P R E M E S S A |
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Muovendo dal presupposto che la scuola deve favorire la crescita socio - culturale dei soggetti che la frequentano, e volendo promuovere un' azione formativa legata ai problemi che più da vicino interessano la realtà giovanile , si è pensato di mettere a punto un progetto riguardante " L' educazione stradale e la prevenzione ", che avviato nel corso dell' a.s 1997/'98 si è sviluppato negli anni successivi, attraverso la promozione di attività che favorissero un ' azione di documentazione, studio ed approfondimento sul tema. Lo scopo è quello di attivare e mantenere l'attenzione degli studenti su una questione che li riguarda da vicino e che negli ultimi tempi ha assunto, nel nostro Paese, ma anche negli altri paesi progrediti, delle dimensioni preoccupanti. Nel complesso, si pensa di realizzare degli interventi che , rivolti all'intera popolazione scolastica, troveranno attuazione mediante degli incontri con esperti, tutori dell'ordine, medici e istruttori, con la visione di materiali informativi e lo svolgimento di indagini e ricerche, che animando la discussione ed il confronto, in classe, agevoleranno la produzione di documenti. Tutte queste iniziative hanno come obiettivo dichiarato quello di indurre i giovani ad un maggior senso di responsabilità, ad una consapevolezza cosciente del proprio agire, in una società complessa e a tratti caotica come quella in cui viviamo. I numeri ci permettono di affermare che gli incidenti stradali risultano tra le prime cause di decesso, specie tra le giovani generazioni, a tali eventi è imputato, stando a quello che ci dicono le statistiche ufficiali, un numero di vittime maggiore di quello causato dall' Aids, dall' assunzione di droghe /alcool e dai suicidi . I dati sulla mortalità sono poi particolarmente significativi se si considerano i valori riferiti ai soggetti compresi nelle fasce di età che vanno dai 15/19 anni ai 20/24. Visto che il primo gruppo è costituito da individui che, in genere, frequentano ancora la scuola, allora si ritiene possibile intervenire attraverso dei processi educativi che, oltre a consentire la crescita culturale, permettano anche lo sviluppo di una coscienza civile adeguata e capace di favorire un arricchimento e non un impoverimento dell' intero tessuto sociale. Stando a quanto ci dicono alcuni indicatori, in Italia, l' attuale tasso relativo agli" anni di vita potenzialmente" persi è stimato nell'ordine dei 40 anni, cosi come i costi derivanti dagli incidenti sono valutati come superiori ai 35 mld. di euro annui,pari a circa il 2.7% del Pil. Per l'anno 2000,i dati disaggregati per le voci di costo più significative hanno assunto le seguenti dimensioni:
E' un lusso che la società non può permettersi, quindi occorre agire….. |