Informazioni sulla circolazione stradale in Italia

Conclusioni
 
 
  
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Indice


CONCLUSIONI

 

 

     

        Negli ultimi decenni, nei paesi sviluppati del cosiddetto primo mondo, la società ha conquistato obiettivi di ordine sociale, economico,   tecnologico,  scientifico che     hanno favorito un   diffuso benessere, con conseguente innalzamento della qualità della vita. Ma l’ottenimento di tali risultati, in più d’un caso, ha richiesto e richiede dei prezzi altissimi visto che ai successi, per così dire, "materiali" non sempre è seguita una crescita di tipo morale.

Nel nostro Paese, il boom economico, registratosi nel corso dei primi anni ‘60, tra le altre cose ha portato ad una diffusione di auto e moto come beni di massa, ma a questo evidente desiderio di mobilità non ha fatto seguito un adeguato potenziamento delle infrastrutture varie, né ci si è preoccupati di porre l’attenzione sulla crescita delle coscienze. Ed i numeri che caratterizzano questo nostro tempo e riferiti alle vittime di incidenti, ai problemi del traffico e dell’inquinamento stanno lì a testimoniarlo. Queste semplici e banali considerazioni ci hanno spinto a realizzare e a riproporre,nel tempo,un percorso educativo sull’Educazione Stradale, convinti altresì del fatto che occorre intervenire su vari fronti, normativo, sanitario, tecnologico e educativo, al fine di predisporre delle strategie operative mirate a monte, sul lato della prevenzione, e non a valle, su quello delle limitazioni e della repressione.

A tal proposito risultati positivi potrebbero ottenersi con la :

  • definizione ed applicazione di norme e limiti più severi

  • definizione di piani di controllo e di intervento , per i mezzi di soccorso

  • costruzione di veicoli e strade più sicure

  • azione educativa attenta ai problemi sociali più diffusi.

Pertanto, una significativa riduzione del numero delle vittime della strada ed una migliore vivibilità nelle città può realizzarsi grazie al contributo di una pluralità di soggetti, istituzionali e non, che nel rispetto delle proprie competenze possono definire e promuovere azioni realmente efficaci. Improvvisazioni e casualità non sono variabili su cui puntare e la SCUOLA può farsi promotrice, sin dai primi anni, di un’azione educativa appropriata che, nel tempo, può condurre alla formazione di cittadini più sensibili, consapevoli e responsabili. Il nuovo codice della strada, con le novità introdotte, su tutte, il certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori obbligatorio ( patentino) e la patente a punti, pensiamo che può essere visto come un significativo punto di svolta .

Quindi, la conoscenza del fenomeno degli incidenti, unitamente a proposte operative concrete, possono tradursi perciò in progetti attuabili che, incentrati sulla crescita del valore "sicurezza", potranno far sì che i cittadini/utenti siano più corretti, prudenti e rispettosi della propria e dell’ altrui vita. Sono queste le indicazioni che si pensa debbano seguirsi se si vogliono porre gli interventi sulla sicurezza stradale nella stessa direzione dell’impegno dichiarato dai governi europei : ridurre, entro il 2010, del 40% il numero dei morti per incidenti stradali.

 


Responsabile: Piero Cavaleri. Hanno collaborato: Laura Ballestra, Carlo Lucchesi.
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