Informazioni economiche

L'investimento diretto all`estero
 
 
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Indice

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Tra i movimenti internazionali di capitali una parte consistente, accanto ai prestiti internazionali, è rappresentata dagli investimenti diretti all'estero. In questo caso i flussi di investimento riguardano l'acquisizione da parte di un'impresa di una quota signifivativa di un'altra impresa che si trova in un altro stato. Più precisasmente: "[...] flussi internazionali di capitali attraverso cui un'impresa di un paese crea o espande una propria filiale in un altro paese." (KRUGMAN-OBSFELD, 2003). Non si tratta solo di trasferire risorse ma di acquisire un vero controllo sull'impresa cui è erogato il finanziamento. E' convenzione accettata che questo controllo corrisponda a quote supeirori al 10% del capitale. In questo caso l'impresa controllata diventa filiale di una multinazionale estera.

Una definizione più analitica è la seguente:

"L'investimento diretto estero denota l'esportazione di capitale produttivo, non di prestito, da uno stato all'altro. Include anche l'esportazione di capitali allo scopo di costituire filiali di JOINT VENTURE COMPANIES, per fusioni ecc., ed è collegato alla formazione di multinazionali (transnational corporations). Di norma è identificato dal possesso di almeno il 10% del capitali di una società e riguarda iniziative che debbano durare almeno un anno. I prestiti tra una filiale e la casa madre vengono considerati investimento diretto estero. IDE costituiscono una delle maggiori componenti di CAPITAL ACCOUNTS della bilancia dei pagamenti di una nazione."(MILIOS-HARVEY, in P.A. O'Hara (editor), "Enciclopedia of political economy", Routledge, 1999).
Copyright 2005-2006: Laura Ballestra, Piero Cavaleri
 
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