Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale - classe 34/S
Collocazione: 5390

Autore: Clerici Alessandro
Data: 23/02/2007

Titolo: I SISTEMI RFID COME STRUMENTO DI SVILUPPO DELLA SUPPLY CHAIN COLLABORATION

Relatore: Astuti Samuele
Correlatore: Mari Luca

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Scopo di questo lavoro di tesi e' l’identificazione delle potenzialita' e dei problemi correlati all’adozione dei sistemi di Radio Frequency Identification (RFId) nella supply chain collaboration. Per comprendere il contesto in cui si sviluppa la collaborazione, e' stata definita la struttura della supply chain e sono stati analizzati gli aspetti del Supply Chain Management che potrebbero essere maggiormente influenzati dall’adozione di questa modalita' di gestione dell’interazione tra imprese. La collaborazione puo' essere realizzata seguendo diverse metodologie che sono state analizzate sottolineandone la dimensione informativa. E' stato cosi' possibile evidenziare che metodologie di eSupply Chain come CPFR, CRP, VMI, SMI e CS, fanno riferimento esplicito alla condivisione di dati relativi a: stato dei materiali lungo la catena di fornitura, giacenze, previsioni di vendita e domanda effettiva. Strumenti ICT come EDI, WebEDI, applicazioni Web e Web service, facilitano l’interoperabilita' tra sistemi informativi di imprese diverse, permettendo di condividere in modo efficiente ed efficace le informazioni necessarie per mettere in atto i processi decisionali finalizzati all’ottimizzazione delle attivita' collaborative. E' tuttavia indispensabile per ogni impresa tradurre il flusso fisico in dati che possano essere elaborati dal sistema informativo e condivisi con i partner. Tra gli strumenti di auto-identificazione che posso essere utilizzati, i sistemi RFId sono particolarmente indicati per automatizzare i processi operativi di identificazione e acquisizione in tempo reale di informazioni su materiali e asset. Il monitoraggio dei singoli prodotti lungo la supply chain consente di ridurre le inefficienze causate dal disallineamento tra flusso fisico e flusso informativo in tutte quelle situazioni in cui risulta problematico o particolarmente oneroso mantenere una visibilita' puntuale dello stato dei materiali. Alcuni dei vantaggi generalmente conseguibili in un contesto di questo tipo sono stati stimati con la simulazione di un modello dinamico di supply chain. L’applicazione dei sistemi RFId nell’ambito delle metodologie collaborative analizzate sembra quindi essere fonte di benefici; sono pero' ancora pochi i progetti esecutivi che ne prevedono l’utilizzo. Alcune problematiche irrisolte, come assenza di standard universalmente accettati e difficolta' di integrazione dei sistemi di lettura, rallentano la diffusione dei sistemi RFId. Cio' obbliga le imprese a realizzare implementazioni personalizzate sui requisiti del contesto operativo. Infine, il nostro lavoro ha permesso di argomentare che l’applicazione dei sistemi RFId ha le potenzialita' per migliorare le prestazioni delle metodologie collaborative, incrementando l’efficacia e l’efficienza delle operazioni di identificazione e abilitando la tracciabilita' dei materiali lungo tutti i nodi della supply chain.

 
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