottomana con la più avanzata ricerca mitteleuropea si sviluppano gli accenti più originali della vicenda architettonica di Raimondo D'Aronco. Sulla base di approfondite e puntuali ricerche in Italia e in Turchia, un volume ricco di dati inediti, informazioni aggiornate e materiali iconografici di grande interesse, che consentono una nuova lettura critica della straordinaria esperienza creativa di questo grande architetto. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Gli anni della formazione – II. D'Aronco a Istanbul: esposizioni, restauri, «revival»; III. Palazzi imperiali e architetture effimere; IV. Modernità del «genius loci» e oltre; V. Epilogo; Note; Apparati; Nota biografica; Cronologia delle opere; Bibliografia; Indice dei nomi
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De Simone Rosario
Il razionalismo nell'architettura italiana del primo Novecento
(Grandi opere. Guide all'architettura moderna)
Roma; Bari: Laterza, 2011
Il dibattito architettonico italiano tra la metà degli anni Venti e gli anni Cinquanta del Novecento, il quadro delle realizzazioni dell'architettura razionalista nei diversi contesti urbani e regionali; le relazioni con la cultura architettonica europea; i principali settori dell'attività professionale nell'edilizia pubblica e privata; le poetiche dei protagonisti di una delle correnti più rappresentative dell'architettura del secolo scorso. (Da sito Laterza)
Vedi indice1. Nel segno del Moderno, 1
1.1. Definizioni, p. 1 - 1.2. Un programma per l’architettura italiana, p. 7 - 1.3. S pirito del tempo, p. 10 - 1.4. Razionalismo, Novecento e Futurismo, p. 12 - 1.5. Opere prime, p. 13
2. Strategie e polemiche, 16
2.1. Corrispondenze europee, p. 16 - 2.2. Politica dell’architettura, p. 18 - 2.3. Il MIAR, p. 21
3. Razionalismo di regime, 25
3.1. La parte di Piacentini, p. 25 - 3.2. Strategia del concorso, p. 26 - 3.3. Razionalismo mediterraneo e «architettura corrente», p. 27
4. Dall’Impero alla Ricostruzione, 34
4.1. Autarchia e scenari di regime, p. 34 - 4.2. Esperienze ultime, p. 39 - 4.3. Punto e a capo, p. 40 - 4.4. Epilogo, p. 48
Scheda 1. L’Italia dei razionalisti, 51
1.1. Trasformazioni, p. 51 - 1.2. Diffusione e influenze, p. 52 - 1.3. Capitali, p. 53 - 1.4. Italia settentrionale, p. 64 - 1.5. Italia centrale, p. 77 - 1.6. Italia meridionale e insulare, p. 80
Scheda 2. «Dalle riviste di tutto il mondo», 84
2.1. Europeismi, p. 84 - 2.2. Affinità elettive, p. 88 - 2.3. Cronache, p. 90 - 2.4. Da S artoris a Persico, p. 94 - 2.5. Un’Europa mediterranea: «Quadrante» e «Prélude», p. 98 - 2.6. Dopo Weimar, p. 100 - 2.7. Oltre il razionalismo, p. 101
Scheda 3. Razionalismo effimero, 103
3.1. Architetture minori, p. 103 - 3.2. La città che si rinnova, p. 107 - 3.3. Integrazione delle arti, p. 110 - 3.4. Esperimenti, p. 112 - 3.5. R appresentazioni e astrazioni, p. 115 - 3.6. Estetica delle strutture sottili, p. 122
Scheda 4. Abitare nel Moderno, 127
4.1. Confronti, p. 127 - 4.2. Economia domestica, p. 130 - 4.3. Figure del Moderno, p. 132 - 4.4. Dimostrazioni, p. 134 - 4.5. Case mediterranee, p. 137 - 4.6. Appartamenti, p. 144 - 4.7. Alloggi e quartieri, p. 159 - 4.8. Presagi per la città di domani, p. 164
Scheda 5. Movimenti moderni, 171
5.1. Politica, modernizzazione e architettura, p. 171 - 5.2. Stazioni ferroviarie e palazzi postali, p. 173 - 5.3. Stazioni marittime, p. 183 - 5.4. Aerostazioni, p. 186
Scheda 6. Architetture per il regime, 195
6.1. R appresentazioni, p. 195 - 6.2. Case di vetro, p. 198 - 6.3. Case per la gioventù, p. 205 - 6.4. Colonie, p. 211
Scheda 7. Poetiche del razionalismo, 222
7.1. Tecnica ed estetica, p. 222 - 7.2. Estetica del cemento armato, p. 223 - 7.3. Primi saggi, p. 224 - 7.4. Modelli, p. 229 - 7.5. Elementi di architettura, p. 233 - 7.6. Nuovi orientamenti, p. 254
Guida alla ricerca, 259
Bibliografia, 265
Indice dei nomi, 277
Indice dei luoghi, 287
103
Marconi Paolo
Il restauro e l'architetto
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2001
Come vanno intesi il valore di autenticità, il concetto di testimonianza storica, la scelta del linguaggio delle aggiunte quando si affronta un restauro? Paolo Marconi si interroga sullo spinoso problema del restauro architettonico schierandosi contro l’impostazione tradizionale della scuola italiana eccessivamente conservazionista a favore di un’ipotesi che vede rivalutati il ruolo e le competenze dell’architetto. Egli è un convinto assertore del fatto che la didattica può perfezionare gli operatori del restauro e documenta i tanti modi con i quali molti paesi europei provvedono alla preparazione e all’aggiornamento dei restauratori. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
104
Portoghesi Paolo
Roma barocca
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Conoscere e scoprire il volto di Roma barocca senza abbandonarsi alla dolcezza evasiva di alcune belle immagini significa ripercorrere una rivoluzione fallita che non ha trasformato ma solo adornato la vecchia città. Eppure lo splendore dell'architettura barocca, la genialità e la libertà delle forme - da S. Ivo alla Sapienza a Trinità de' Monti, da Piazza S. Pietro a Fontana di Trevi - hanno conferito alla città uno dei suoi volti più originali e affascinanti. (Da sito Laterza)
Vedi indiceParte prima Nascita di un nuovo linguaggio - I. Immagine di una città - II. Temi del barocco - III. La politica urbanstica dei papi - IV. La cultura di una città - V. Il contributo della prima generazione - VI. Gian Lorenzo Bernini - VII. Francesco Borromini - VIII. Pietro da Cortona
Parte seconda Consumo di un linguaggio - IX. I testimoni della rivoluzione - X. I Rainaldi - XI. I Longhi - XII. Giovanni Antonio De Rossi - XIII. Antonio Gherardi - XIV. Andrea Pozzo a Roma - XV. Carlo Fontana - XVI. Gli allievi del Bernini - XVII. Alessandro Specchi - XVIII. La scalinata di piazza di Spagna e Francesco De Sanctis - XIX. La tradizione artigianale agli inizi del Settecento - XX. Giuseppe Sardi - XXI. Filippo Raguzzini - XXII. Gabriele Valvassori - XXIII. Carlo De Dominicis - XXIV. Gli allievi di Carlo Fontana - XXV. I restauri delle basiliche e i loro autori - XXVI. Gregorini e Passalacqua - XXVII. Nicola Michetti e Gaetano Chiaveri - XXVIII. Ferdinando Fuga - XXIX. Nicola Salvi e il problema della fontana di Trevi - XXX. Alessandro Galilei e Luigi Vanvitelli - XXXI. Gli epigoni del linguaggio barocco - XXXII. Conclusione - Bibliografia - Indice degli architetti e delle loro opere - Indice dei nomi, dei luoghi e delle illustrazioni
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Rossi Piero Ostilio
Roma: guida all'architettura moderna: 1909-2011
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2012
Il più completo repertorio dell'architettura e dell'urbanistica di Roma moderna. Una guida per rintracciare e conoscere le singole opere e, insieme, una storia dello sviluppo complessivo della città. Il libro costituisce un percorso attraverso l'architettura contemporanea organizzato secondo un repertorio in cui si succedono 273 schede, ordinate cronologicamente, per interpretare la complessità e l'eterogeneità dei fenomeni urbani. Le schede, rivedute e ampliate in questa nuova edizione, illustrano quanto concretamente è stato costruito o modificato a Roma dagli inizi del Novecento a oggi. Una struttura che rappresenta il punto di forza dell'opera perché riesce a collocare le singole architetture nel complesso e tormentato sviluppo della città. Il volume si arricchisce della presenza di più di 50 nuove schede che riguardano edifici realizzati nel corso degli ultimi dodici anni. Tra questi, l'Auditorium Parco della Musica, la sede del MAXXI, la chiesa di Dio Padre Misericordioso, il Museo dell'Ara Pacis, la Sala d'esposizione nel Giardino Romano dei Musei Capitolini, la nuova Stazione Tiburtina, la Biblioteca dell'Università Lateranense, l'ampliamento del MACRO e la nuova Bibliotheca Hertziana. Si tratta di progetti spesso firmati da architetti stranieri di fama internazionale che da alcuni anni sono coinvolti nella realizzazione di opere pubbliche di grande importanza per la città. Tra le schede spicca quella dedicata al nuovo Piano Regolatore di Roma approvato nel 2008. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
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Insolera Italo
Roma: immagini e realtà dal X al XX secolo
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Vedi indiceIntroduzione - Parte I. L’immagine della città nelle raffigurazioni anteriori al 1748 - 1. Gli elementi emergenti tra Medioevo e Rinascimento - 2. Roma tra Riforma e Controriforma - 3. La città durante la Controriforma - 4. La formazione della capitale dello Stato della Chiesa - 5. Centri e periferie nella città del Seicento - Parte II. La documentazione della città nella cartografia successiva al 1748 - 1. La pianta di Giovanni Battista Nolli, 1748 - 2. La - città dei papi di fronte all’Europa - 3. Roma tra Settecento e Ottocento. Goetke e Stendhal - 4. Restaurazione ed espansione tra Pio IX e il Regno d’Italia - 5. Pianificazione e conoscenza nella Roma del XX secolo - Cartografia - Bibliografia - Indice dei nomi - Indice dei luoghi e delle cose notevoli
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Cometa Michele
Il romanzo dell'architettura: la Sicilia e il Grand Tour nell'età di Goethe
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 1999
Il libro disegna con grande originalità e ricchezza di riferimenti una mappa degli incontri e delle intersezioni che durante l'età di Goethe hanno segnato la formazione dell'architettura tedesca da Winckelmann a Schinkel. Essi passano tutti immancabilmente per il Sud Italia e in special modo per la Sicilia, la cui riscoperta settecentesca segna indelebilmente la cultura estetica tedesca e il magistero dello stesso Goethe. Questa tappa fondamentale del Grand Tour – ossia del viaggio di formazione culturale e umana che i giovani europei delle migliori famiglie intraprendevano nel Settecento (e oltre) – fu la palestra e l'utopia dell'architettura moderna, il luogo insomma dove essa si venne formando e maturò i suoi ideali. Attraverso il confronto con l'architettura meridionale, nella sua duplice tipologia: magno-greca o normanno-sveva, si è formata la coscienza artistica e professionale delle grandi figure dell'architettura tedesca del Sette e Ottocento – oltre Winckelmann e Schinkel, Gentz e Weinbrenner, Hittorf e Klenze, i fratelli Boisserée e Moller, Gärtner e Semper, Hirt e Hessemer, e altri ancora. (Da sito Laterza)
Vedi indicePrefazione – I. L'eredità di Winckelmann; II. Dall'immaginazione al rilievo; III. L'architetto-archeologo; IV. Duplicità del classico; V. Da Berlino a Selinunte; VI. «Ex oriente lux»; Note; Bibliografia; Elenco delle illustrazioni; Indice dei nomi; Indice dei luoghi
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Benevolo Leonardo
San Pietro e la città di Roma
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2004
La storia dell’epico cantiere di Bernini, dell’impresa straordinaria di integrare nella città la nuova Basilica di San Pietro. Il risultato non è solo un monumento famoso in tutto il mondo ma la trasformazione di una parte rilevante di Roma, che si è ripercossa sulla città e sul suo ruolo nella cultura italiana e del mondo. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Critica e progetto. La necessità di un discorso unitario – II. La rifinitura della basilica – III. La definizione dei collegamenti urbani – IV. Lo sventramento novecentesco e gli indirizzi di un possibile restauro urbano di Borgo – Nota bibliografica
109
Abbate Francesco Michele, Di Resta Isabella
Sant'Agata dei Goti
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia. Dossier)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Vedi indicePresentazione – Introduzione di Cesare De Seta – I. Analisi territoriale ed urbana di Isabella Di Resta – II. La civiltà artistica di Francesco Abbate – Bibliografia essenziale
Indice dei luoghi, 287
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Aymonino Carlo
Il significato delle città
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2001
Qual è il significato delle città oggi, da un punto di vista architettonico? Attraverso campionature storiche che chiariscono le modificazioni avvenute nel tempo si capiscono i condizionamenti materiali - la struttura della proprietà, i modi di produzione, le politiche - che sottostanno alle forme architettoniche
L’analisi delle città come fattore determinante delle scelte e dei problemi cui gli architetti sono chiamati a rispondere è il nucleo intorno al quale l’autore costruisce il suo percorso di lettura. Dall’individuazione degli episodi e dei protagonisti che hanno segnato l’inizio dell’architettura moderna alla morfologia urbana, dalle relazioni tra i servizi e le attrezzature al progetto, dalla formazione del concetto di tipologia alla testimonianza dei monumenti, il libro argomenta cosa si intenda per città e si chiude con gli ultimi interventi sul centro storico di Roma. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
111
Dirindin Riccardo
Lo stile dell'ingegneria: architettura e identità della tecnica tra il primo modernismo e Pier Luigi Nervi
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2010
Cogliere forme nei prodotti della tecnica, soprattutto in quelli dell’ingegneria strutturale, percepirli e valutarli in termini estetici, sono per noi azioni spontanee, immediate. È un automatismo sorprendente, se si pensa alla radicale alterità che fino all’inizio del Novecento opponeva quasi universalmente arte e tecnica, cultura umanistica e civiltà industriale. Il modo in cui oggi le realizzazioni della tecnica appartengono al mondo delle cose dipende da una diversa situazione di pensiero, che è stata essenzialmente determinata dalla cultura del modernismo architettonico. Questo saggio descrive un assestamento culturale e offre una duplice prospettiva. Seguendolo nel suo sviluppo, esso permette di ripercorrere la complessa elaborazione che causa un’espansione dell’arte e dell’architettura, l’ampliamento del dominio estetico in cui è inscritta la nostra visione della tecnica e dei suoi prodotti. Ma la prospettiva può essere invertita e l’osservazione può iniziare dallo studio monografico cui il libro approda: qual è la sostanza culturale di Pier Luigi Nervi? Nervi incarna il compimento della vicenda che viene descritta: egli è, a livello internazionale, il primo ingegnere le cui opere nascano anche come espressione d’arte, nella ricezione della critica come nelle intenzioni del progettista. A partire da questo punto, si può allora andare a ritroso nel percorso del volume, ritrovando il contesto (europeo e nazionale) che ha generato l’ingegnere-architetto Nervi e che solo consente di cogliere il significato della sua figura. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Beltramo Silvia
Stratigrafia dell'architettura e ricerca storica
(Bussole)
Roma: Carocci, 2009
Perché gli architetti dovrebbero utilizzare come metodo di studio l’analisi stratigrafica? Quale contributo può apportare quest’ultima alla ricerca storica? È possibile estendere la lettura stratigrafica ad ambiti più ampi, come quello territoriale e urbano? Il testo fornisce gli strumenti utili per affrontare un’indagine su edifici antichi e architetture moderne che presentino una successione di fasi e di interventi costruttivi. La stratigrafia può essere impiegata per studiare tutti quei casi in cui è leggibile una presenza pluristratificata di azioni naturali o antropiche, dalle strutture a carattere monumentale all’architettura rurale, ai centri storici, alla trama del paesaggio antico. (Da sito Carocci
Vedi indiceIntroduzione
1. Che cos’è la stratigrafia?
La stratigrafia geologica/La stratigrafia archeologica/La stratigrafia applicata all’architettura/La dimensione territoriale e urbana
2. Sviluppi del metodo stratigrafico
Ricerche in Europa/Orientamenti e prospettive in Italia
3. Un metodo per molte discipline
Stratigrafia e restauro/Stratigrafia e pianificazione urbana/Stratigrafia e storia dell’architettura
4. Analisi del costruito
Macrostratigrafia e microstratigrafia/La sequenza costruttiva/Diagramma stratigrafico delle murature/Cronologia relativa e assoluta
5. Datazione dell’edilizia storica: metodi diretti e indiretti
Le datazioni dirette/Le datazioni indirette
6. L’analisi delle murature
Le murature/Criteri di catalogazione
Appendice. Presentazione di due casi studio
Bibliografia
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Gargiani Roberto, Lampariello Beatrice
Superstudio
(Grandi opere. Gli architetti)
Roma; Bari: Laterza, 2010
La prima monografia completa di una delle più celebri avanguardie dell’Architettura Radicale. 1966, nasce a Firenze Superstudio. Il gruppo, formato da giovani laureati, si distingue subito nell’ambito delle neo-avanguardie europee e raggiunge un riconoscimento internazionale con la mostra “Italy: The New Domestic Landscape” al MoMA di New York nel 1972. Le sue opere diventano fonte di ispirazione per gli architetti contemporanei più noti, da Rem Koolhaas a Zaha Hadid. Il volume ripercorre quanto prodotto da Superstudio nel campo del design e dell’architettura attraverso documenti inediti e testimonianze degli stessi membri del gruppo. Le opere, esaminate secondo un ordine cronologico e tematico, comprendono l’intera produzione del gruppo, nel contesto culturale degli anni Sessanta e Settanta, dai progetti scolastici agli oggetti, al Monumento Continuo, gli Istogrammi di Architettura, la Supersuperficie, le 12 Città Ideali. Con questa straordinaria attività, Superstudio ha creato un racconto appassionante, scritto con disegni, fotomontaggi e storyboard, e dedicato al destino dell’architettura, alla sua imminente dissoluzione, agli invisibili meccanismi di controllo degli individui messi in atto nelle città all’origine dell’era dell’elettronica e della globalizzazione. (Da sito Laterza)
Vedi indiceCapitolo 1: Metodi di composizione Pop
Capitolo 2: Ricerca del «Disegno Unico»
Capitolo 3 Architettura e città invisibili
Apparati
Note biografiche dei componenti di Superstudio
Nota sull’attività di Superstudio
Opere di Superstudio
Bibliografia
Indice dei nomi
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Petrilli Amedeo
Il testamento di Le Corbusier
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2001
Il libro si rivolge a chi vuole nuovamente porsi delle questioni di fondo su Venezia e sul suo destino e riflettere sugli obiettivi e sulle scelte che gravitano intorno alla città che Le Corbusier aveva sempre assunto come il modello di riferimento per l’urbanistica contemporanea.
Scritto da uno degli architetti che lavorò nell’atelier aperto da Le Corbusier a Venezia per completare la fase conclusiva del progetto per il nuovo Ospedale civile della città - mai realizzato - , il libro è una testimonianza di prima mano sulla genesi, lo sviluppo e le vicende legate alla storia di un progetto che dalla critica è stato più volte definito come il testamento del grande architetto. Petrilli non si limita tuttavia all’analisi del solo progetto ma lo colloca nel più ampio profilo dell’opera di Le Corbusier ripercorrendone le idee che egli aveva su Venezia (già visitata una prima volta nel 1907), sull’organismo in rapporto alla città e sulla continuità di alcuni temi centrali della sua architettura. Il volume comprende anche una lung a intervista inedita a Guillaume Jullian de la Fuente, l’architetto cileno che attualmente vive a Boston negli Stati Uniti e che lavorò con Le Corbusier dalla metà degli anni cinquanta contribuendo anche al concepimento e alla stesura del progetto per l’ospedale di Venezia.
Amedeo Petrilli si è laureato in architettura alla fine degli anni sessanta; nel 1965 entrò nell’atelier che Le Corbusier aveva aperto a Venezia per completare il progetto dell’ospedale. Ha continuato poi la sua esperienza a Parigi nell’atelier di Guillaume Jullian de la Fuente e, a metà degli anni settanta, ha aperto uno studio a Como. Autore di scritti sull’architettura contemporanea, è stato vicedirettore della rivista Spazio e società. Ha insegnato alla University of Pennsylvania a Filadelfia, ha tenuto lezioni all’Ecole Polytechnique di Losanna ed è stato visiting critic in molte università americane. Attualmente svolge la sua attività professionale a Milano. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Comoli Mandracci Vera
Torino
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2010
L'invenzione e la fortuna della città-capitale come modello urbanistico e barocco. L'architettura di Juvarra e le ristrutturazioni urbanistiche del Settecento. Il periodo napoleonico. Le «grandes places» della Restaurazione. Il «Piano d'ingrandimento della Capitale» (1850-1852) tra cultura urbanistica e strategia militare. Il trasferimento della capitale (1865) e la costruzione di una nuova identità. La città tra Ottocento e Novecento: da capitale politica a capitale industriale. (Da sito Laterza)
Indice non disponibile
116
Petrilli Amedeo
L'urbanistica di Le Corbusier
(Saggi. Polis: architettura e urbanistica)
Venezia: Marsilio, 2006
Le grandi intuizioni sulle trasformazioni dello spazio contemporaneo sono il ?lo conduttore di questo libro dedicato al pensiero urbanistico di Le Corbusier che ne percorre la lunga esperienza progettuale. Dai primi viaggi di studio ai progetti per Rio e Buenos Aires, dal piano di Algeri alla proposta per Manhattan, dalle molteplici ricerche teoriche alle concrete de?nizioni formali e spaziali.
Così scriveva Le Corbusier già nel 1946: «L’urbanistica è l’espressione, rappresentata nelle opere dell’ambiente costruito, della vita di una società. Di conseguenza, l’urbanistica è lo specchio di una civiltà. Non si tratta di una scienza limitata, troppo strettamente specializzata e speci?catamente tecnica, ma di una manifestazione di saggezza che si propone come oggetto ed effetto di discernere i ?ni utili ed enunciare i programmi corrispondenti». Una riflessione sulla «saggezza» necessaria all’urbanista e allo studioso è la ragione più profonda che ha suggerito all’autore, allievo e collaboratore nell’atelier veneziano di Le Corbusier, di percorrerne la vasta e signi?cativa attività chiudendo il libro con un «diario» indiano scritto a Chandigarh, capitale del Pujab, una delle più signi?cative realizzazioni del maestro. (Da sito Marsilio)
Indice non disponibile
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Fabiani Fabio
L’urbanistica: città e paesaggi
Roma: Carocci, 2014
Dalla nascita delle città-stato nel corso dell’VIII secolo a.C., con uno sguardo alle diverse aree del Mediterraneo, il volume segue lo sviluppo delle città cercando di sottolineare tratti comuni e differenze, continuità, rotture e contaminazioni, mentre sullo sfondo si muovono vicende contingenti e processi storici di lunga durata. Attraverso quasi millecinquecento anni si tratteggiano così i volti dei centri urbani fi no alla costituzione dei regni romano-barbarici tra v e vi secolo d.C., alle soglie del Medioevo. La pianificazione della città e del territorio, la loro difesa, l’organizzazione degli spazi pubblici e privati e la gestione delle risorse sono analizzate nei loro elementi costitutivi, con una particolare attenzione alle relazioni topografiche e funzionali che legano tra loro le varie parti, con l’obiettivo di ricomporre la complessità dei paesaggi antichi. (Da sito Carocci)
Vedi indiceIntroduzione
1. Pianificare la città e il territorio
1. La forma della città
2. La forma del territorio
Riferimenti bibliografici
2. Proteggere la città
1. Le mura e le porte
2. I sistemi difensivi del territorio
Riferimenti bibliografici
3. Organizzare gli spazi pubblici e privati
1. I luoghi della vita civile, politica e amministrativa
2. Lo spazio del sacro
3. Le strade e le fogne
4. L’approvvigionamento idrico
5. L’igiene della città e degli abitanti
6. I luoghi dello spettacolo
7. I quartieri abitativi
8. I quartieri commerciali e artigianali
9. La città dei vivi e la città dei morti
Riferimenti bibliografici
4. Organizzare il territorio e le sue risorse
1. Il suburbio
2. I santuari extraurbani
3. Le fattorie e i villaggi
4. I boschi e le paludi
5. Le manifatture ceramiche
6. Le cave e le miniere
Riferimenti bibliografici
5. Collegare città e territori
1. La città, nodo delle comunicazioni
2. Le infrastrutture viarie
3. Le vie d’acqua
8 4. Porti marittimi e fluviali
Riferimenti bibliografici
Fonti classiche citate
Bibliografia
Indice dei luoghi
Indice dei nomi
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Benevolo Leonardo, Boninsegna Paolo
Urbino
(Grandi opere. Le città nella storia d'Italia)
Roma; Bari: Laterza, 2000
Vedi indiceParte prima. Urbino e il mondo - Parte seconda. Storia della città I. La città romana - II. La città comunale. - III. La signoria - IV. Il dominio pontificio - V. La modernizzazione nel secolo XIX - Cartografia - Bibliografia - Indice dei nomi - Indice dei luoghi e delle cose notevoli
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Borsi Franco, Portoghesi Paolo
Victor Horta
(Grandi opere)
Roma; Bari: Laterza, 2002
Il grande architetto belga che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento fu tra i creatori del Liberty e i massimi promotori del movimento moderno. Equilibrio classico della composizione e dinamismo della costruzione si fondono in una esuberante fantasia decorativa che riesce a imprimere ai nuovi materiali edilizi – ferro e cemento – forme e ritmi originali. (Da sito Laterza)
Vedi indiceI. Significato di uno stile (Paolo Portoghesi) - II. Il linguaggio di Horta (Paolo Portoghesi) - III. La formazione (Franco Borsi) - IV. L’opera di Horta (Franco Borsi) - V. Gli interni di Horta (Franco Borsi) - VI. Horta nella cultura moderna (Paolo Portoghesi) - Cronologia - Bibliografia sommaria
120
Tentori Francesco
Vita e opere di Le Corbusier
Roma; Bari: Laterza, 2007
Dall’architettura e pianificazione urbana all’industrial design e alla grafica, dalla pittura alla scultura, dalla critica alla letteratura e alla poesia. Le Corbusier ha vissuto probabilmente tutti i miti, le esperienze culturali, le illusioni della contemporaneità. Tentori offre una ricostruzione unitaria della produzione di Le Corbusier, cogliendo i nessi fra i diversi aspetti e momenti di un maestro che ha sperimentato valori e aperture culturali tra i più entusiasmanti del nostro tempo. (Da sito Laterza)
Vedi indicePremessa alla nuova edizione - Avvertenza - Introduzione all’edizione del 1986 - Le radici 1887 - 1907 - L’osservazione del reale 1907 - 1917 - Cittadino di Parigi 1917 - 1929 - Cittadino del mondo 1929 - 1947 - La grande maturità 1947 - 1965 - Postfazione all’edizione del 1999 - Illustrazioni - APPENDICE. Purismo di Le Corbusier - Le Corbusier: in Francia il mio nome fa paura ma io costruisco nel mondo intero - intervista di Michel Ragon - Indice dei nomi e delle cose notevoli