Corso "Information literacy. Ebook 13

Una definizione della matematica
 
 
 Rudimenti di un istinto matematico sono posseduti da alcune specie di animali superiori 
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Nel primo capitolo del libro “Storia della matematica” di Carl B. Boyer (Oscar Studio Mondadori) l’autore, facendo riferimento alle origini della matematica, collega le nozioni originarie di numero, grandezza e forma alle epoche più antiche dell’uomo e fa presente che vaghi accenni di nozioni matematiche sono adombrati in forme di vita che forse hanno anticipato il genere umano di parecchi milioni di anni.

Boyer fa riferimento a  Darwin che nel suo libro Descent of man (L’origine della specie) “notò che certi animali superiori posseggono capacità come la memoria e l’immaginazione, e oggi è ancor più evidente che la capacità di distinguere il numero, la dimensione, l'ordine e la forma -rudimenti di un istinto matematico- non sono proprietà esclusiva del genere umano. Per esempio è stato dimostrato in esperimenti condotti sui corvi che almeno certi uccelli sono in grado di distinguere insiemi contenenti fino a quattro elementi”.

A proposito di attività, di attività dell’uomo, come non ricordare l’etimologia della parola geometria insegnataci fin dalle scuole elementari: la parola geometria composta dalle parole greche , che significa terra, e metron, cioè misura e quindi “misura della terra” origine quindi di questa disciplina legate ad esigenze pratiche dell’uomo.

Possiamo trovare nei testi,e anche sul web, numerose definizioni della matematica ma quella di Richard Courant e Herbert Robbins risulta un'ottima risposta!

Responsabile: Piero Cavaleri. Hanno collaborato: Laura Ballestra, Carlo Lucchesi.
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