Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 4597
Autore: Delaini Claudio
Data: 24/02/2006
Titolo: OUTSOURCING: UNA SOLUZIONE GESTIONALE ED ORGANIZZATIVA ALLA CRISI STRUTTURALE DELLA FILIERA DELLE MATERIE PLASTICHE
Relatore: Locati Giancarlo
Correlatore: Buonanno Giacomo
Autorizzazione per la consultazione: NO
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Gli aumenti del costo del lavoro, dei prezzi delle materie prime e dell’energia, stringono il settore nella morsa di una domanda stagnante fortemente contesa e l’impossibilità di trasferire questi aumenti sui prezzi. Infatti, si tratta di un mercato fortemente “price sensitive”.Questo implica che il margine a disposizione delle imprese si è ridotto notevolmente. Cosa stanno facendo le aziende per reagire? Un dato è chiaro e da tutti condiviso: non si tratta di una oscillazione del mercato, di un momento passeggero che potrà essere superato con gli strumenti tradizionali. Si tratta di una tendenza di fondo, a cui le imprese degli altri paesi europei, più adeguate per cultura, stanno rispondendo in modo efficacie. Il tema dominante non è più lo sfruttamento della capacità produttiva delle linee, ma il loro miglior utilizzo, in modo efficiente e in funzione della necessità di tenere al minimo il livello del magazzino prodotti finiti. Quindi: come produrre di meno e con più margini? La risposta trovata è che bisogna introdurre la flessibilità della struttura con l’outsourcing. Oggi la produzione è tradizionalmente “spalmata” nel corso dell’anno e solo in certe occasioni si marcia a pieno ritmo. Invece si risparmia seguendo maggiormente l’andamento oscillante delle vendite anche con la produzione: a patto di avere una struttura flessibile. Inoltre bisogna ridurre gli sprechi dovuti alle ore improduttive: ottimizzazione dei tempi di cambio stampo, riduzione drastica dello scarto e delle fermate accidentali, incremento delle rese, che si ottengono bilanciando specializzazione e polivalenza, mediante l’outsourcing dei servizi. Per fare la differenza comunque rispetto alla concorrenza, consolidare la propria quota di mercato e accrescerla, la ricetta vincente consiste nello scovare il risparmio anche e soprattutto nei servizi all’interno dell’azienda. Comunemente queste aree aziendali non sono soggette a controlli precisi e misure/parametri obbiettivo, come accade per la produzione ed il magazzino, mentre in esse si celano “sprechi cronici”, nascosti e consistenti. Emerge chiaramente dall’indagine che vi sono poche alternative a questo intervento di flessibilità e snellezza: sembra essere un percorso obbligato cui progressivamente tutto il settore si adeguerà.
