Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale per la Produzione Industriale - classe 34/S
Collocazione: 4881

Autore: Castoldi Marco
Data: 24/07/2006

Titolo: THE IMPACT OF BEHAVIOURAL COSTS IN BALANCING STANDARDIZATION AND VARIETY COSTS: ANALYTICAL MODEL AND EMPIRICAL EVIDENCE

Relatore: Miragliotta Giovanni
Correlatore: Brun Alessandro

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Per cercare di limitare la varietà, ed i costi connessi alla proliferazione di componenti, le aziende fanno usualmente ricorso a tecniche di modularizzazione o standardizzazione. Nel fare ciò cercano di bilanciare i ridotti costi di gestione della varietà (costi di varieta) con i costi legati all’utilizzo di componenti standard (costo di standardizzazione), e quindi mediamente più performanti in quanto essi sono adottati sia sui prodotti “poveri” sia sui prodotti “ricchi”. La ricerca dell'ottimo viene fatta sulla base di ipotesi ingegneristiche, spesso coinvolgendo solo lo sviluppo e la gestione degli acquisiti. Questo modo di procedere viene denominato "approccio classico" per la risoluzione del trade-off riguardante l'ottimizzazione dei costi di varieta e standardizzazione e consiste nel trovare il numero di parti da produrre individuando il minimo della funzione "costo totale". tale approccio non è comprensivo di alcuni aspetti manageriali ed organizzativi, pertanto risulata miope e sub-ottimizante. il contributo di questo lavoro è quello di identificare e definire i "behavioural cost", ovvero aspetti di tipo gestionale/comportamentale/orgaizzativo/umano che impediscono all'azienda di sfruttare efficacemente la varietà generata in fase di progettazione. L'introduzione di questo interessante aspetto, infatti, ha l'effetto di produrre uno spostamento del punto di ottimo che si troverebbe usando un approccio classico, poichè le aziende progettano troppi componenti che nella realtà il personale non riese a gestire. Il fenomeno da noi studiato è stato inoltre modellizzato attraverso un modello analitico (che valuta il peso del problema in termini di costo) e si è cercata evidenza empirica attraverso l'analisi di alcuni sistemi produttivi reali. Da queste indagini, e emersa l'indubbia esistenza del fenomeno teorizzato e la rilevanza dello stesso, soprattutto se si pensa che le aziende sono ne sono inconsapevoli.

 
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