Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 5954

Autore: Travagin Roberto
Data: 01/10/2007

Titolo: REALIZZAZIONE DI UN MODELLO PER LA VALUTAZIONE E LA GESTIONE DELLA QUALITA' IN UN'AZIENDA MANIFATTURIERA: IL CASO MIRETTI S.P.A.

Relatore: Creazza Alessandro
Correlatore: Buonanno Giacomo

Autorizzazione per la consultazione: SI
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Scopo di questa tesi è la realizzazione di un sistema di gestione della qualita', avendo come obiettivo da raggiungere la riduzione del 50% del lead time. Questo si traduce nel cercare di evitare la ripetizione di errori inerenti alla fabbricazione e all’assemblaggio di componenti di macchine “ripetitive”, vale a dire quelle macchine che si ripresentano con più frequenza e che costituiscono una fetta importante nell’economia dell’azienda. A questo proposito inizialmente sono stati analizzati i costi derivanti dal non raggiungimento degli obiettivi di qualita', come ispezione, controllo e prevenzione, e successivamente e' stato prodotto un libro mastro illustrante procedure e istruzioni da rispettare onde raggiungere uno standard di qualità voluto. L’approccio preso in considerazione è di tipo backward. Servendosi della procedura della fault tree analysis, si e' cercato di risalire alle cause di fondo che hanno provocato modi di difetto, connettendo gli eventi finali (top events) con le cause responsabili, tramite correlazione con porte logiche. Come indicatore per classificare guasti e non conformita' e' stato utilizzato l'indice di priorita' di rischio, che considera la probabilita', il peso e la rilevabilita' di un difetto. Un valore di soglia ha permesso di distinguere tra semplici "modi di difetto", al di sotto di tale valore, e "non conformita'" al di sopra. Sono state create quattro macro-aree di responsabilita' che spiegano le cause prime dei guasti, e a seguito di statistiche e' emerso che gran parte di tali cause risiede nell’attivita' del personale effettivamente impiegato nel processo produttivo. A questo e' seguita l'implementazione di azioni correttive, tramite la procedura PDCA (Plan, Do, Check and Action), e la realizzazione di un manuale di documentazione della produzione che illustra in modo univoco le fasi di realizzazione delle macchine piu' comuni da trasformare. Lo scopo principale del manuale “di istruzioni” e' quindi quello di creare uno strumento che tutti devono utilizzare in caso di dubbi o incompetenze sullo svolgimento delle fasi di lavorazioni, in modo che tutte le macchine siano lavorate allo stesso modo. L'ultima parte del progetto ha riguardato la valutazione del personale. Sono stati elaborati dei moduli per cui si e' partiti da una semplice rilevazione delle ore effettive per ciascuna persona, ore marcate nel sistema informativo gestionale dell’azienda, per poi valutare se effettivamente corrispondevano con le ore impiegate per eseguire le attivita', andando a riportare i possibili scarti rispetto alle ore segnate a cartellino. Questo ha avuto un duplice obiettivo: innanzitutto confrontare il carico di lavoro reale richiesto per le varie operazioni e quanto effettivamente impiegato, e poi verificare effettivamente la presenza degli operatori. Successivamente si è passato all’elaborazione di moduli concernente più propriamente la valutazione. Il sistema implementato è stato basato sul Metodo Hay, prendendo in considerazione obiettivi come: creazione di una base comune di intenti, creazione di presupposti di un sano coinvolgimento, di giuste condizioni affinché le persone si sentano coinvolte e riconoscimento del successo dei risultati. I moduli sono poi stati consegnati dai capireparto alle persone effettivamente impiegate nel sistema produttivo. Come conclusione, ripetendo l’analisi dei guasti presenti sulle macchine effettuata la seconda volta alla fine del mio progetto, vale a dire dopo l’implementazione del sistema “valutazione” e del manuale di documentazione, è risultato che la percentuale del numero di modi difetto è diminuita circa del 15%, e l’incidenza diretta del personale su tali modi è scesa di 10 punti percentuali rispetto ai fattori elencati all'inizio.

 
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