Biblioteca Mario Rostoni - LIUC

Catalogo delle tesi di laurea

Facoltà: Ingegneria Gestionale - classe 10
Collocazione: 4536

Autore: Vigezzi Valerio Paolo
Data: 19/12/2005

Titolo: DIMENSIONAMENTO DEI MAGAZZINI INTEROPERAZIONALI DI UN SISTEMA MANIFATTURIERO CON IL METODO MONTE CARLO

Relatore: Rossi Tommaso
Correlatore: Dallari Fabrizio

Autorizzazione per la consultazione: NO
Le tesi si possono consultare unicamente in sede

Abstract

Questa tesi descrive un lavoro di dimensionamento dei magazzini interoperazionali, svolto presso un’azienda produttrice di componenti per il settore dei frigoriferi di largo consumo. Prima di dimensionare, si e' inizialmente proceduto con un’analisi del sistema produttivo, dalla quale e' emerso che la prima parte del processo faceva ricorso ad un gran numero di risorse differenti – macchinari dedicati, lavorazioni manuali o esternalizzate presso artigiani – e per di piu' era in fase di forte trasformazione, a causa della costituzione di un nuovo reparto produttivo nell’est Europa. Di conseguenza il dimensionamento si e' concentrato sulla ultima parte del processo produttivo, svolta interamente all’interno della fabbrica e non soggetta a cambiamenti a breve termine, ed ha cosi' riguardato due differenti punti di disaccoppiamento. La procedura si e' basata sulla simulazione dei flussi in ingresso ed uscita nei buffer, mediante il metodo Monte Carlo. A partire dai dati storici delle produzioni di ciascun macchinario coinvolto, si e' potuto simulare una lunga serie di giornate di produzione con i flussi a monte ed a valle dei punti di disaccoppiamento. A questo punto, ipotizzando di volta in volta un certo numero iniziale di semilavorati, e' stato possibile ottenere dei grafici con alcuni indicatori del livello di servizio, settimanale o giornaliero, rappresentati al variare dalla dimensione del buffer di partenza. Nella simulazione non hanno potuto essere inclusi due diversi flussi molto discontinui e non sempre presenti, che si e' scelto di considerare solo al momento della decisione sulla dimensione di ciascun magazzino interoperazionale. Nello specifico, per il primo buffer, il decisore dovra' cosi' considerare come gia' presente nel magazzino iniziale un flusso di pezzi riparati che prevede arrivi nel periodo analizzato; analogamente, per il secondo buffer, considerera' come assente il numero di pezzi che intende far lavorare in una stazione manuale. Il lavoro e' proseguito quindi con una stima dello spazio e del costo richiesti dai semilavorati. Da questa stima e' emerso che lo spazio occupato non costituisce un vincolo ed il costo, anche per dei buffer che danno livelli di servizio massimi, non e' apparso particolarmente elevato. In conclusione si e' infine fatta un’ipotesi sulla dimensione opportuna dei buffer nelle condizioni piu' comuni del sistema produttivo

 
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