Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 7651

Autore: Severino Matteo
Data: 20/07/2009

Titolo: Machine guarding in un'azienda metalmeccanica

Relatore: Zeppa Gabriele
Correlatore: Mari Luca

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Il presente lavoro ha avuto la funzione di fornire una fotografia aggiornata della situazione delle macchine attualmente utilizzate dall’Azienda SWK Utensilerie s.r.l., unità operativa di Gemonio, e di consentire di inquadrarne le relative problematiche a livello macroscopico, con lo scopo di procedere poi ad una verifica più approfondita per singola macchina, ricercando (ove necessario) le soluzioni impiantistiche più opportune per sanare eventuali non conformità o comunque per ridurre i rischi associati all’utilizzo della stessa. A conclusione del processo, sarà possibile poi (ove applicabile) arrivare ad una certificazione della macchina o dell’impianto secondo le procedure previste dalla Direttiva Macchine. Il presente studio ha inoltre il fine di verificare che le condizioni imposte dal decreto legislativo 81/2008 siano effettivamente rispettate. Prima di effettuare l’azione esplicata precedentemente si è effettuata la mappatura del parco macchine aziendale, per procedere in un secondo momento alla stesura di un piano d’azione. L’approccio adottato inizialmente per tale piano di azione era basato su un’analisi dei macchinari secondo le ore di effettivo utilizzo, al fine di trovare quelli con maggiore probabilità di infortunio (cioè i macchinari più utilizzati), puntando maggiormente l’attenzione sulle macchine foratrici, in base ad una prescrizione dell’azienda sanitaria locale scaturita da un grave infortunio avvenuto nell’anno 2008; a seguito di una riunione con la dirigenza, si è convenuti alla conclusione che tale piano non era coerente con il vero obiettivo aziendale, improntato all’ottenimento della certificazione OHSAS 18001. Si è passati quindi ad un’azione più radicale, considerando tutti i macchinari presenti e classificandoli secondo l’analisi storica degli infortuni; quest’idea è stata accantonata a causa della crisi economica che ha colpito tutti i settori produttivi del mercato manifatturiero mondiale, facendo sì che l’azienda dovesse adottare piani strategici con conseguente riduzione o interruzione dell’utilizzo di macchinari inseriti in alcune linee produttive (per esempio produzione di estrattori). Sulla base di tale previsione di cambiamento, è stata vagliata l’ipotesi di focalizzarsi solo sui macchinari utilizzati per la produzione degli articoli rappresentanti il core business aziendale. Secondo le leggi vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro è però necessario valutare tutte le attrezzature. E’ stata quindi ripresa l’idea, temporaneamente “congelata”, di analizzare tutte le apparecchiature produttive presenti, creando un piano finale d’azione nel quale, a seguito di un’analisi di rischio dei macchinari divisi per reparto, si è dato ufficiale avvio alle attività, nel frattempo intraprese a livello informale, per la definitiva messa in sicurezza dei macchinari stessi, andando ad eliminare tutte le apparecchiature più vecchie, che verranno dismesse nel breve periodo

 
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